sabato 30 maggio 2009

Il brano di Wilson copiato da Augias


Augias giura sui suoi figli di non aver copiato alcun testo.

Ha affermato infatti «Giuro sulla testa dei miei figli di non aver copiato da quello studioso». Poveri figli...la scopiazzatura è palese, per non parlare delle parti del testo ritoccate ad hoc e personalizzate per far apparire come suo il pensiero altrui.

Dopo aver letto i due testi che seguono vi sono solo due ipotesi possibili:


1) Augias ha copiato spudoratamente

2) lo stesso demonio ha ispirato i due scrittori ^_^ A voi la scelta!

P.S. Questi sono gli "onesti intellettuali" che vorrebbero guidarci sulla via della verità? Ma fateci il piacere!!!


Nel libro "La creazione. Un appello per salvare la vita" di Edward O. Wilson edito da Adelphi a pagina 14 troviamo scritto:


Penso che l’esistenza sia ciò che ne facciamo in quanto individui, che non ci sia alcuna garanzia di una vita dopo la morte, che paradiso e inferno li creiamo noi stessi, su questo pianeta. Non c’è un altro posto per noi al di fuori dalla Terra. L’umanità si è originata qui dall’evoluzione di forme di vita inferiori nel corso di milioni di anni. E sì, lo dirò sottovoce, i nostri antenati erano scimmie antropomorfe. La specie umana si è adattata fisicamente e mentalmente alla vita sulla Terra e può vivere solo qui e da nessun’altra parte. L’etica è il codice di comportamento che condividiamo sulla base della ragione, della legge, dell’onore e di un innato senso del pudore, anche se qualcuno ascrive tutto ciò alla volontà di Dio.

Per lei, la gloria di un’invisibile divinità; per me, la gloria di un universo alla fine svelato. Per lei, il credo in un Dio fatto uomo per salvare l’umanità, per me il credo nel fuoco di Prometeo carpito per rendere gli uomini liberi. Lei ha trovato la sua verità finale; io la sto ancora cercando. Posso essere in errore io come può esserlo lei. Possiamo avere entrambi, almeno in parte, ragione.

Le nostre differenze nella visione del mondo ci dividono irrimediabilmente? No. Io e lei, e ogni altro essere umano, ci battiamo per le stesse istanze di sicurezza, di libertà di scelta, di dignità personale e abbiamo bisogno di una causa in cui credere, qualcosa che ci trascenda.
Nel libro "Disputa su Dio e dintorni" scritto da Corrado Augias con Vito Mancuso a pagina 246 troviamo scritto:

La verità è che paradiso e inferno li creiamo noi stessi, su questo pianeta; che non c’è altro posto per noi fuori della terra. La specie umana si è adattata fisicamente e mentalmente alla vita sul globo, può vivere solo qui e da nessun’altra parte. L’etica è il codice di comportamento che dobbiamo imporci sulla base della ragione, della legge, dell’onore e di un innato senso del pudore, anche se qualcuno ascrive tutto ciò alla volontà di Dio.

Per lei, la gloria di un’invisibile divinità; per me, la gloria di un universo che alla fine sarà svelato. Per lei, il credo in un Dio fatto uomo per salvare l’umanità; per me, il credo nel fuoco di Prometeo carpito per rendere gli uomini liberi, per far luce sul faticossissimo cammino che porta a "virtute e canoscenza". Lei ha trovato la sua verità finale; io dubito che una verità finale ci sia. Posso essere in errore io come può esserlo lei. Possiamo avere entrambi, almeno in parte, ragione.

Le nostre differenti visioni del mondo ci dividono irrimediabilmente? Non credo. Lei ed io, e ogni altro essere umano, ci battiamo per le stesse istanze di sicurezza, di libertà di scelta, di dignità personale, di libertà dal dolore e dal bisogno, per il diritto di poter disporre di noi stessi; abbiamo tutti e due necessità di una causa in cui credere, e di qualcosa che ci trascenda.

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