giovedì 14 aprile 2011

Gli atei di Madrid annunciano: "nella Settimana Santa castigheremo la coscienza dei cattolici e oltraggeremo il Cattolicesimo"

Boicotta la Settimana Santa: è questa l’ultima trovata dell’ateismo militante e anticattolico spagnolo, un’evidente riprova del decadimento di una parte dell’umanità ispanica. La campagna del laicismo radicale e anti-Chiesa proporrà, infatti, una processione atea nella giornata del Giovedì Santo nelle vie di Madrid. Un’idea che arriva da un gruppo di organizzazioni femministe e atee, riunite nell’Associazione Madrilena di Atei e Liberi pensatori, che ha scelto di indire una “processione atea” nella capitale spagnola nel pieno della Settimana Santa. Tutto ciò, va da sé, ricorda i tempi più bui del più nero totalitarismo violento della storia, il Terrore francese. Prima di allora le cronache riportate da Tertulliano, dopo i regimi neobarbarici del Novecento, in primis il nazismo e il comunismo.
Con questa nuova azione dei gruppi di sinistra, il laicismo radicale cerca di fare un salto, “all’indietro”, di qualità. L’idea è quella di boicottare la Settimana Santa, nei giorni in cui i cristiani di tutto il mondo commemorano la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. Il prossimo 21 aprile, Giovedì Santo, a partire dalle 19:00 inizierà la “processione atea” dalla piazza Tirso de Molina, con un percorso che lambirà quello delle processioni religiose.
Gli stessi nomignoli che caratterizzano le associazioni organizzatrici sono emblematici della volontà blasfema e offensiva: Confraternita della vergine dell’automasturbazione, Congregazione della crudele inquisizione, Fraternità della santa pedofilia, Confraternita del Papa del santo ladrocinio. Tutto il peggio del cattivo gusto allo scopo di mancare di rispetto ai milioni di cattolici che vivono in Spagna.
Il Sabato Santo, alle 16:00, queste associazioni organizzeranno uno spettacolo del cabarettista Leo Bassi, negli ultimi anni interprete di spettacoli blasfemi e offensivi per la religione cattolica. Il tutto si concluderà negli stessi orari delle celebrazioni notturne per la Resurrezione, con un pubblico giuramento di “credere e difendere con la propria vita l’indiscutibile verità dell’Ateismo Universale”. Si prevedono già decine di migliaia di persone.
In un programma radiofonico andato in onda il 24 marzo, il portavoce degli atei di Madrid, “Ateos en Lucha”, che è anche uno degli organizzatori della processione atea organizzata proprio nel giorno del Giovedì Santo, ha riconosciuto che ciò che vogliono è «esclusivamente castigare la coscienza cattolica. Il nostro scopo è quello di fare del male e danneggiare l’ideologia di queste persone sottosviluppate».
La processione, organizzata dalla Asociación Madrileña de Ateos y Librepensadores (cioè l’UAAR spagnola), si svolgerà per le strade di Madrid. Su YBarcelona si legge che durante un programma su Radio Ela, radio di ultra-sinistra, il rappresentante ha poi ricordato l’incendio appiccato alla Escuelas Pías, un istituto religioso spagnolo: «Questa chiesa è stata bruciata nella città di Madrid durante la rivolta contro la Repubblica. Per noi è un riferimento imprescindibile». Nel seguito della trasmissione il portavoce della processione ha riconosciuto che ad animarla ci sara «inevitabilmente e logicamente una componente di reato e di offesa verso la religione cattolica, perché è inseparabile dalla stessa organizzazione» e parte integrante dei loro obiettivi. Infine hanno minacciato di accogliere “come si merita” Benedetto XVI durante la sua visita prevista per l’estate prossima in occasione della GMG di Madrid.
Il quotidiano La Razon informa anche che «i movimenti cristianofobici hanno intensificato il loro appello verso il rogo delle chiese spagnole e alcune femministe hanno aderito con entusiasmo». Compare tutto un excursus di violenze e gesti di odio organizzati e perpetrati dalle femministe e dalle associazioni di atei spagnoli, come ad esempio quello avvenuto il 22 e 23 marzo, quando un gruppo di donne atee ha dato fuoco alla porta della chiesa Sant Vicenç de Sarrià a Madrid. Il quotidiano ricorda quanto queste femministe non sapevano: la chiesa è proprio dedicata al beato Pere Tarrés, un sacerdote che ha speso la sua vita per aiutare le donne, sia con l’Azione Cattolica femminile che come cappellano dell’Hospital de la Magdalena, dove ha soccorso prostitute e donne povere in generale.


2 commenti:

  1. Nulla di nuovo nella penisola iberica. Durante la guerra civile spagnola giocavano a pallone con i teschi dei Martiri sottratti nelle Chiese devastate e fucilavano le statue del Cristo dopo averle sottoposte a processo. Sono i segni della battaglia finale imminente.
    IC XC NIKA

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  2. Nulla di nuovo nella penisola iberica. Durante la guerra civile spagnola i rossi giocavano a pallone con i creni dei Santi sottratti dalle chiese devastate e fucilavano le statue del Cristo dopo averle "processate". Che Dio abbia pietà di loro.
    IC XC NIKA

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