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giovedì 13 dicembre 2012

Quando il Voodoo diventa un "terapeutico" gioco da ragazzi



Ho scoperto che il Voodoo è diventato una "terapia". Ho fatto questa sensazionale scoperta leggendo la recensione di un prodotto pubblicizzato dal sito COSEDAREGALARE.

A quanto pare trovare in commercio bamboline da infilzare per maledire qualcuno è sempre più facile.  Una volta si ricorreva agli operatori dell'occulto, spendendo ingenti somme di denaro. Oggi, nell'era del "fai da te", anche la magia nera è diventata a portata di mano. La rete, infatti, pullula di siti specializzati nella compravendita di articoli per confezionare magie di ogni tipo.

A questo dato già spaventoso, se ne deve aggiungere un altro altrettanto inquietante. Sto parlando di tutta una serie di prodotti inerenti il mondo dell'esoterismo comunemente venduti in semplici negozi di giocattoli. Tra questi, di recente, sembra spopolare la bambola voodoo.

Venduta a prezzi ridicoli con tanto di istruzioni e spilli per eseguire il rituale, nasconde sotto le mentite spoglie di innocente e morbida bambola, un vero e proprio articolo di magia nera. Pericolosissimo.

Grottesca la descrizione di COSEDAREGALARE del prodotto in questione, laddove si legge:

Se state cercando un regalo economico e divertente per un'amica, un amico, un collega o un parente che "odia" qualcuno in particolare e che medita una terribile "vendetta" potete decidere di regalargli una spiritosa "Bambola Voodoo" per permettergli di sfogare in sicurezza i suoi istinti diabolici!

Se soltanto la gente sapesse cosa sono i "malefici di transfert" e sopratutto ne vedesse le devastanti conseguenze...non solo non giocherebbe mai con simili prodotti, ma mai e poi mai ci farebbe giocare qualcun altro.

Di seguito il servizio su queste diavolerie, che l'ottima redazione di "Vade Retro" ha mandato in onda la scorsa settimana.

giovedì 22 marzo 2012

mercoledì 1 febbraio 2012

Piccolo Uovo, il fumetto omosex per le scuole dell'infanzia



Vi ricordate la Pimpa? Quando ero piccolo non la sopportavo e maledicendola auspicavo che gli si seccasse quella grossa lingua pendula. 
Bene, oggi che ho scoperto l'identità del suo autore, Atlan, non rimpiango la mia antipatia giovanile.

Altan, il vignettista, che sulle pagine di Linus aveva inventato a suo tempo il personaggio Trino, un Dio impreparato che si affanna nella creazione del mondo, ha proseguito la sua brillante carriera come collaboratore di la Repubblica e l'Espresso. Casualmente il suo ultimo lavoro è stato presentato alla festa milanese del PD.

L'assessore Majorino, entusiasta, ha proposto la storia di Piccolo Uovo (questo il nome dell'ultimo capolavoro di Altan) come testo per le scuole dell'infanzia milanesi. 

Vi starete chiedendo cosa ci sia di male nel proporre un libro illustrato... E' presto spiegato.

La storia parla di Piccolo Uovo, un gamete femminile alla ricerca di un partner e di una famiglia in cui accasarsi, in un fantastico mondo di animali parlanti. Lungo la strada, la protagonista,  incontra diversi tipi di nuclei familiari. Due grossi pinguini gay in frac e bombetta che giocano a palla con due baby pinguini, due micie lesbiche infiocchettate con gattino a seguito e solo alla fine, dopo l'ipopotamo single, una normalissima famiglia di coniglietti. 

Morale della favola, tutte le tipologie di famiglia sono buone, bisogna solo sceglierne una fra tante. 

Un libro vergognosamente ideologizzato sul quale incombe l'ombra di potenti lobby con il fine, tutt'altro che innocente, di indottrinare i pargoli fin dalla tenera età alla "normalità" dell'anormalità.

In mezzo a tanta confusione, non sappiamo che fine abbia fatto il Piccolo Uovo in cerca di identità. 
Che si sia suicidato, in preda al dubbio, in una padella bollente?

giovedì 22 dicembre 2011

Azzurro e rosa: due colori politicamente scorretti.


C'erano una volta il principe azzurro e la principessa di rosa vestita, i reparti delle giocattolerie per bambini e quelli per bambine. C'erano, per l'appunto, perché come scrive Antonella De Gregorio sul CorSera si fa strada una certa corrente di pensiero desiderosa di combattere l'“apartheid” dello shopping, favorendo, sopratutto tra i bambini, spazi dove ciascuno di questi "possa essere (al contempo) guerriero e principessa".

Nell'era del politicaly correct, anche un reparto "specializzato" può urtare eccessivamente la sensibilità dei bambini. D'altronde lo dicono anche gli studiosi, quelli pagati dalle lobby omosessualiste, che gli stereotipi nuocciono gravemente alla salute dei pargoli! E allora, bando agli eccessi di blu per i maschietti e di rosa per le femminucce, tutte cose che fanno deviare da una posizione "articolata all'interno dei generi"!

Così, grandi catene di giocattoli, come la Hamleys, che nel cuore di Londra gestisce una struttura di sei piani, hanno deciso di correre ai ripari, mettendo fine, una volta per tutte, alla tradizionale divisione del settore ludico, e di conseguenza ad anni di certezze topografiche. Niente più piano rosa e piano blu, giudicati troppo discriminanti, al loro posto ecco delle belle targhe bianche, neutre, con su scritti solo i tipi di giocattoli in vendita.

Risultato? Le lobby omosessuali gioiscono per l'ulteriore traguardo raggiunto, ed i bambini, con i loro genitori al seguito, non sanno più dove trovare i giocattoli.


P.S. Consigliamo all'Hamleys Toy Shop di togliere dal loro sito le due voci TOP GIRLS e TOP BOYS (vedi foto). Non vorrei che si creassero problemi contrattuali con le lobby amiche, o peggio ancora che qualche coppia omosensibile con figli a carico (vedi Elton John e consorte)  denunciasse il negozio.
Non basta, infatti, inserire un both (tra boy e girl) nel menù Gender del Toy finder per dormire sonni tranquilli!



mercoledì 14 dicembre 2011

Pokemon ovvero "Pocket Monster".....



Eh già....!

E' più facile prendersela con il libro dell' Apocalisse di san Giovanni, perchè di apocalisse oggigiorno non se ne vuol proprio sentire parlare, dato che nessuno vuole aprire veramente gli occhi sulla particolare situazione storica che si sta vivendo.

Intanto però se le nostre maestre impauriscono i nostri bambini parlando di Dio, ci pensano i cartoni animati giapponesi ad addolcire i pomeriggi e le serate dei nostri figli presentando le figure divertenti e colorate di svariati personaggi quasi teneri, tra i quali ultimamente spiccano i "Pokemon".

E' interessante però leggere ciò che ne pensa un giornalista dell'Avvenire (qualcuno già pensa: "non sarà di parte?) nel suo libro edito dalle Paoline : "I Giovani e l'esoterismo".

"Pokemon", questa strana parola nasce dall'unione di due vocaboli inglesi Pocket (tasca) e "Monster" (mostro). I Pokemon dunque sono dei piccoli mostri "tascabili". Si catturano, per  collezionarli e farli lottare fra loro.  Essi derivano da un videogioco giapponese, di cui il cartone riproduce la tipica ripetitività. Dietro le faccine simpatiche di questi mostriciattoli però si possono nascondere, oltre che al solito giro di miliardi, alcune altre sorprese e cioè tipici concetti del paranormale certamente adattati ad un pubblico infantile: "poteri psichici", ondate di energia", "teletrasporto", "potere di nutrirsi dei sogni delle proprie vittime"(dal Manuale del perfetto allenatore di Pokemon, Paly Press Publishing srl 2000).

Dietro le sfide tra poteri della mente, c'è una grande tesione emotiva degli allenatori di Pokemon. Lo scopo principale dei protagonisti è "Gotta catch them all", ovvero" "acchiappali tutti", cioè prevalere ad ogni costo e diventare il numero uno. Non c'è posto per i secondi, chi sa utilizzare al meglio i poteri di cui sono dotati i suoi mostri, vince!


Certamente i Pokemon, non possono essere messi sullo stesso piano di chi esplicitamente esalta il mondo esoterico e New Age, ma un piccolo particolare è rilevante, se ai bambini non si può parlare del dragone rosso dell'Apocalisse perchè fa paura, la cultura di oggi permette che lo stesso dragone si trasformi in docile "mostro tascabile" che diventa il  miglior compagno di giochi dei nostri figli....

Sempre sul caso della professoressa del Bombicci


Il geniale Rino Camilleri nel suo articolo su LaBussolaQuotidiana.it scrive:

" Questa storia della povera bambina impressionabile ci lascia un po’ perplessi.
Non c’è sera in cui l’annunciatrice televisiva non ci avvisi che il «programma è adatto a un pubblico adulto».

E non è possibile che genitori normali riescano tutte le sante sere a cambiare in tempo canale. Per andare dove, poi? Da Fiorello che fa réclame ai preservativi senza che l’annunciatrice abbia preavvertito? E poi, Harry Potter e i vampiri di Twilight hanno forse il bollino rosso?

Il pargolo odierno viene incoraggiato all'uso del computer e di internet, perché è bene che impari fin da piccolo. Cioè, si immette il cucciolo implume nella jungla e non di rado lo si lascia lì da solo, perché i genitori lavorano. Meglio le fiabe. Sì, in esse ci sono gli orchi che mangiano i bambini, le streghe che offrono mele avvelenate, i lupi che sbranano gli innocenti.

Nemmeno i draghi di Christopher Paolini o di Licia Troisi sono zucchero filato senza calorie. Evidentemente la Madonna nel 1917 non aveva frequentato le scuole magistrali, altrimenti non avrebbe mostrato a tre pastorelli portoghesi (tutti minori) nientemeno che l’Inferno e le anime dannate.

La maestra di Bologna ha illustrato una lezione che, in sé, ci pare lodevole: i cattivi sono sempre puniti, perché esiste un Aldilà di giustizia. Ci sembra una buona lezione. Specialmente per i bambini" .


giovedì 24 novembre 2011

Filmato shock sull'aborto con Bernard Nathanson




Sul sito BastaBugie.it sono appena venuto a conoscenza di uno sconvolgente sull'aborto. 
In giro ce ne sono tanti, ma questo, vi assicuro, è davvero inedito. Le immagini a dir poco crude testimoniano la barbarie della moderna "strage degli innocenti".

Il medico che parla è lo scomparso ex medico abortista - BERNARD NATHANSON già autore de "L'urlo silenzioso".

Ogni giorno in America 4000 donne abortiscono il proprio figlio. Dei 4000 aborti, 400 sono aborti 'tardivi', ovvero effettuati nel secondo o terzo trimestre. Uno dei metodi più usati in questo caso è il cosiddetto D&E, "Dilation and Evacuation", "Dilatazione e svuotamento" che consiste nel dilatare la cervice uterina ed estrarre pezzo dopo pezzo il bambino dal grembo materno. Il bambino non è sottoposto ad anestesia, che viene somministrata alla madre... e a tante coscienze.

I pezzi del bambino vengono ricomposti in un tavolo vicino al medico abortista per controllare che tutti i pezzi siano stati rimossi.

Quattrocento al giorno, uno ogni tre-quattro minuti solo negli Stati Uniti. E questo sterminio avviene tra mura asettiche. Se lo stesso trattamento fosse riservato a cani o conigli vi sarebbero manifestazioni di piazze e interpellanze parlamentari. E invece questo sterminio avviene nell'indifferenza dei più...

TU DA CHE PARTE STAI ?

"Puoi girarti dall'altra parte, ma non potrai dire: Io non sapevo" - William Wilberforce (1759-1833) 

PER LA CRUDEZZA DELLE SCENE, E' SCONSIGLIATA LA VISIONE DEL FILMATO A BAMBINI E A PERSONE PARTICOLARMENTE SENSIBILI .

Durante la visione del filmato se non compaiono i sottotitoli in italiano, è possibile attivarli cliccando sul tasto CC in basso a destra del video.





lunedì 21 novembre 2011

Bambole Toy ‘R’ Us, parolacce e massoneria


Quest'anno ”Toy ‘R’ Us”, il più famoso rivenditore statunitense di giochi per bambini, ha deciso di commercializzare un prodotto a dir poco allucinante.  Si chiama You&Me Interactive Play&Giggle Triplet Dolls”, consiste in un trittico di bambole per bambini dai due anni in su che, invece di emettere vagiti o di pronunciare la parola ”mamma” (come le solite bambole), pronunciano la dolcissima frase ”You Crazy Bitch”. In America, giustamente, le mamme si sono ribellate... Arriverà anche da noi? Sono davvero curioso di sapere come tradurranno quelle parole!
Una volta le bambole volgari si vedevano solo nei film dell'orrore (vedi Chucky la bambola assassina), ora si trovano negli scaffali dei negozi per bambini. 

Ogni volta che sento questo genere di assurde notizie ripenso con tristezza al carteggio massonico del 3 aprile 1824 reso noto per esplicita volontà di Papa Pio IX che diceva:

«Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme la punta di uno pugnale ben affilato; ma queste due basi dell'ordine sociale possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci dunque mai di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri è il seme dei cristiani. Ora, è deciso nei nostri consigli, che noi non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. Occorre che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che ne siano sature. Fate dei cuori viziosi e voi non avrete più cattolici [...]. Ma perché sia profonda, tenace e generale, la corruzione delle idee deve cominciare fin dalla fanciullezza, nell'educazione. Schiacciate il nemico, qualunque esso sia, dicevano le istruzioni, ma soprattutto, schiacciatelo quando è ancora nell'uovo. Alla gioventù infatti bisogna mirare: bisogna sedurre i giovani, attirarli, senza che se accorgano. Andate alla gioventù e, se è possibile, fin dall'infanzia».


giovedì 30 giugno 2011

Ancora sull'asilo unisex


di Rino Cammilleri
tratto da LaBussolaQuotidiana.it

I bambini li chiamano friend, «amico», termine inglese valevole per maschi e femmine. Ma si guardano bene dall’usarlo, l’inglese, per indicare quel che fanno. Infatti, asylum, in inglese, vuol dire manicomio. Perciò ricorrono (come anche i preti, quando torna comodo) al latino: Egalia. Questo il nome dell’«asilo» infantile che pare sia l’ultimo grido della solita Svezia.

Un posto esclusivo (max 33 iscritti) del distretto Sodermalm, dalle parti di Stoccolma. Non a caso, come ogni esperimento sociale che si rispetti, sorge su un’isoletta (la repubblica di Utopia stava su un’isola ma, essendo stata concepita al tempo del mandrillo Enrico VIII, i sessi vi erano, ahimè, distinti). Le maestre (tutte femmine o lsgtb?) sono supervisionate da un esperto di differenze di gender (maschio? e perché?). Lo scopo è quello di impedire che le povere creature siano condizionate dall’anatomia che una sorte crudele ha loro affibbiato all’atto della nascita e che i genitori per decine di millenni hanno, nella loro ignoranza, favorito. Infatti, ricordo bene quando, da piccolo, chiedevo un orsacchiotto con cui dormire e mio padre mi rimbrottava: «Ma tu sei un maschietto!». Così, crebbi con una frustrazione che non vi dico e mi chiedo: chissà come sarebbe stata la mia vita se mio padre mi avesse accontentato.

Perciò, condannato fin dall’infanzia a essere maschio ed etero, sono finito, per forza di cose, papista. Che è quanto di peggio uno svedese possa immaginare. Infatti, pare che la lista d’attesa per far ammettere i pargoli a Egalia sia molta lunga. A occhio, direi che i richiedenti sono tutti autoctoni, perché non ce li vedo, gli immigrati musulmani, a far la fila al traghetto per Sodermalm coi loro infanti. Tornando ad Egalia, la bambole con cui i piccoli vi giocano sono «di colore». Suppongo siano vietati Barbie e Ken, famigerati eterosessuali (mi chiedo come risolveranno il problema dell’unisex i creativi della Mattel, che pur hanno escogitato la bambola col burka). Leggo, ancora, che gli alunni vengono apostrofati col pronome neutro «hen», che non è svedese ma pare sia in uso nei circoli femministi.

E qui ci sarebbe da aprire una dotta e problematica parentesi sul «femminismo» il cui nome stesso confligge con l’esperimento portato avanti in Egalia. Ma non la apriamo, perché ci fumerebbe il cervello (come sempre accade quando cerchi di “ragionare” con gli ospiti dell’asylum; ospiti, per di più, paganti: i più difficili). Certo, però, che il destino è cinico, baro e beffardo: la prima volta che la Chiesa dovette confrontarsi con gli svedesi si trovò di fronte alti e robusti guerrieri con le corna in testa, belve assetate di sangue e di saccheggio che andavano alla guerra ebbri di sidro e di idromele, seguaci di Wotan e Thor, tavolta vestiti da orsi o da lupi, talaltra seminudi, gli occhi iniettati di sangue e la bava alla bocca. Talmente machos e spietati che tutti li volevano come guardie del corpo, dall’imperatore bizantino fino ai califfi islamici.

La Chiesa riuscì ad addomesticarli e far loro accettare la religione dell’amore al prossimo. Si badi che i truci massacratori del Nord conoscevano bene l’islam, religione guerriera come la loro. Ma la Chiesa riuscì a farli entrare nel suo, di ovile. E là rimasero. Ora la Chiesa vede la loro terra trasformata nella punta avanzata della rivoluzione nel costume. Nel secolo scorso era il bengodi degli sciupafemmine italici, che ci andavano in viaggio-premio. Adesso l’attrazione turistica nazionale è un po’ più “avanzata”. Riuscirà la Chiesa a convertire questi bisognosi di rievangelizzazione? Certo. Il diavolo (titolo di un film con Alberto Sordi e avente come oggetto proprio la Svezia) sa fare solo coperchi.

mercoledì 29 giugno 2011

Egalia: l'asilo dei bambini "senza sesso"


tratto da IlSussidiario.net

Si chiama Egalia (uguaglianza), l'asilo svedese dove i bambini non possono essere né maschi né femmine.
Nell'asilo è vietato a maestri e inservienti di rivolgersi ai piccoli usando il pronome lui o lei. Ovviamente divieto assoluto per grembiuli rosa o azzurri mentre i giochi sono di tutti i tipi: bambole, trenini, piccole cucine.

Chi ha visitato l'asilo fa anche notare che le bambole sono tutte rigorosamente di colore, cioè nere. Ma soprattutto fa scalpore che i bambini vengano chiamati e definiti con il pronome neutro svedese "hen" (che è inesistente nel vocabolario svedese ma è stato inventato dalle femministe e dai circoli omosessuali) in modo che i piccoli crescano senza quelli che gli educatori definiscono pregiudizi sessuali: non devono cioè sapere se sono maschi o femmine, ma semplicemente bambini neutri.

Nonostante la particolarità, la lista d'attesa per far entrare i propri figli a Egalia è lunghissima. L'asilo in realtà è molto piccolo, dispone di soli 33 posti. Si trova nel distretto di Sodermalm, una piccola isola molto popolata a sud di Stoccolma.

Da quando è stato aperto, circa un anno fa, un solo bambino è stato ritirato. E' un progetto pedagogico ben preciso quello che viene offerto: lotta alla discriminazione sessuale. Ecco uno dei punti forti del programma:
«La società si aspetta che le bambine siano femminili, dolci e carine e che i bambini siano rudi, forti e impavidi. Egalia dà invece a tutti la meravigliosa opportunità di essere quel che vogliono».

Ci sono anche libri dai testi appositi, come quello che racconta dell'amore tra due giraffe maschio. Vietati classici come Cenerentola e Biancaneve: troppo maschilisti.
Ci sono anche critiche al progetto: c'è chi dice che vietare a un maschietto di giocare con una spada e di urlare mentre fa la lotta può produrre l'effetto contrario di quello sperato.


lunedì 10 gennaio 2011

Genitore 1 e genitore 2....ma qualcosa non torna

Il bambino dell'immagine vi sembra spaesato? In un futuro non troppo lontano la parola papà e mamma, per inciso le prime parole che i bambini pronunciano, potrebbero scomparire. O almeno ce la stanno mettendo tutta. Perchè? Perchè papà e mamma sono due parole scomode e desuete...
Volete saperne di più? Leggete il seguente articolo di Andrea Tornielli, tagliente al punto giusto.
Ancora una volta in nome del politicaly correct a rimetterci è l'intelligenza...

tratto da LaBussolaQuotidiana.it
di Andrea Tornielli

Possiamo tirare un sospiro di sollievo: dal prossimo 11 febbraio sui passaporti statunitensi scompariranno le vecchie, obsolete e terribilmente discriminanti parole «padre» e «madre», così legate ai tempi e alla natura che furono. Ora saranno sostituite dalle più accettabili (ma soltanto apparentemente, come vedremo) espressioni «genitore 1» e «genitore 2», scelte per non discriminare i diversi tipi di famiglia, vale a dire quelle vecchio stampo e demodé, composte da un uomo e da una donna che (talvolta) generano dei figli, e quelle più a la page, nuove e moderne, che possono essere composte da uomo-uomo o donna-donna e non soltanto da quell’ormai irritante modello unico basato sulla differenza sessuale dei due componenti.
Certo, non vorremmo che gli States fossero costretti a rivedere presto questa loro decisione, che appare invero già un tantino sorpassata. Se ci si fosse infatti fermati di più a meditare il senso delle parole, si sarebbe scoperta anche l’assoluta inadeguatezza della parola «genitore», pur depurata dalle ormai fastidiose identità di genere. Infatti il genitore è colui che genera. E nel caso in questione, pur con tutti i possibili funanbolismi, è tutt’oggi alquanto arduo che uomo e uomo, o donna e donna, possano generare una nuova vita.
Occorre, e il caso recente e felice di Elton John lo dimostra, o una mamma in prestito, che conceda l’ovulo e l’utero in affitto, o almeno l’utero; oppure un donatore esterno di seme maschile. In questo caso, l’intreccio genitoriale si complica: chi ci assicura, infatti, che la madre affittuaria, non pretenda un domani di comparire almeno come «genitore 3»? In fondo, qualcosina di suo ce l’ha messo pure lei, accogliendo nel suo grembo quella nuova vita concepita in vitro, vale a dire con il sistema più moderno e asettico, che evita il barbaro e promiscuo esercizio della sessualità a fini riproduttivi.
È pur vero che esiste ed è di uso comune il termine «genitore adottivo», con il quale s’intende colui che adotta come proprio un figlio non suo. Ma in ogni caso sarebbe meglio per gli Usa, visto che cambiano, cambiare in modo chiaro, definitivo e inappellabile. Dunque, padre e madre no, genitore neppure.
Che termine usare? Si potrebbe pensare «parente 1» e «parente 2». Anche qui, però, l’obiezione sorge spontanea: quello di parente è un concetto ben più ampio di quello di genitore. Mia zia e mio cugino sono miei parenti, ma non mi hanno generato né esercitavano su di me la tutela genitoriale. Si potrebbe ricorrere al termine «persona», anche se troppo legato alla tradizione cristiana. Si può dunque pensare, meglio, a «individuo», anche se quest’ultima definizione suona un po’ troppo solipsistica, aliena dal rapporto di coppia e dunque potrebbe in fondo dispiacere.
E poi, non si dimentichi che quei numeri 1 e 2 accanto alla parola genitore ripropongono, in fondo, il maschilismo contenuto nella vecchia formulazione, che pervicacemente assegna la precedenza della citazione al padre subordinando la madre all’eterno secondo posto.
Una soluzione dignitosa e si spera accettabile in ogni tipo di famiglia, potrebbe essere questa: Individuo dotato di tutela genitoriale 1 (il numero non indica in alcun modo una precedenza né una primazia rispetto al successivamente citato), ed Individuo dotato di tutela genitoriale 2 (il numero non indica in alcun modo una subordinazione né una dipendenza rispetto al precedentemente citato). Si dirà che queste definizioni politicamente corrette appaiono un tantino lunghe.
È vero. Ma è meglio sacrificare una pagina di passaporto piuttosto che ledere i diritti di chi vuol giustamente gettare al macero le discriminanti e oggettivamente insopportabili definizioni di «padre» e «madre».

martedì 10 agosto 2010

I tesorini di mamma

Parliamo dei concorsi di Little Miss America ovvero di dove può arrivare la stupidità umana.
Dopo l'articolo potete guardare il filmato trasmesso da La7, un critica al documentario andato in onda su Sky intitolato “Little Miss America”.
Nel filmato di La7 una scrittrice nonché poliziotta diceva che prima i pedofili si recavano sotto al palco per scattare delle fotografie alle bambine, ora invece tutto ciò viene trasmesso in televisione, e i pedofili sono liberi di guardarlo, senza destare alcun sospetto, senza il rischio di venire scoperti.
Il caso del pedofilo che rapì e uccise una bambina di sei anni, JonBenét Ramsey, subito dopo un concorso di bellezza, evidentemente non ha insegnato niente al popolo americano.
A questo punto lubranamente parlando "La domanda nasce spontanea!".
Perchè le lobby che stanno accanendosi contro il Santo Padre nella vana speranza di inquisirlo non spendono i loro quattrini per far chiudere questo genere di trasmissioni?
Forse che il vero problema da eliminare per questi "benpensanti" non sia la pedofilia?

tratto da un articolo di Maria Venturisul mensile "Esperienza"

Sia per viscerale repulsione, sia per la patetica speranza che a colpi di telecomando potremmo “rieducare” la televisione, ogni volta che un programma vira verso la rissa, gli insulti, la volgarità, la macabra ricostruzione di un fatto di sangue o l’osceno scoop di un congiunto straziato portato in studio per dare un’impennata agli ascolti con indignazione e lacrime, subito mi affretto a sintonizzarmi altrove. Ma la scorsa settimana non ne sono stata capace: facendo zapping attraverso i canali satellitari, mi sono casualmente imbattuta in un programma Made in Usa che proponeva “il meglio” degli ultimi concorsi di miss Baby America. Una bimbetta sui cinque anni, si stava esibendo con una canzone di Madonna: tacchi a spillo, calzoncini di pelle, occhi bistrati, labbra tumide e riccioloni platinati, si muoveva e ammiccava come una prostituta formato bonsai.

A esibizione finita, mentre il pubblico la osannava con fischi e urla di entusiasmo, la madre l’ha stretta tra le braccia piangendo di commozione. Paralizzata dallo sbigottimento, ho assistito al secondo exploit: altra bimbetta in minigonna e top rosa, con seni imbottiti, ciglia finte, labbra rosso sangue che offriva un saggio di danza oscenamente sexy. Il meglio del meglio è stato il backstage, ovvero il “dietro le quinte”, con le mamme che esortavano le figliolette a impegnarsi di più, altre mamme che rimbrottavano severamente quelle che aspettavano il loro turno d’uscita mostrando chiari segni di paura.
A questo punto – e non è retorica – il cuore non mi ha retto e mi sono sottratta al morboso fascino dell’orrore.
Per quanto trash la nostra Tv possa essere, non ha mai toccato (e ritengo che mai impunemente potrebbe toccare) simili abissi di indecente manipolazione dell’infanzia. La nostra cultura vede come patologia, e non come “normalità”, iniziare le bambine di età prescolare a emergere, apparire, firmare contratti, diventare protagoniste.
Quanto hanno lavorato, le mammine d’Oltreoceano, per insegnare alle loro figlie a cantare, muoversi, truccarsi, essere seduttive? E a quante sollecitazioni, quante fatiche, quante sottili violenze queste bimbette sono state costrette per arrivare alle selezioni finali?
Un indimenticabile film con Anna Magnani (Bellissima) ci ricorda che anche da noi le ambizioni materne possono essere devastanti. [...]
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Un serivzio di La7 in merito lo si può trovare al seguente link a partire dal minuto 04:00 fino a 21:34
E se non avete tanto tempo e volete velocemente rendervi conto di cosa stiamo parlando, potete prendere visione del seguente video.



giovedì 22 aprile 2010

Al rogo le vecchie favole. La nuova linea del governo Zapatero...Riscrivere favole che smontino l'idea della famiglia tradizionale!


C'erano una volta le favole che facevano sognare, quelle raccontate a bambini normali da genitori normali...C'erano una volta..Oggi un orco vuol portarle via.
Di seguito un bell'articolo di Luca Volontè spiega la folle decisione di Zapatero: mandare al rogo i vecchi libri di favole!

di Luca Volontè
tratto da Il Sussidiario.net

Non si è riflettuto a fondo sul paradosso della “moderna” idea di libertà assoluta, soprattutto quando essa è presa a ragione di politiche pubbliche. L’ennesimo increscioso e stravagante caso è emerso la scorsa settimana nella solita Spagna, ormai in aperta competizione con le “follie anglosassoni”.
Il Governo Zapatero, in particolare il Ministro delle Pari Opportunità, si è lanciato nella “pazza” idea di abolire le favole dai percorsi scolastici, così Cenerentola, La Bella Addormentata nel Bosco e Biancaneve saranno arse al rogo, pur di non “condizionare” le bambine spagnole del futuro.
Una decisione che va ben oltre il limite di ogni buon senso, ricorda le famose pile di libri incendiate da nazisti e comunisti nel secolo scorso, viola il principio della libertà di insegnamento e mette in discussione la stessa educazione di centinaia di generazioni precedenti. Abolire le tre favole citate, fonte di emozione e gioia di milioni di bambine e poi mamme (basterebbe ricordare il successo di Pretty woman), al solo scopo di dare attuazione all’ideologia di gender e all’insano femminismo di taluni circoli, non può trovare giustificazione alcuna.
Le bambine, una volta appassionatesi a Biancaneve o a Cenerentola, potrebbero immaginare di dover veramente aspettarsi un “Principe Azzurro”, così attenderebbero dal maschio una liberazione che invece c’è già! Evidentemente è questa l’idea del “Governo Z”, nel quale non si trova tempo per affrontare la devastante situazione economica e occupazionale, ma ne avanza per inseguire fantasmi ideologici di ogni natura.
Dopo la scelta di introdurre l’obbligatorietà della “educazione civile” nei percorsi scolastici, i cui opuscoli didattici sono intrisi di offese esplicite a Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica e la moralità famigliare, un gruppo numeroso di cinquemila padri di famiglia ha fatto appello alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo per vedersi riconosciuto almeno il diritto alla “obiezione di coscienza” verso quell’insegnamento. Ora c’è da attendersi che poeti, scrittori, pompose accademie si muovano per difendere l’educazione dei bambini e delle bambine spagnole, aggredite da una velenosa tragedia gender.
Paradossalmente, tutto ciò viene introdotto per “difendere” l’equilibrio e la felicità futura delle giovani generazioni e nello stesso tempo, dalla violenza educativa si passa alla eliminazione fisica. Proprio negli stessi giorni nei quali il Governo era così impegnato contro Biancaneve, una clinica andalusa pubblicizzava la “tessera fedeltà” che darebbe diritto al 20% di sconto per ogni aborto effettuato dalle giovanissime.
Un Governo che combatte le favole e favorisce l’eliminazione dei bambini, si trova in un truculento paradosso che sfiora il ritorno all’inciviltà pre cristiana. Nei prossimi mesi la Spagna vedrà due novità introdotte dal Governo per educare i propri cittadini: la lotta ai sette nani, rei di aver aiutato Binacaneve, e l’entrata in vigore della nuovissima legge sull’aborto, dove le minorenni cadranno con favore del Governo nelle braccia di tanti Barbablù.

Sì, perché dei 115.000 aborti spagnoli del 2008, solo il 2% erano stati realizzati nelle strutture ospedaliere pubbliche, il 98% è nelle mani di cliniche private che incrementano i loro guadagni a ogni intervento. Veri e propri Barbablù che come nella favola, così nella realtà andalusa, spingono le giovani belle spagnole ad entrare nel “castello” per poi…
Insomma, c’è sempre da imparare dalle favole, non solo per i bambini ma anche per noi adulti.



mercoledì 29 luglio 2009

Baby TV: ovvero piccoli teledipendenti disadattati crescono!



Sky ha presentato per il nuovo anno 10 nuovi canali, tra questi dovrebbe andare in onda Baby TV, la tv legata a Nickelodeon pensata per i bambini da 0 a 3 anni.
Si avete letto bene!
Mancava praticamente solo questa fascia da coprire...

Ricordiamo che Nickelodeon è il canale per ragazzi curato da MTV ed in un certo senso propedeutico allo stesso. Con 65 millioni di abbonati, ha la maggiore audience TV nel segmento dei bambini di 4-11 anni in America e attraverso Sky si è rapidamente diffuso in tutta Europa.
La maggior parte dei programmi di questa rete pur non essendo ancora scaduta al livello di MTV, viene usata da Sumner Redstone (propietario della VIACOM) per abituare gradualmente i bambini alle perversioni di MTV.

Come possiamo facilmente immaginare Baby TV completerà il già triste programma di iniziazione della gioventù...e il suo progressivo pervertimento.

Quello del pervertimento della gioventù è sempre stato un pallino della Massoneria, ben consapevole che disinibendo la gioventù questa crescerà amorale, areligiosa, ed atea .
E noi? Glielo stiamo permettendo.

Al di là di questi motivi, che dovrebbero sollecitare il popolo italiano ad una sommossa contro questo nuovo canale televisivo, ce ne sono altri molto seri di natura psicologica, spiegati in un recente articolo comparso su Avvenire.



di Tiziana Lupi
articolo tratto da Avvenire

Mi piacerebbe che ci fosse ancora Maria Montessori. Sono certa che lancerebbe fulmini e saette contro chi, con questo canale Baby Tv, pensa di piazzare davanti alla televisione bambini così piccoli». A parlare è Anna Oliverio Ferraris, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo all’Università la Sapienza di Roma nonché autrice di saggi, articoli scientifici e testi sul rapporto tra i più piccoli e la tv. Un rapporto su cui non ha dubbi: «La televisione zittisce i bambini» afferma, lapidaria.

In che senso li zittisce?

In tutti i sensi. Da qualsiasi parte lo si guardi, il rapporto tra i più piccoli e la tv è deleterio. A partire dallo sviluppo emotivo: il bambino di età inferiore ai tre anni deve conoscere prima la realtà e solo dopo rapportarsi con la sua rappresentazione. Altrimenti finisce per affezionarsi a personaggi virtuali, non reali, e per diventare dipendente dall’oggetto televisione di cui non potrà più fare a meno. Un vero obbrobrio.

Parlava anche di altri punti di vista.

Penso al linguaggio: il bambino impara a parlare interagendo con gli adulti, sentendo i loro suoni e le loro parole e provando a ripeterle. Con la tv non c’è interazione, parla solo e sempre lei e non gli lascia spazio. E poi c’è lo sviluppo della motricità: ad un’età in cui il bambino dovrebbe muoversi, imparare attraverso i sensi, toccare gli oggetti, lo si immobilizza davanti al televisore. Capisce perché parlavo di obbrobrio? Il libro del collega francese Serge Tisseron,
Les dangers de la télé pour les bébés
I pericoli della televisione per i piccoli, ndr) è illuminante a riguardo.

Esiste un’età «giusta» per iniziare a guardare la tv?

Una volta si raccomandava di tenere i bambini lontani dalla televisione prima dei sei anni. Diciamo che possiamo anticipare anche a 4-5 ma a patto di considerarla un di più e di non guardarla per più di un quarto d’ora. Come sempre, è questione di quantità. Quello che è deleterio è il rumore di fondo di certi televisori che rimangono sempre accesi e finiscono per disturbare il bambino che, magari, sta provando a giocare e che, invece, finisce per perdere la concentrazione. Per non parlare, poi, di chi fa fare colazione ai figli davanti alla tv. Diversamente dagli adulti, il bambino non si sveglia di botto, ha i suoi tempi per passare dalla notte al giorno: svegliarlo con la televisione crea solo confusione.

Ma il mercato tv sembra non volersi fermare.

Dobbiamo fare come la Francia, dove esperti e intellettuali si sono mobilitati per contrastare l’arrivo di questo canale. E, dopo uno studio in merito, l’Autorità per le Comunicazioni ha deciso di imporre ai programmi per i più piccoli di trasmettere sullo schermo il seguente messaggio: «Guardare la televisione può frenare lo sviluppo dei bambini minori di tre anni, causare ritardi psicomotori, incoraggiare la passività, causare sovreccitazione e turbe del sonno». È un primo inizio.

mercoledì 28 gennaio 2009

Bambini e Redenzione: quale rapporto? - Seconda parte




La seconda parte dell' illuminante rilfessione inviata il 10/10/2003 alla maling list cenacolo 2003. Buona lettura!



Sul destino dei bambini abortiti, domanda che ci si pone dopo aver fatto queste considerazioni, come ovvia conseguenza di queste riflessioni, cito il seguente testo del Catechismo della Chiesa Cattolica che enuncia, al paragrafo 1261: "Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, "il quale vuole che tutti siano salvati" (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite" (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza battesimo.

Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo battesimo". Se possiamo logicamente sperare che la misericordia del Signore porti in Cielo queste anime innocenti, dobbiamo altrettanto logicamente credere nel fatto che satana non sia ossessionato tanto da questo particolare, a noi sicuramente gradito, ma proprio da ciò che sta alla base di questa misericordia del Signore: la Vita. Dio è Vita, e da questa Vita per eccellenza scaturiscono nell'universo creato tutte le vite. Tra tutte le vite, di qualsiasi regno esse siano, quella che più interessa satana è la vita dell'uomo.

Creato ad immagine e somiglianza di Dio stesso. Per cui si adopera incessantemente per eliminare il problema alla radice. Non potendo agire direttamente sulla misericordia di Dio, che nella speranza cristiana, come esplicita la dottrina cattolica, vede attirare a sé queste anime, agisce direttamente sulla libertà umana.

Quella terribile libertà che permette ad un essere umano libero e cosciente di eliminare, prima che venga alla luce, un altro essere umano. Da qui l'aborto...ma qual'è il passo immediatamente successivo? Non può e non gli è permesso di far abortire tutto il genere umano. Però può fare qualcosa di ancora più terribile e perfido: far nascere esseri umani senza Amore. Dato che il Dio dell'Amore ha concepito la nascita come atto di Amore ecco che la mente bestiale e diabolica ha escogitato il sistema per "scimmiottare" il concepimento voluto da Dio: le nascite pilotate. Quanti bambini nascono oggi in questo modo? Quante tecniche sono state collaudate per permettere ad un essere umano di vedere la luce, senza che vi sia stato Amore per quella nascita. Ma solo una parvenza di amore, una pallida imitazione dell'Amore Divino che crea? Una sozzura dell'atto del concepimento ridotto ad una manipolazione invasiva e spesso vergognosamente imbarazzante?
Con tecniche bestiali che riducono la donna ad essere un contenitore vuoto da riempire? Una camera di incubazione di cellule prelevate da chissà chi e da chissà dove? In "banche del seme" a disposizione di chi voglia, pagando, dare la vita ad un essere umano? Umanamente comprendo il desiderio di una donna che, non potendo avere figli, fa appello alle tecnologie odierne per poter concepire; ma cristianamente sono conscio del fatto che se Dio volesse dare dei figli ad una sterile, come sappiamo aver fatto più volte nel corso della storia, nessuno glieLo potrebbe impedire. Quindi voler ottenere a tutti i costi un figlio, quando se ne potrebbero avere infiniti, spiritualmente parlando, non lo si può concepire.

Ma satana fa leva sulle passioni sopite dell'animo umano, sui desideri del cuore, e conduce per mano l'uomo a stuprare la natura per dare alla luce dei bambini. Se per ogni bambino abortito un ghigno satanico si alza dal profondo dell'inferno, ugualmente accade per ogni bambino creato artificialmente con tecniche che conducono ad orrori nel campo sociale. Sappiamo di coppie gay che hanno avuto dei figli tramite inseminazione artificiale e che oggi sono i "genitori" di quei bambini. Cosa sarà di quei bambini? Ecco che torniamo ai bambini, perché è di loro che mi preme innanzitutto parlare. Quali equilibri potrà avere, dal punto di vista psicologico, un bambino che, non appena la sua intelligenza glielo permetterà, verrà a sapere di essere nato in una provetta di vetro? Oppure di essere stato creato tramite la fecondazione artificiale in un utero in affitto da un donatore anonimo? Quale desiderio di amore pervaderà il cuore di questi futuri adulti?

Certamente Dio li seguirà con particolare cura, come fa per tutti i Suoi figli, ma le difficoltà saranno molto più ardue per raggiungere le anime. Per raggiungerle con il Suo Amore immenso. E questo satana lo sa, perché conosce bene la natura umana sin dal suo concepimento e dal suo arrivo nel Paradiso Terrestre. Natura umana sublime e divina e nello stesso tempo terribilmente labile, di cui satana approfitta a piene mani. Il maligno si muove, a suo agio e perfettamente celato, tra i camici bianchi e le ridondanti e pompose conferenze mediche che parlano di vita e nascondono la morte.

Dall'altra parte del mondo, dove i camici bianchi scarseggiano, non scarseggia la fame e la miseria, l'ignoranza e la povertà. Terreno fertile, anche questo, per satana. Milioni di bambini che nascono e muoiono poco dopo di fame, di stenti, di malattia, di guerra. Se da una parte del pianeta, la parte ricca, agisce proprio facendo leva sulla ricchezza, dall'altra parte prende facilmente in prestito la povertà. Se non si possono far abortire tutti i bambini del mondo, si possono far soffrire, e possibilmente morire, quelli che nascono.

Da tutta la terra provengono continuamente i gemiti di tanti bambini che non hanno la più vaga idea di cosa sia l'infanzia: bambini rapiti per addestrarli alla guerra; bambini costretti a lavorare come schiavi in condizioni disumane, spesso per le multinazionali occidentali; bambini condotti alla prostituzione, bambini utilizzati per il commercio di droga; bambini drogati; bambini violentati; bambini vittima di abusi di ogni genere; bambini venduti; bambini nati nelle realtà più squallide che assorbono la violenza e divengono a loro volta portatori di violenza...bambini vittime dei pedofili. Bambini vuoti e perduti. Sui bambini si avventa il furore satanico perché sono i più vicini a Dio, sono i più innocenti, sono i più indifesi. Quando Dio venne sulla terra ci venne sotto forma di bambino. Avrebbe potuto scegliere mille altri modi ma scelse questo: essere un bambino. Essere il Bambino Gesù. Ma questo bambino, oggi, è la vittima preferita del maligno proprio per questo motivo. E se non può far del male a tutti i bambini, perché gli Angeli Custodi vegliano su di loro, cerca di far del male alle loro famiglie.

Questo è il passo successivo: distruggere la famiglia.
Distruggere la protezione che Dio ha dato ad ogni bambino: la famiglia. Oggi la famiglia, lo sappiamo, attraversa una crisi profondissima. Le coppie divorziano con incredibile facilità lasciando dietro di sé gli "avanzi" della loro unione: i propri bambini. Bambini che vengono ostentati e utilizzati come armi da portare davanti ai giudici, come pezzi di matrimonio andato in frantumi che servono ai propri interessi personali. Bambini messi in mezzo all'odio dei genitori, quell'odio che satana ha fatto scaturire all'interno del Sacramento del Matrimonio. Dove non giunge ai bambini con altri mezzi eccolo giungere con questo: la distruzione della loro famiglia.

La distruzione della loro tranquillità e sicurezza. Ma a questo traguardo il maligno non è giunto facendo leva solo sul discorso spirituale, questo dobbiamo comprenderlo bene. Se pensiamo che egli possa solo "sussurrarci" all'orecchio il male, e che la sua azione inizi e finisca nel campo spirituale, siamo molto lontani dalla realtà delle cose. Il principe di questo mondo, come lo ha definito Gesù stesso, porta a compimento i suoi piani nefasti agendo ed interagendo su ogni piano umano. I prìncipi la sanno lunga...sono machiavellici. egli lavora sul piano sociale, sul piano politico, sul piano economico, sul piano tecnico, sul piano scientifico, sul piano filosofico, sul piano religioso, sul piano naturale, sul piano morale, sul piano etico. L'attacco che egli conduce alla vita umana non è un gioco personale, ma di squadra. Avendo a disposizione l'intero inferno e quella parte di umanità che accetta le sue lusinghe, egli può permettersi di concentrare la sua attività riguardo un obiettivo attaccandolo da più lati. Ci si trova per questo motivo ad avere, per esempio, sul problema degli aborti, una mentalità che è stata preparata e plasmata ad arte nel corso degli ultimi decenni.

Mentalità atea e pragmatica che, in caso si avessero ancora dei barlumi di coscienza sopiti, si troverebbero a scontrarsi o per meglio dire ad amalgamarsi, con tutta una serie di fattori che ne determinano il pensiero finale. Cioè si troverebbero a dover fare i conti con delle leggi che ne permettono la pratica, con delle tesi che ne avvallano l'azione, con delle filosofie che ne giustificano il fine, con delle politiche che ne incrementano l'utilizzo. Tutto serve a concorrere al fine ultimo. Tutto progettato ed architettato per eliminare ogni ombra di dubbio dalle coscienze in bilico sull'abisso. satana non lavora solo negli oscuri antri infernali da cui invia eserciti di demoni a scorazzare per la terra in cerca di anime. No! non solo. egli lavora anche e soprattutto nelle alte sfere della politica, dell'economia e della finanza. Lavora dove tutto sembri essere perfettamente estraneo a discorsi inerenti la fede e le realtà soprannaturali.

Il maligno si muove perfettamente a suo agio nelle camere del potere, da cui può in maniera molto più efficace e veloce governare il mondo su cui gli è stato dato il potere di agire.

A questo proposito vorrei fare solo un breve accenno alla massoneria. Non mi dilungherò molto su questo argomento perché esula molto dal discorso iniziale, però credo sia altrettanto importante. Tutti sappiamo che nelle alte sfere il potere vero, quello che opera in maniera occulta e che decide le scelte politiche ed economiche del mondo, è in mano alla massoneria, cioè ad un gruppo ristretto di personaggi che detengono capitali economici impressionanti.

La massoneria è nata in Inghilterra nel diciottesimo secolo, ispirata al razionalismo e quindi atea ed espressamente anticristica. tutto ciò che rappresenta Cristo è violentemente combattuto dalla massoneria mondiale, perché le finalità sono completamente divergenti: da una parte si vuole ottenere il potere economico, dall'altra il potere spirituale. La massoneria, questo gruppo che si tiene nell'ombra e che decide molte delle scelte effettuate, tante volte in maniera inconsapevole, dai rappresentanti delle varie autorità mondiali, è spesso in stretto contatto con le pratiche occulte. Una fra tutte l'onomanzia.

Questa pratica magica permette di rendere le persone inclini a delle scelte, inconsapevoli, utilizzando, in determinati contesti, delle parole camuffate da altre. Parole che possono essere stampate sui giornali, messe sui manifesti pubblicitari, lette dai notiziari, impresse sulle magliette...etc. Questo per portare intere masse a dire una certa cosa, a pensare in un certo modo, ad agire in un determinato contesto in una maniera del tutto particolare e pilotata. Se io riesco in questo, a far fare alle masse quello che io voglio, ecco che ho in mano il potere. Questo è la massoneria.

La quale ha anche lo scopo di annientare Cristo per "incompatibilità di vedute", quindi far agire le masse in maniera tale da offendere Cristo è una grande vittoria del potere occulto massonico. Alle cui spalle opera sempre satana. Ma torniamo ai bambini. Tutte le forze e le sinergie della società mondiale sembra che abbiano agito a compartimenti stagni ma con lo stesso identico scopo: distruggere i bambini e fare di loro dei futuri adulti che non hanno il senso della famiglia e se lo avranno sarà, nella maggior parte dei casi, un senso di angoscia. A me vengono continuamente in mente degli esempi...ma parlerei per ore di quello che sento e so che non avrei detto mai abbastanza. Vedo la società in cui viviamo e mi sembra che tutto concorra a fare in modo che non sia preservata la famiglia, la culla dei bambini.

Il lavoro che diventa sempre più stressante, la donna che è costretta a lavorare per aiutare il bilancio familiare (non parliamo di emancipazione, per carità! la vera emancipazione femminile sarebbe stata quella di occuparsi con amore dei propri figli e non quella di far carriera a tutti i costi e ritrovarsi a quarant'anni suonati senza un figlio....perché quello era l'obiettivo principale di satana; e lo ha raggiunto!), le politiche sociali che non aiutano le famiglie ad avere figli, le strutture che non aiutano le famiglie a mantenere dei figli.

Ci si lamenta del numero sempre minore di figli e, paradossalmente ma, direi, in maniera perfettamente calcolata, non si fa assolutamente niente per aiutare, con politiche e leggi mirate, a poter avere più figli.

Bambini e Redenzione: quale rapporto? - Prima parte




Un illuminante rilfessione inviata il 10/10/2003 alla maling list
cenacolo 2003 fa luce sullo stretto rapporto che intercorre tra infanzia, redenzione e mistero d'iniquità. Ve ne propongo un estratto...

L'argomento in questione è questo:i bambini. La domanda che mi sono posto, invece, è stata:"Che relazione intercorre tra i bambini del mondo e la Storia della Salvezza?".

Analizzando la storia che conosciamo con gli occhi della fede, occhi che permettono di vedere oltre le apparenze e le falsità di una visione della storia prettamente atea, mi sono soffermato a meditare su tutto ciò che implica "l'essere bambini oggi" in rapporto alle Verità di Fede che Cristo ha Rivelato e la Chiesa ha tramandato. Sappiamo perfettamente bene che satana, il grande mentitore, l'omicida fin dal principio, se potesse farlo, se non ci fosse la Potenza di Dio a trattenerlo, ci ucciderebbe immediatamente tutti.

Sappiamo anche altrettanto perfettamente che nel momento in cui il Figlio di Dio, il Messia, è giunto su questa terra, la prima cosa che satana ha tentato di fare è stato proprio di eliminare questa terribile minaccia per tutto l'inferno: Gesù Cristo. Quel Cristo che avrebbe patito, come predetto dai Profeti, per la Redenzione del mondo. Nulla era scritto, tutto sarebbe potuto accadere. Il futuro è nelle mani di Dio, ma il futuro deve anche fare i conti con la libertà che Dio stesso ha posto a fondamento di tutta la creazione. E questo satana lo sapeva ed è per questo motivo che ha tentato addirittura il Figlio di Dio.

Mi sembra chiaro che se il futuro fosse stabilito, satana avrebbe saputo in anticipo che Gesù non avrebbe accettato le lusinghe sataniche, e quindi non sarebbe andato a perdere tempo nel deserto per tentarlo. Invece lo fece proprio perché ogni uomo, e Gesù era anche uomo, è libero di scegliere se accettare il Bene oppure il male, se rivolgersi verso la Luce oppure verso le tenebre. Sta di fatto che Gesù, come sappiamo bene, resistette a satana e si avviò consapevole verso la Croce.
Gesù sconfisse satana con la Sua morte, alla quale seguì la Sua Risurrezione Gloriosa. satana non avrebbe potuto fare più niente per uccidere Gesù, e rivolse le sue attenzioni verso la "Donna vestita di Sole", come descritto nell'Apocalisse di San Giovanni, e verso la Sua discendenza. Cioè i cristiani. I cristiani, essendo seguaci di quel Cristo morto in Croce, sono i principali obiettivi del maligno e di tutto l'esercito satanico.

Ad ogni latitudine e longitudine, se vi è un cristiano che si professa tale e che segue l'esempio di Cristo, allora quel cristiano è oggetto di tutto ciò che satana può escogitare per farlo cadere. E molte volte ci riesce.
Guardiamo solo alle grandi persecuzioni che la Chiesa ha subìto nell'ultimo secolo, come se satana fosse stato più libero di agire rispetto al passato, e subisce ancora oggi. I missionari cristiani sono spesso vittime innocenti della crudeltà demoniaca che acceca l'uomo e lo rende una belva incapace di intendere e di volere.

Ma non gli può bastare, perché è sempre una strada lunga e faticosa. Nonostante tutto è sempre difficile scatenare l'odio, per causa di quel Dio che agisce con Divina Provvidenza e che in molti casi non permette a satana di agire. E se glielo permette non potrà mai, come già detto, distruggere tutto il genere umano. Allora quale strada migliore ci sarebbe, per eliminare più cristiani possibili dalla faccia della terra, se non quella di non farli proprio nascere?

Già...perché un bambino nato è comunque un potenziale nemico di satana, il quale pur mettendocela tutta dovrà pur sempre fare i conti con quel libero arbitrio di cui ogni essere umano è padrone. Facile, molto più facile, evitare che nascano futuri seguaci del Cristo risorto, futuri catechisti, futuri sacerdoti, futuri padri e future madri di famiglie, futuri santi. satana ha pensato bene di eliminare il "male", il suo male, alla radice. Se agisce in maniera tale nel mondo, di cui è principe, da evitare il maggior numero di nascite allora diminuisce drasticamente la possibilità, per lui, di dover intervenire e ricominciare a lottare per la sua causa, quando è troppo tardi: cioè quando un bambino è nato.

Un bambino che nasce è un possibile santo, a prescindere della religione in cui verrà allevato, perché Dio, quando vuole, suscita i santi anche tra gli inuit dell'Alaska o tra i bantù dell'Africa Nera. Un bambino che non nasce, invece, è sicuramente un santo mancato. Un pensiero in meno per satana.

Oggi uno dei più grandi flagelli dell'umanità sono proprio gli aborti. Milioni di bambini innocenti vengono uccisi nel seno materno, nella culla della vita, senza poter far sentire la propria voce ed il proprio dolore.

Questo flagello ha proporzioni ancora inimmaginabili, siamo ancora lontani dal comprendere la vera portata di questo male che avvolge tutta l'umanità. Le cliniche della morte sono tra noi e noi neanche lo sappiamo, i dottori della morte ci sfiorano mentre camminiamo per strada e non ce ne accorgiamo. Magari una di queste cliniche si trova a pochi passi da casa nostra e non ce ne siamo mai accorti, perché non ce ne potremmo mai accorgere.

Sono istituti che dietro l'apparenza di servizi sociali e di utilità, di servizi sanitari, celano gli orrori degli orrori. Non parliamo delle cliniche clandestine, manteniamoci sulle realtà che vivono alla "luce del sole". satana ha lavorato in ogni settore della società moderna, sia occidentale che orientale, sia del mondo ricco che del mondo povero, per inculcare da una parte quell'atteggiamento di distrazione nei confronti di questo problema e dall'altra quell'atteggiamento di necessità nei confronti dello stesso problema.

Ha lavorato in maniera tale da creare una sorta di tacito consenso a questa pratica, facendola divenire una necessità in molti casi ed una inevitabilità in tanti altri. Dal suo punto di vista ha raggiunto perfettamente l'obiettivo. Meno nascite, meno problemi nel seguire un'anima tutta la vita per deviarla dalla Luce di Dio.

(continua...)