sabato 15 gennaio 2011

Eugenio Zolli e la visione di Gesù


Il 4 giugno 1944, la città di Roma è liberata dalle forze americane. Con decreto ministeriale del 21 settembre 1944, Israele Zolli, dimesso dalla sua carica sette mesi prima dai capi della comunità ebraica, torna ad essere il Gran Rabbino di Roma. In occasione della solennità di Kippur (Espiazione), nell'ottobre del 1944, presiede, nella sinagoga di Roma, le preghiere del Gran Perdono:
« Improvvisamente, scriverà, vidi con gli occhi dello spirito una vasta prateria e, in piedi, in mezzo all'erba verde, stava GESÙ con un manto bianco... A tale vista, sentii una gran pace inferiore, e, in fondo al cuore, sentii queste parole : " Sei qui per l'ultima volta. Ormai, mi seguirai ". Le accolsi con la massima serenità ed il mio cuore rispose immediatamente: " Così sia, cosi deve essere"... Un'ora più tardi, dopo cena, in camera, mia moglie mi disse: " Oggi, mentre stavi davanti all'Arca della Torà, mi sembrava che la bianca immagine di GESÙ ti imponesse le mani, come se ti benedicesse". Ero stupefatto... In quel momento, la nostra figlia più giovane, Myriam, che si era ritirata nella sua stanza e non aveva sentito nulla, mi chiamò per dirmi: " State parlando di GESÙ Cristo. Sai, papa, questa sera ho visto in sogno un grande GESÙ tutto bianco ". Augurai buona notte ad entrambe e, senza alcun imbarazzo, continuai a riflettere sulla concordanza straordinaria degli eventi ».
Alcuni giorni dopo, il Gran Rabbino rinuncia alla sua carica e va a trovare un sacerdote, per completare la sua istruzione sulle verità della fede. Il 13 febbraio 1945, Monsignor T raglia conferisce il sacramento del Battesimo a Israele Zolli, che sceglie quale nome cristiano quello di Eugenio, a titolo dì omaggio di riconoscenza al Papa Pio XII, per la di lui azione determinante in favore degli Ebrei durante la guerra. La moglie di Zolli, Emma, riceve il Battesimo unitamente al marito ed aggiunge al suo nome quello di Maria, la loro figlia Myriam seguirà i genitori in capo ad un anno di riflessione personale.


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