martedì 10 febbraio 2009

Il sacrificio di Eluana


Le sapienti parole di Margherita Coletta, in un'intervista rilasciata a IlSussidiario.net


«Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto». Basterebbe la profonda e infinita sapienza del salmista per capire che nulla è senza speranza, e che anche l’umanità più abbandonata e desolata trova accoglienza nelle braccia del Mistero. Ma non sono solo le parole dei salmi a dirci di questa speranza: c’è anche la testimonianza di persone speciali, che in quello che fanno e dicono sanno dare concretezza ed evidenza a tutto questo.

Margherita Coletta è una di queste persone. Lei sa cos’è il dolore: un marito ucciso nella strage di Nassiriyah, un figlio morto di leucemia, di cui oggi ricorrerebbe il compleanno. Solo pochi giorni fa, in un’intervista al quotidiano Avvenire, Margherita aveva parlato del proprio rapporto con Eluana, e con il padre Beppino. E degli ultimi, disperati, tentativi di distoglierlo dal suo proposito. Ora, che non rimane più nulla da fare, è il momento di ricordare, e di capire.

Margherita, che ricordo le rimane di Eluana?

Io non potrò mai dimenticare questo giorno. Non solo per il legame che avevo con Eluana, per tutto l’affetto che mi legava a lei. Ma anche perché domani (oggi, ndr) sarà il compleanno di mio figlio Paolo, morto di leucemia. Quindi questo mio legame con Eluana diventa ancor più grande, e più misterioso. Non so perché mi sia successo questo, e perché le nostre esistenze si siano intrecciate in questo modo. È un grande mistero, che mi segnerà per sempre.

Ma cosa rappresenta per tutti noi Eluana, ora che non c’è più?

Il problema ora non è più Eluana: lei stava bene prima, nelle condizioni in cui era, e sta bene anche ora, nel luogo in cui adesso si trova. Il vero problema non è lei. Il problema sono quelli che rimangono, e che hanno il peso di questo omicidio che è stato commesso. È stata una cosa disumana, e non riesco a capire come si sia potuto permettere tutto questo. Si sapeva che stava morendo, eppure non si è potuto fare nulla. Siamo dunque in balia di cosa? Chiunque da un giorno all’altro può prendere una decisione così tragica, e nessuno può fare nulla? Ma tanto, dove fallisce la legge degli uomini, non fallisce la legge di Dio.

Si è parlato molto, in tutto questo periodo, del rispetto nei confronti del dolore del padre.

Il dolore di un padre lo si può capire, perché è comprensibile che di fronte a situazioni così drammatiche si possa perdere il controllo. Ma quello che veramente non riesco a capire è la posizione di quelli che gli sono accanto.

Che cosa la ferisce maggiormente?

Quello che io intravedo di disumano è che sembra di essere tornati indietro di sessant’anni, a qualcosa di simile all’Olocausto, ma che viene eseguito in maniera più lenta. Sembra cioè che si voglia fare una selezione naturale delle persone: quelle che sono buone le teniamo, quelle che non sono buone le buttiamo via. In un paese come il nostro, che dovrebbe essere un paese civile, questo non dovrebbe accadere. Per questo mi auguro che venga approvato il disegno di legge di cui si discute in questi giorni, e che questo possa non accadere mai più

Dopo tanto dolore, come guardare al futuro?

Dobbiamo sicuramente continuare a guardare con speranza al futuro. Eluana, pur senza agire e senza dire nulla, ha comunque fatto in modo che cose del genere possano non accadere mai più. Possiamo dire che il suo è stato un vero e proprio sacrificio, che servirà per tutti i casi che sarebbero potuti accadere in futuro, e che invece ora, grazie al suo silenzioso esempio, saranno evitati.

Quindi da questa tragedia nasce una speranza?

Sì. E speriamo soprattutto che le cose che diciamo possano servire alla gente. Ma una cosa è certa: come ho detto prima, Eluana sta bene.

1 commento:

  1. Carissimo, torno a scrivere qui sopra.. penso che ognuno può avere idee e opinioni in merito, ma d'altra parte qui stiamo parlando di vita, ontologicamente intesa, e non intesa sui sentori psicosomatici di un qualunque "padre" di famiglia. Dietro questa vicenda si sente troppo la puzza di politica, e in particolari di soggetti radicali, che confondono la libertà con il "fai ciò che vuoi" satanico, portatore di distruzione, perché non tiene conto della natura limitata di noi creature umane. La piena libertà dovrebbe essere vivere in amore con il nostro Creatore e Signore, e non nell'essere noi signori di noi stessi; questo macabro solipsismo SOFFOCANTE, sta davvero stufando. Se esiste al mondo un albero in grado di autoalimentarsi questo non lo so, so solo che l'uomo se taglia le sue radici (che sono in cielo), muore soffocato, asfissiato, in un mondo che gli sta stretto. Tanta commozione nel lutto del primo omicidio "d'amore".. D'altronde, mio caro, come si può dire di uccidere per odio? Pensa a un "Otello" shakespeariano.. Pensa a quante teste sono saltate per amore alla dea ragione.... Nessuno però legge oltre il velo, oltre la maschera di quello che si spaccia per "amore". Sono a dir poco spaventato per i sedicenti cattolici che GIUSTIFICANO il fatto che Eluana sia stata uccisa con passi biblici ( mi riferisco in particolare a questo articolo che ho trovato nel sito E GIOIA SIA!, come collegamento esterno, http://www.lideale.info/ReadArticolo.aspx?id=2514&par=c ). Credo che il problema di fondo sia quel buonismo che prima o poi fa cadere la sua maschera per dimostrarsi per quello che è: odio. Dire che amo la mia fidanzata, e che per amore le cancello tutta la sua vita al di fuori del rapporto con me, può risultarmi un grande amore, perché la voglio tutta per me. In realtà mi sembra la più grande forma di non-amore. Lasciare andare Eluana (lasciarla andare dove, Beppino, visto che tu non credi assolutamente in un aldilà?) può commuovere solo i buonisti e coloro che non conoscono il significato della vita umana. Far credere a cattolici sprovveduti (non per loro colpa) che lasciar morire chi non ha speranze di riprendersi (chi lo stabilisce questo?) è qualcosa che Dio plaude e ritenga opera buona, è l'anticristianesimo per eccellenza. Tutta la vicenda di Eluana è anticristiana, antiumana, anti-vita. Ma come si permettono di ammiccare a Beppino Englaro, come grande eroe di patria, che ha espulso dalla sua vita una figlia VIVA, che avrebbe vissuto altri 30, 40 anni, amata e curata, come se fossero le sue feci. Chiedo scusa per questi toni, ma il perdono può andare solo a coloro che lo accolgono, e non a chi lo rifiuta credendo di non averne bisogno. Far credere però che la Chiesa Cattolica plaude a ciò che è avvenuto è SCANDALOSO. Vorrei tanto invitare questi cattolici a essere meno falsi, e a dichiararsi per quelli che sono: fumo di satana nella Santa Chiesa. Portare poi, in quell'articolo che ho evidenziato, come sondaggio, un sondaggio della testata Repubblica, la trovo una cosa a dir poco disgustosa, venire a dirmi che il 61% dei sondaggi dice che è a favore della sospensione della nutrizione di questa persona. Ma per favore, voglio sapere dov'è andato a fare il sondaggio questo tipo.. al quinto girone infernale? I cattolici stessi non hanno idea di ciò che è avvenuto. Ho l'impressione che siamo sempre più accecati. Che la Madonna e il Santo Padre siano sempre le nostre guide, il Signore faccia luce nella nostra mente e nel nostro cuore, soltanto Lui può salvarci da questo gigantesco teatrino.
    Gio Lauria

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