martedì 31 marzo 2015

Subito uscì. Ed era notte.


E' notte
quando all'evidenza di un amore che continua a credere in te chiudi gli occhi per non vedere quella speranza che credi finita e invece vive e ti aspetta. E ti fa rabbia, perché vorresti vedere spente tutte le luci del mondo e del cielo, cieche con te e come te. 

Ma in quella notte la luce dell'Amore continua a splendere e a cercare il Suo amato. Lo cerca in tutti gli anfratti in cui la paura di amare e di ricevere il perdono lo ha fatto scivolare, lo cerca come un innamorato ebbro d'amore. Corre, grida, si dimena e si ferisce, cade e si rialza, grida il tuo nome e tu lo senti, lo senti e la sua voce ti ferisce, il suo amore ti ferisce e non rispondi. Taci con la bocca riarsa dalla paura di un amore che credi immeritato. 

Perché non rispondi? Vuole abbracciarti, ma non ti vede. E mentre piangi e attendi la follia di una notte senza giorno, lui grida quanto ti ama. Se solo potesse ascoltare la tua voce tremante! Se solo vedesse la tua mano agitarsi nell'aria o una piccola luce accendersi, subito correrebbe da te. E invece silenzio, tutto tace in quella terribile notte. Silenzio peggiore del buio. 
Non c'è notte più buia di quella che tace per paura dell'Amore.