venerdì 20 febbraio 2009

Cattolici, ebrei e nazismo


da Il Timone

Nel 1943, don Giovanni Calabria, fondatore delle Piccole Serve della Divina Provvidenza, canonizzato da Giovanni Paolo II il 19 aprile del 1999, accoglieva nel convento di San Zeno in Monte una dottoressa ebrea, la professorossa Mafalda Pavia, che, dopo l’emanazione delle leggi razziali, era stata costretta a lasciare l’ospedale m cui operava con grande stima dei suoi colleghi. Don Calabria la nascose fingendola una delle religiose, dandole il nome di Suor Beatrice e invitando le sue suore ad ospitarla coraggiosamente. Nel convento, la dottoressa ebrea ebbe modo di studiare la figura di san Paolo e apprezzarne lo spinto di carità apostolica che contraddistinse il grande apostolo delle genti. Come si vede, è questo uno degli innumerevoli casi in cui cattolici aiutarono gli Ebrei pe seguitati dal nazi-fascismo

Ci chiediamo: sarebbe stato possibile tutto ciò se Papa Pio XII fosse stato, come accusano i laicisti, convivente con il Nazionalsocialismo ?

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