martedì 16 febbraio 2010

Massoneria, comunismo e gioventù...


Il legame tra comunismo e massoneria come vedete non è poi così sottile. Come si suol dire, mal comune mezzo gaudio.
Per leggere tutto l'articolo di Paolo Baroni cliccate QUI

Le istruzioni che seguono sono state state diramate negli anni Settanta, quando metà dell'umanità gemeva sotto il giogo comunista e l'Unione Sovietica mirava ad espandere la sua influenza culturale e politica sulle masse dell'Occidente.
Oggi l'impero comunista non esiste più, ma in oltre settant'anni il veleno dell'ideologia è penetrato in profondità nel tessuto sociale e particolarmente nella cultura giovanile, perennemente alla ricerca di chimere libertarie.
Il tono e gli obiettivi sono gli stessi della Massoneria, la quale si è servita del comunismo (una creatura del capitalismo selvaggio) per corrompere la classe meno agiata. Ecco un diktat estratto dal Manuale per i comunisti della Florida:
«Corrompete la gioventù, alienatela dalla religione, fissate la loro attenzione sul sesso, lasciateli diventare superficiali, distruggete il loro idealismo, provocate con ogni mezzo il crollo delle virtù morali, dell'onestà, della purezza»
Dalla Parola d'ordine del Partito Comunista Italiano:
«Il nostro compito è di promuovere l'ondata della pornografia e di presentarla con simpatia come il fine supremo della libertà artistica»
La parola al leader sovietico Lenin (1870-1924):
«Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l'interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra»
Dalle Direttive date ai comunisti degli Stati Uniti:
«Abrogare tutte le leggi contro l'oscenità. Distruggere il senso morale diffondendo la pornografia nei libri, nei periodici, nei film alla radio e in televisione. Presentare le degenerazioni sessuali come normali, naturali, favorevoli all'equilibrio psichico e igienico. Distruggere la famiglia, favorendo le unioni libere e il divorzio».
Ecco un estratto dal libro Asiatici (1925), del romanziere Artur Landsberger (1876-1933):
«Un Paese non è altro che un corpo gigantesco: chi regola le sue funzioni genitali, influenza tutto il corpo e lo riduce in suo potere. Si prende un Paese attraverso il suo istinto più sviluppato, allora, quella generazione, senza più ritegno, perderà le sue forze e sarà in preda a un'ebbrezza di cui noi potremo regolarne la durata. Creando sempre nuovi stimoli, sapremo rendere permanete quell'ebbrezza e fare del Paese un'isola di ossessi»
Ecco il pensiero di Michail Bakunin (1814-1876), rivoluzionario russo e iniziatore del movimento anarchico internazionale:
«In questa rivoluzione dovremo risvegliare il diavolo nel popolo e in lui le passioni più vili».
Jean Cau (1925-1933), scrittore e giornalista francese:
«Quando l'uomo sarà divenuto un essere che striscia, che grugna e salta sulla femmina, e voi continuerete soltanto ad accarezzare il suo sesso e a scatenare la bestia che è in lui, allora il porcile diventerà un macello. La carne che offrite nelle vostre riviste illustrate è buona tutt'al più ad essere venduta, schernita, torturata, uccisa e bruciata».
Direttiva massonica:
«La prima conquista da fare è la conquista della donna. La donna deve esser liberata dalle catene della Chiesa e dalla legge [...]. Per abbattere il cattolicesimo, bisogna cominciare col sopprimere la dignità della donna, la dobbiamo corrompere assieme alla Chiesa. Diffondiamo la pratica del nudo: prima le braccia, poi le gambe, poi tutto il resto. Alla fine, la gente andrà in giro nuda, o quasi, senza più batter ciglio. E, tolto il pudore, si spegnerà il senso del sacro, s'indebolirà la morale e morirà per asfissia la fede».

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