sabato 7 maggio 2011

Giorgio Bocca: "nel Vangelo c'è qualcosa di divino"



Recentemente il giornalista e scrittore Giorgio Bocca ha rilasciato una lunga intervista “a ruota libera”, spaziando dalla politica alla storia, dalla religione al giornalismo. Bocca è un intellettuale di sinistra (molti lo chiamano “maestro”), ateo, laico rigidissimo, tra i fondatori di Repubblica nel 1976, con cui collabora frequentemente (nonostante avanzi diverse critiche). Un passato pieno di cambi di fronte, dal fascismo alla lotta partigiana, dall’apprezzamento per esponenti di centro-destra all’odio verso di loro.

Durante l’intervista, parlando dell’eventuale modifica della Costituzione, Bocca ha dichiarato:
«Le costituzioni sono tutte nobili anche nella loro ipocrisia. Si, perchè non vengono osservate. Della Costituzione italiana me ne frego. A me importa la costituzione morale. Credo di più al Vangelo che non alla Carta». Allo stupore del giornalista, ha approfondito:
«Mi sembra più convincente perchè nel Vangelo c’è qualcosa di divino che nelle costituzioni liberali non c’è. Non credo in Dio perché non l’ho mai incontrato. Possibile che questo Dio così potente non abbia mai trovato il tempo di manifestarsi?». Il divino di cui parlo è «quello che vorrei che ci fosse. Ma sono ancora alla ricerca. Il Vangelo mi sembra più commovente, più umano, più vero. Le costituzioni sono delle fabbriche ben congegnate, ma sono politiche, mentre il Vangelo è quello di cui gli uomini hanno più bisogno».

Bravo Giorgio...stai cercando Dio, lo incontrerai e sarà gioia piena!

1 commento:

  1. Ciao, mi chiamo Roberto e ti porgo i miei più sinceri COMPLIMENTI per gli ottimi ed interessanti articoli del Blog. Finalmente, ce ne è proprio bisogno, in quest'epoca di arrogante scientismo sub-culturale ed aggressivismo anti-religioso ...
    Grazie,
    cordiali saluti.
    Roberto Fiaschi
    fiaschi_roberto@libero.it

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