sabato 30 maggio 2009

Bertinotti intervistato parla di non-vita dei feti e cita san Tommaso



Bertinotti intervistato per "Il Giornale" da Michele Brambilla parla di non vita nei feti e cita San Tommaso d'Aquino...

Sono bastate due semplici domande in battuta finale dell'intervistatore per rivelare l'assoluta inconsistenza del pensiero bertinottiano.

In fondo non occorre essere dei geni per comprendere che un bambino che si muove, mette il dito in bocca, che ha occhi, bocca, mani, piedi, ed una morfologia perfettamente umana sia a tutti gli effetti un uomo.
Eppure c'è chi riesce a negare questa evidenza.

Come se Bertinotti da piccolo non fosse stato quell'uomo che nega...e allora com'è nato? Quando è uscito fuori dalla mamma ha magicamente cominciato a parlare con l'R moscia?

Mah...care mamme che avete avuto nove mesi nei vostri ventri dei bambini, dite al caro Bertinotti cosa vuol dire sentire di avere una persona, umana, viva ed intelligente nel proprio grembo!

E poi quella definizione sul materialismo...a dir poco ridicola.

Proprio lui, il comunista-ateo-materialista, non ha ancora capito cosa voglia dire materialismo!

Immaginate se fosse una deriva materialistica il fatto di considerare a tutti gli effetti persona uno che vediamo e tocchiamo e si mostra come tale perchè ha tutte le carte in regola per esserlo!
E non parliamo di una sagoma di cartone o di una statua dalle fattezze umane, ma di carne, ossa, muscoli, DNA!

Se fosse vero ciò che dice Bertinotti allora si dovrebbe dubitare anche dell'esistenza della moglie Lella o del figlio Duccio. Perchè sono persone? Perchè loro si ed un feto no.

Eppure è più logico pensare ad una vita che è vita dal primo momento del concepimento piuttosto che di una vita che magicamente lo diventa in un momento imprecisato...

Per quanto riguarda la vecchia faccenda relativa all'Aquinate.

Una cosa è sicura San Tommaso è sempre stato cosciente della sua fallibilità specie su questioni così misteriose come il momento in cui si ha la creazione dell’uomo, e di una cosa possiamo esser certi: egli ha sempre sempre difeso la santa obbedienza alle indicazioni magisteriali.
Quel Magistero che oggi ci dice che il piccolo embrione va trattato come persona.

Caro Bertinotti, se non li conosciamo, lasciamo stare i santi...

(ecco un estratto dell'intervista di Michele Brambilla a Fausto Bertinotti tratta da Il Giornale)

Per lei un bimbo che cresce nella pancia della mamma non è un essere umano?

«Per me no. E anche per san Tommaso d’Aquino non lo era».

Al tempo di san Tommaso d’Aquino non c’erano le ecografie. Oggi basta vederne una per osservare un bimbo che c’è già. Lei non cambia idea neanche di fronte a un’ecografia?

«No. Mi pare che considerare uno una persona perché si vede e si tocca sia una deriva materialistica».

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