domenica 25 ottobre 2020

Commento al Vangelo di don Luigi Maria Epicoco - Mt 22, 34-40

 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore 


Commento al Vangelo di don Luigi Maria Epicoco 

Troppe volte facciamo l'errore di separare l'amore. La verità però è che l'amore è tale solo se tiene insieme le sue tre dimensioni: amore a Dio, amore a me stesso, amore al prossimo. Se non ami davvero Dio rischi di amare male il prossimo e te stesso perché gli metti addosso aspettative che solo Dio può soddisfare (infatti solo Lui salva! Gli altri sono umani e hanno il diritto di esserlo con i loro pregi e i loro difetti). Se non ami te stesso passi il tempo a usare Dio e gli altri per riempire i tuoi vuoti. Se non ami il prossimo significa che sei ancora incartato con i tuo io e per questo pensi che l'amore sia star bene solo tu. Se tieni insieme questi tre amori allora tutto cambia.

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