lunedì 20 maggio 2013

La danza di Dio



"E lo Spirito di Dio si muoveva sull'abisso".
Dio si muoveva:
Dio danzava.
In principio fu questa gioia di Dio, questo Amore. questa Danza, questo Ritmo.
E questo Ritmo era così forte che il Caos si scosse,
l'informe cercò forma, anche gli atomi cominciarono a danzare.
Entrate nella Danza
Vedete come si danza
e, secondo l'impulso di Dio, obbedendo all'ordine ardente della sua musica,
essi si sono disposti, riuniti, ordinati, armonizzati,
hanno costruito figure, forme, esseri;
sono diventati luce, astri, terre, animali, uomo...
Così Dio creò il cielo e la terra.
Dio danza,
e sempre si perpetua, si propaga, si dispiega
il grande Ritmo dell'inizio
che ordina, compone e si chiama
Vita eterna.

(M. Noël, La prima danza).

martedì 14 maggio 2013

Davanti alla Verità proclamata con Amore, i lupi ammansiscono e perfino le Iene smettono di ridere


Quando due sere fa ho guardato l'intervista che padre Maurizio Botta ha rilasciato a "Le Iene", sono rimasto alcuni secondi in silenzio con gli occhi sgranati. Mi sembrava assolutamente incredibile il fatto che, nonostante i numerosi tagli e la faziosità delle domande, il messaggio del sacerdote non fosse stato minimamente traviato. 

Né una risata scomposta, né un verso languido, solo l'autenticità delle parole di un giovane sacerdote infiammato da Cristo che predica con fervore il Vangelo e ama la sua Chiesa. 

È proprio vero, davanti alla Verità proclamata con Amore, i lupi ammansiscono e perfino le Iene smettono di ridere.

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martedì 7 maggio 2013

Serve uno sguardo che ci intercetti amandoci, per comprendere la bellezza del prodigio che è in noi


La percezione che abbiamo di noi stessi non sempre è veritiera. Spesso ci vediamo peggiori di quello che siamo realmente. L'io non basta. Abbiamo bisogno di un TU, di uno sguardo, che ci intercetti amandoci, per comprendere la bellezza del prodigio che è in noi. 
Lo sguardo funziona come la luce del sole per le piante. Senza luce le piante non possono operare la fotosintesi e quindi crescere e svilupparsi. La pianta si tende in ogni modo verso la luce e, proprio questa sua tensione, la costringe a mettere radici più profonde per non piegarsi o spezzarsi. Lo sguardo fa lo stesso con noi.
Cerchiamo lo sguardo che possa consentirci di fare la nostra fotosintesi: mettere radici più profonde dentro noi stessi, perché quello sguardo amante ci porta diritti dritti al centro del nostro essere, perché lo ama. E solo l’amore (e il dolore purtroppo) conduce a quel centro da cui sgorgano le nostre migliori risorse. (Alessandro D'Avenia)

Rifarsi il senno