lunedì 6 aprile 2009

Chesterton, miracoli e razionalisti


Chi crede nei miracoli li accetta (a torto o a ragione) perché sono evidenti per lui; chi non ci crede li nega (a torto o a ragione) perché ha una dottrina contro i miracoli. [...] Se devono bastare le testimonianze umane, è impressionante la cataratta di testimonianze umane in favore del soprannaturale. Se la respingete,respingete una delle due: o respingete la storia del contadino sugli spiriti perché si tratta di un contadino, o perché si tratta di una storia di spiriti. Vale a dire: o voi negate il primo principio della democrazia o affermate il primo principio del materialismo - la impossibilità astratta del miracolo. Padronissimi di farlo; ma allora siete voi i dogmatici. Siamo noi, cristiani, che accettiamo la evidenza reale; siete voi razionalisti che la rifiutate in conseguenza della vostra credenza”.

(Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia, pag. 206)



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