sabato 26 settembre 2009

Per salvarsi occorre retta fede e retta vita


Benedetto XVI lo ha affermato chiaramente nell’Angelus di domenica 13-9-2009:

“Lo afferma chiaramente san Giacomo nella seconda lettura della Messa di questa Domenica:
“Se non è seguita dalle opere, [la fede] in se stessa è morta” (Gc 2,17). A questo proposito, mi piace citare uno scritto di san Giovanni Crisostomo, uno dei grandi Padri della Chiesa, che il calendario liturgico ci invita oggi a ricordare. Proprio commentando il passo citato della Lettera di Giacomo egli scrive: “Uno può anche avere una retta fede nel Padre e nel Figlio, così come nello Spirito Santo, ma se non ha una retta vita, la sua fede non gli servirà per la salvezza. Quando dunque leggi nel Vangelo: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio» (Gv 17,3), non pensare che questo verso basti a salvarci: sono necessari una vita e un comportamento purissimi” (cit. in J.A. Cramer, Catenae graecorum Patrum in N.T., vol. VIII: In Epist. Cath. et Apoc., Oxford 1844).”

Puoi trovare l’intero testo cliccando sul sottostante link

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2009/documents/hf_ben-xvi_ang_20090913_it.html

D. Tullio

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