venerdì 31 agosto 2018

Commento al Vangelo di Don Luigi Maria Epicoco - Mt 25,1-13

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore

Commento al Vangelo di Don Luigi Maria Epicoco

“Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo”. Così Gesù inizia il racconto del Vangelo di oggi, paragonando il regno dei cieli a un gruppo di donne. Questa cosa la dovrebbe dire lunga sulla presenza maschile nel regno dei cieli; ma tornando a parlare seriamente del racconto di Gesù, la faccenda diventa più interessante quando Egli spiega nel dettaglio chi sono queste donne: “Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi”. Il vangelo non dice che il regno dei cieli è fatto solo dalle vergini sagge. Il regno de cieli è fatto anche da vergini stolte. Le prime sono quelle più lungimiranti che vivono cercando di portare con sé la scorta di olio, le seconde sono quelle che vivono troppo guardando al presente senza nessuna prospettiva verso quello che potrebbe accadere. E infatti accade che lo sposo fa ritardo (anche se in genere è la sposa colei che fa ritardo ma a Gesù piace rovesciare le nostre convinzioni!). Questo ritardo sbaraglia tutte, sagge e stolte. Ma all’improvviso risveglio c’è l’amara realtà: le stolte hanno finito l’olio e per andare a comprarlo si ritrovano fuori dalla festa di nozze. Delle volte siamo così presi dal presente che non pensiamo mai al fatto che questa vita è solo l’attesa delle nozze e non le nozze stesse. Quanto siamo miopi. Pensiamo che per essere dentro la storia basta rimanere svegli, ma nessuno rimane sveglio, anche quelle sagge si addormentano. Ma c’è qualcosa che rende quelle vergini sagge rispetto alle stolte, la lungimiranza con cui hanno preparato la crisi di quel ritardo e la crisi del sonno. Esse sono pronte anche se vengono sorprese dall’arrivo dello sposo. Hanno fatto scorta, sono allenate, c’è in loro una carta vincente che le altre non hanno: non hanno avuto la presunzione di fidarsi fin in fondo solo delle loro capacità.


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