martedì 10 agosto 2010

I tesorini di mamma

Parliamo dei concorsi di Little Miss America ovvero di dove può arrivare la stupidità umana.
Dopo l'articolo potete guardare il filmato trasmesso da La7, un critica al documentario andato in onda su Sky intitolato “Little Miss America”.
Nel filmato di La7 una scrittrice nonché poliziotta diceva che prima i pedofili si recavano sotto al palco per scattare delle fotografie alle bambine, ora invece tutto ciò viene trasmesso in televisione, e i pedofili sono liberi di guardarlo, senza destare alcun sospetto, senza il rischio di venire scoperti.
Il caso del pedofilo che rapì e uccise una bambina di sei anni, JonBenét Ramsey, subito dopo un concorso di bellezza, evidentemente non ha insegnato niente al popolo americano.
A questo punto lubranamente parlando "La domanda nasce spontanea!".
Perchè le lobby che stanno accanendosi contro il Santo Padre nella vana speranza di inquisirlo non spendono i loro quattrini per far chiudere questo genere di trasmissioni?
Forse che il vero problema da eliminare per questi "benpensanti" non sia la pedofilia?

tratto da un articolo di Maria Venturisul mensile "Esperienza"

Sia per viscerale repulsione, sia per la patetica speranza che a colpi di telecomando potremmo “rieducare” la televisione, ogni volta che un programma vira verso la rissa, gli insulti, la volgarità, la macabra ricostruzione di un fatto di sangue o l’osceno scoop di un congiunto straziato portato in studio per dare un’impennata agli ascolti con indignazione e lacrime, subito mi affretto a sintonizzarmi altrove. Ma la scorsa settimana non ne sono stata capace: facendo zapping attraverso i canali satellitari, mi sono casualmente imbattuta in un programma Made in Usa che proponeva “il meglio” degli ultimi concorsi di miss Baby America. Una bimbetta sui cinque anni, si stava esibendo con una canzone di Madonna: tacchi a spillo, calzoncini di pelle, occhi bistrati, labbra tumide e riccioloni platinati, si muoveva e ammiccava come una prostituta formato bonsai.

A esibizione finita, mentre il pubblico la osannava con fischi e urla di entusiasmo, la madre l’ha stretta tra le braccia piangendo di commozione. Paralizzata dallo sbigottimento, ho assistito al secondo exploit: altra bimbetta in minigonna e top rosa, con seni imbottiti, ciglia finte, labbra rosso sangue che offriva un saggio di danza oscenamente sexy. Il meglio del meglio è stato il backstage, ovvero il “dietro le quinte”, con le mamme che esortavano le figliolette a impegnarsi di più, altre mamme che rimbrottavano severamente quelle che aspettavano il loro turno d’uscita mostrando chiari segni di paura.
A questo punto – e non è retorica – il cuore non mi ha retto e mi sono sottratta al morboso fascino dell’orrore.
Per quanto trash la nostra Tv possa essere, non ha mai toccato (e ritengo che mai impunemente potrebbe toccare) simili abissi di indecente manipolazione dell’infanzia. La nostra cultura vede come patologia, e non come “normalità”, iniziare le bambine di età prescolare a emergere, apparire, firmare contratti, diventare protagoniste.
Quanto hanno lavorato, le mammine d’Oltreoceano, per insegnare alle loro figlie a cantare, muoversi, truccarsi, essere seduttive? E a quante sollecitazioni, quante fatiche, quante sottili violenze queste bimbette sono state costrette per arrivare alle selezioni finali?
Un indimenticabile film con Anna Magnani (Bellissima) ci ricorda che anche da noi le ambizioni materne possono essere devastanti. [...]
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Un serivzio di La7 in merito lo si può trovare al seguente link a partire dal minuto 04:00 fino a 21:34
E se non avete tanto tempo e volete velocemente rendervi conto di cosa stiamo parlando, potete prendere visione del seguente video.



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