lunedì 6 aprile 2009

Se ci fossimo inventati un Dio, non l'avremmo messo in Croce


In questi giorni in cui la Chiesa invita i fedeli a riscoprire l'importanza della Croce, riflettevo sulle ridicole affermazioni di coloro che cercando con tutte le forze di mettere in cattiva luce il Cristianesimo, anche in questi tempi, vorrebbero far risalire le origini della religione che professiamo ad uno sparuto gruppo di uomini.

Ora, conosciamo bene gli uomini come sono, perchè ne facciamo quotidiana esperienza: rifiutano il dolore, bramano il potere, fuggono ogni sofferenza e sognano qualcuno forte e potente che intervenendo senza disturbarli troppo li liberi dal male di vivere.
Assoggettati alle passioni e inclini al male, quando possono fanno ricorso a facili scorciatoie e sotterfugi. Preferiscono la via comoda, quella stretta perchè non mette in gioco e non costa fatica...
Un tale uomo non avrebbe mai affidato la propria storia ad un Dio che fa della debolezza la sua forza!

Per questo Karol J. Wojtyla prima di diventar Papa affermò: "se ci fossimo inventati un Dio, non l'avremmo messo in Croce". Ed è realmente così...

La storia ci ha sempre insegnato che gli dei creati da mani d'uomo non erano che il riflesso dei loro desideri, delle loro aspirazioni; una sorta di superuomini immortali lontani anni luce dal nostro Gesù!

Il nostro Dio, è un Dio che si è spogliato per farsi come noi, che si è reso raggiungibile per farsi amare, che non ha esitato a dare la vita per riscattarci. Se lo avessimo inventato, di certo non lo avremmo potuto fare così lontano dalla nostra mentalità; probabilmente come i greci, i romani, e tutti i pagani avremo creato una sorta di superman o un genio della lampada...

Nell'umiltà di Dio, la prova lampante del suo Amore.
Nell'umiltà la Sua inconfutabile Verità!


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