sabato 6 ottobre 2018

Commento al Vangelo di Don Luigi Maria Epicoco - Lc 10,17-24

Dal Vangelo secondo Luca
I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».
Parola del Signore 

Commento al Vangelo di Don Luigi Maria Epicoco

“In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore »”. In un mondo come il nostro che vuole credere in qualcosa ma non in qualcosa che è più grande dei propri ragionamenti, si fa fatica ad accettare il Mistero di Dio come un oceano molto più grande della nostra capacità di contenerlo. Così di Cristo ci prendiamo qualche insegnamento, le idee più emozionanti, e i gesti più significativi, specie quando riguardano poveri e sofferenti, ma scartiamo la cosa più significativa di Lui: Gesù non è solo un uomo straordinario, è davvero il Figlio di Dio. E’ molto di più di quello che riusciamo a ragionare su di Lui. Ma non se la passa neanche altrettanto bene il male, con l’unica differenza che a lui conviene che non si creda nella sua presenza. Nel nascondimento può agire indisturbato usando la libertà di ciascuno di noi che lo asseconda in alcuni pensieri, in alcune ferite, in alcuni blocchi di rancore e odio. Il male c’è ed esiste, e per quanto possiamo farci qualche risatina da chi si sente emancipato rispetto a queste idee, sappiate che da prete non poche volte mi è capitato di vederlo esplicitamente all’opera. Ho capito anche che la cosa che non sopporta è l’umiltà, per questo odia Maria, la più umile tra tutti, e per questo Maria ha un potere immenso su di lui. E detesta il Rosario perché è la preghiera degli umili, è la preghiera di chi deve usare il cuore, non la testa. E’ interessante che il Vangelo ce lo ricorda in questo mese particolarmente dedicato alla preghiera del Rosario. E forse ci farà bene ricordare anche che la preghiera del Rosario non è una buona misura di cinquanta ave marie dette per tenersi buono il cielo, ma è Parola di Dio contemplata attraverso Maria. È leggere il vangelo lasciando che sia Lei a spiegarcelo. In ogni mistero contemplato, Maria ci prende per mano e imprime nel cuore la verità più vera di quel pezzo della vita di Gesù.


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