mercoledì 29 aprile 2009

Il Gabbiano Jonathan Livingston, è precipitato...


Vi ricordate del famosissimo romanzo di Richard Bach "Il gabbiano Jonathan Livingston"? Quello che ha fatto sognare a partire dagli anni '70 adolescenti e non di tutto il mondo? Si, quella sorta di fiaba dal contenuto morale-spirituale che metaforicamente spronava ad imparare ad autorealizzarsi vivendo con abnegazione e spirito di sacrificio?

Bene, se avete letto questo libro e siete convinti che si tratti di un testo per certi aspetti cristiano, c'è evidentemente qualche passaggio che ancora non vi è chiaro.

Super letto a scuola nelle ore di narrativa ed in parrocchia, sopratutto tra educatori e giovanissimi, è considerato dai più "il best-seller del secolo", come si legge sulla copertina delle più note edizioni.
Ebbene, questo romanzo è uno dei meno noti e più diffusi manifesti del pensiero New Age.

L'autore, Richard Bach, più volte nel corso di interviste negli Stati Uniti avrebbe affermato di aver scritto il romanzo sotto "la guida" di una "mente superiore" invocata mediante la tristemente diffusa pratica del channeling.

Il channeling per chi non lo sapesse è a tutti gli effetti una tecnica di spiritismo,che, come avevo detto a suo tempo nell'articolo relativo al Reiki, permette attraverso l'apertura di appositi canali di entrare in comunicazione con entità astrali (demoni).

Scrivere libri sotto la guida di spiriti non è un fenomeno raro come si potrebbe pensare e sopratutto non è un fatto ristretto all'ultimo trentennio.
Il pioniere della scrittura medianica, lo spiritista francese Allan Kardec già nel 1854 si premurò di diffondere questa pratica.
Con l'avvento dei circoli occultistici del '900 e della New Age, la "letteratura esoterica" è proliferata esponenzialmente fino ai nostri tempi.
Oggi non c'è libreria che non dedichi intere scaffalature a questo tipo di letture...

Alcuni esempi recenti di letteratura spiritica?
Le americane Jane Roberts e Ruth Montgomery affermatono di aver redatto sotto l'ispirazione degli spiriti Seth e Lily una trentina di libri.
E ancora, la famosa attrice americana Shirley Mac Laine (fervente seguace e portavoce della New Age) avrebbe redatto molti libri di successo sotto la guida di Ramtha, lo spirito di un antico generale di Atlantide (sic!).

Ma torniamo al nostro libro.
Le insidie nascoste non sono poche.
A tal propisito vi propongo un paio di frasi estrapolate dall'opera:

La prima in cui l'autore afferma "siamo liberi di andare dove ci aggrada e di essere quelli che siamo", ricorda moltissimo il celebre motto "fa ciò che vuoi" di Aleister Crowley il mago nero fondatore del satanismo contemporaneo.

La seconda citazione è un chiaro invito ad abbandonare la fede, praticamente una costante della letteratura spiritistica, per riporre ogni fiducia nella sola gnosi:

lascia perdere la fede! - ripeteva sempre Ciang - Non t’è mica servita la fede, per volare. T’è bastato l’intelletto: capire la faccenda. E qui è la stessa cosa. Su riprova'. Poi un giorno sulla spiaggia, a occhi chiusi, concentrato in se stesso, Jonathan afferrò, in un baleno, quel che Ciang voleva dire. 'Ma è vero! Io sono un gabbiano perfetto, senza limiti ne limitazioni!' E provò un grande brivido di gioia”.

Non c'è da stupirsi, l'autore è tra i più letti nel mondo New Age.

Il testo "Nessun luogo è lontano", ad esempio, viene caldamente consigliato a tutti coloro che vogliono accedere al secondo livello del Reiki, ed "Illusioni" può considerarsi a tutti gli effetti uno dei grandi classici della letteratura New Age insieme al suo sequel "Il libro ritrovato" il cui titolo originale è, badate bene, Messiah's Handbook (letteralmente appunti del Messia).

Alla luce di quanto scoperto e scritto, auspico un finale diverso per il Gabbiano Jonathan Livingston, un finale solo apparentemente tragico...Un ultimo volo, coraggioso, nella spazzatura...

Non me ne abbiate a mele, ma al momento, fatta eccezione per il caminetto, non mi sovviene luogo migliore in cui riporre romanzi di questo tipo!


4 commenti:

  1. Bravissimo,
    concordo con te nella conclusione del tuo ragionamento... il caminetto (acceso, naturalmente) è sicuramente il "luogo" ideale dove riporre questo genere di libri....
    Daniela

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  2. Io l'ho letto...e subito ho sentito puzza di bruciato (o forse è meglio dire zolfo),e anche un certo disagio nella lettura, veramente subdolo, soprattuto perché a prima vista può sembrare un libro che strizza l'occhio alla religione Cristiana, ma poi ci sono frasi e concetti che veramente se ne allontanano drammaticamente.
    ciao :)

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  3. Intervento illuminante e chiarissimo.
    Anch'io avevo letto il libro, tanti anni fa, da ragazzo. Dopo un iniziale entusiasmo, avevo cominciato a cogliere che qualcosa non andava... molto in profondità, come i tuffi del gabbiano Jonathan :-)
    Ti posso copiare il post e, al momento opportuno, pubblicarlo sul mio blog, ovviamente linkando la fonte?
    Ciao!

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  4. Carissimo,
    certo che puoi!
    Grazie per l'intervento...

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