domenica 19 aprile 2009

Annunciare il Risorto con gioia...


L'unica cosa veramente essenziale da portare ai fratelli che non hanno ancora incontrato il Signore è l'esperienza di Cristo Risorto.
In fondo, non si può comunicare quello che non si ha.

E per annunciare Cristo prima bisogna averLo incontrato, averne fatto esperienza!

Dall'Incontro con l'Amore degli amori nasce una gioia intima, profonda, mista a pace e ad uno zelo che tormenta solo se non lo si asseconda. Come quando si viene a scoprire una bella notizia e non si vede l'ora di andarla a dire a qualcuno...se la si trattiene si scoppia.

Ecco quando si fa esperienza di Colui che è la Buona Notizia per eccellenza si sente lo stesso irrefrenabile impulso ad uscire ed andare a gridare fin sui tetti la gioia di averLo incontrato! Ed è una gioia contagiosa, che incuriosisce ed opera miracoli!

Quest'esperienza capace di trasformare i cuori più induriti è continuamente minacciata dal nemico della vita, da colui che sempre opera per spegnere nell'uomo il desiderio di Dio, la voglia di vivere; l'omicida fin dal principio che non perde mai l'occasione per assassinare la speranza in coloro che si lasciano ingannare dalle sue tante esche. Il demonio non sopporta la gioia di chi ha incontrato Cristo e le prova davvero tutte per gettare costoro nello sconforto. Intristendo e scoraggiando, insinuando dubbi e perplessità, facendo perdere lo zelo e il senso della personale vocazione.

Ogni tristezza non è da Dio. Ogni tristezza che si insinua nel cuore viene dal nemico, che cerca di depredare i figli di Dio della gioia, ovvero di uno dei principali doni che il Risorto ha comunicato ai suoi: "Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena" Giovanni 15,11

Come custodire e conservare la gioia?

Amando come lo stesso Gesù ci ha insegnato... "Amatevi come io vi ho amato".

Daltronde se in Cristo la gioia è piena, l'unico modo per rimanere nella gioia è assomigliarGli...e come si può assomigliare a Gesù se non amando come Lui ha amato? Ovvero senza risparmiarsi?

Amare il fratello, farsi carico dei suoi pesi e delle sue tristezze, prenderlo per mano e condurlo all'Incontro col Risorto, questa è la nostra missione, questo è il compito di ogni cristiano di buona volontà. La misura di quel "come io vi ho amati" è la discesa agli inferi, nel baratro del cuore dei fratelli lontani da Dio e feriti dal mondo.
Laddove il grido elevato dai crocicchi delle strade assorda il cielo, laddove le lacrime amare nascondono la dolcezza dell'Amore che dona speranza!

Proprio là è necessario scendere, negli sheol di tante vite che attendono di conoscere Cristo, per risorgere con Lui a vita nuova!

Che aspettiamo?


1 commento:

  1. Grazie per questa tua testimonianza,annuncio di gioia di Cristo Risorto. E' proprio vero, quando si incontra il Signore, non si può fare a meno di portarlo ai fratelli.La pace,la gioia, la speranza, che scaturiscono da questo incontro, sono incontenibili e noi diveniamo come frecce d'amore, che colpiscono al cuore dei fratelli, perchè tutti cadano ai piedi di Gesù Cristo, riconoscendolo come unico Signore della nostra vita.

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