lunedì 25 marzo 2013

E poi senti nell'aria quello strano silenzio...



E poi senti nell'aria, puntuale come ogni anno, il silenzio calare sulla tua quotidianità.
Un silenzio diverso dalla quiete, talvolta assordante, della vita religiosa.
Un silenzio denso di mistero e carico di senso. Sembra piuttosto l'attesa di qualcosa che verrà, un silenzio che fa palpitare, come quando si è piccoli e si sta aprendo una porta per la prima volta, come il silenzio ad un primo appuntamento. Il cuore palpitante si nutre, inquieto, di misteriosa attesa.
Sì, c'è un'attesa che pervade il cuore dei giorni e sfiora il creato. E allora, nonostante le stesse persone, gli stessi luoghi, le stesse azioni, tutto è pervaso di un senso nuovo mentre ogni cosa sembra tacere per riverenza o per timore.
Anche gli alberi sembrano raccolti in preghiera mentre la pioggia cade silenziosa, e le foglie bisbigliano una delicata litania. Gli uccellini sembrano aver perso la voce, strozzata in gola da una gioia troppo grande o da un dolore. Tutto tace.
Oggi, ad esempio, il gallo non ha cantato, e le oche non hanno starnazzato, non ho sentito alcun belato. Niente di niente. Tutto tace.
È lunedì santo e come ogni anno lo avrei capito anche senza calendario.
Da sempre è così, e mi sembra ieri quando ne parlavo in classe, tra i banchi di scuola, tra una risata, una caricatura e tanta voglia di capire il senso di questo mistero.
Ora lo so.

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