Visualizzazione post con etichetta satana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta satana. Mostra tutti i post

martedì 3 aprile 2012

Satana entrò in lui....



Oggi vi invito a leggere attentamente il Vangelo che la liturgia ci propone. (Gv13,21-33,36-38)

Siamo in un contesto simile a quello di ieri, una cena, e tuttavia il significato è di tutt’altra natura.
Si nota subito che gli animi sono molto meno rilassati. Sembra quasi un’anticipazione del Getsemani.

Davanti al tradimento di Giuda l’umanità di Gesù è scossa e nel frattempo emerge la falsa sicurezza di Pietro.
L’attore principale però qui è un altro, Satana, che muove le circostanze per la fine imminente di Gesù.
Satana entra in Giuda. E Gesù dice: “quello che devi fare fallo presto”. A chi? A Giuda o a Satana?
E’ lo stesso, l’uomo è libero di scegliere, in questo caso Giuda sceglie il male, ma il male per noi non è una categoria astratta, e Giovanni lo dice benissimo nel Vangelo, il male è Satana.

Gesù ci da l’esempio di lotta col maligno, non spavalderia come Pietro, che rimarrà impigliato nella rete diabolica, ma umiltà, preghiera e fiducia nel Padre. 
Sa che è il Padre che muove tutto e tutto rientra in un disegno divino superiore, la redenzione dell’uomo. Per questo, anche noi, davanti all’attacco di Satana, seguiamo l’esempio del Maestro, mite e abbandonato, non lasciamoci prendere dalla rivalsa (Giuda) o dalla spavalderia (Pietro), teniamoci stretti al Signore Gesù, fiduciosi nella provvidenza del Padre.

giovedì 5 gennaio 2012

L'incompatibilità della pratica Yoga con la fede in Cristo



Che cosa è lo yoga? 
La parola yoga significa "unione", l'obiettivo dello yoga è quello di unire il propria transitorio (temporaneo) sè, "JIVA" con l'infinito "Brahman", la sostanza spirituale, impersonale, che è tutt'uno con la natura e il cosmo, la sostanza divina impersonale che "pervade, avvolge e alla base di tutto". 

Lo yoga ha le sue radici nelle Upanishad indù, risalente a 1.000 prima di Cristo, ed ha come fine quello di "unire la luce dentro di te con la luce del Brahman". "L'assoluto è all'interno di uno stesso", dice il Chandogya Upanishad, "TAT Tuam ASI" o "sei tu quello". Il Divino dimora in ognuno di noi attraverso il suo rappresentante microcosmico, il sé individuale chiamato "Jiva". 

Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna descrive il Jiva come "la mia porzione eterna", e "la gioia dello Yoga viene allo yogi che è uno con Brahman". 

Nel 150 d.C., lo yogi Patanjali ha spiegato gli otto modi che conducono le pratiche Yoga dall'ignoranza all'illuminazione
Tali otto vie sono come una scala ascendente: 
l'autocontrollo (yama), l'osservanza religiosa (niyama), le posture (asana), gli esercizi di respirazione (pranayama), il controllo dei sensi (pratyahara), la concentrazione (dharana), la contemplazione profonda (dhyana), la illuminazione (samadhi). 

E' interessante notare, qui, che le posture e gli esercizi di respirazione, fondamentali nello yoga più diffuso in Occidente, rappresentano i punti 3 e 4 di questo vero e proprio cammino di unione con il Brahman

Lo yoga non è solo un elaborato sistema di esercizi fisici, ma costituisce una vera e propria disciplina spirituale con la pretesa di condurre l'anima al Samadhi, l'unione totale con l'essere divino. 

Samadhi è lo stato in cui il naturale e il divino diventano uno, l'uomo e Dio diventato uno senza alcuna differenza (Brad Scott. "Esercizio o pratica religiosa? Yoga: Che cosa mai l'insegnante ha insegnato in quella classe di Hatha Yoga" in "Expositor Watchman", Vol . 18, No. 2, 2001).

Una tale visione è radicalmente contraria al cristianesimo che distingue chiaramente tra Creatore e creatura, Dio e uomo

Il nome "yoga" porta già in sé il riferimento esplicito ad un mondo lontano dal cristianesimo, ad un pensiero molto elaborato e distante dal Vangelo. Dire semplicemente "faccio yoga per il benessere del mio corpo", oppure "che male c'è a fare yoga, tanto è solo esercizio fisico" è un grave errore, una leggerezza intollerabile, perché di fatto più o meno inconsapevolmente lo yogi aderisce ad una vera e propria pratica religiosa. 

Diffidate perciò da tutti coloro che nelle vostre parrocchie o nei luoghi in cui lavorate, pur presentandosi come cattolici vi parlano di yoga e vi fanno discorsi sul riprendere consapevolezza dell'essere scintille divine, oppure vi tirano in ballo grandi dottori della Chiesa come Tersa d'Avila o Giovanni della Croce per giustificare le loro astruse teorie. Dietro l'uso di termini ambigui si nasconde la menzogna. 

Chi accetta lo yoga e le filosofie ad esso affini, accetta l'emanazionismo ed il panteismo, ed in alcuni casi, quando ad esempio si fa ricorso ai mantra, perfino alla divinazione.

La filosofia e la pratica dello yoga si basano sulla convinzione che l'uomo e Dio sono uno. Si insegna a concentrarsi su se stessi invece che sul vero Dio. Esso incoraggia i suoi partecipanti a cercare le risposte ai problemi della vita e le domande entro la propria mente e coscienza, invece di trovare soluzioni nella Parola di Dio attraverso lo Spirito Santo come è nel Cristianesimo. 
Così si lascia sicuramente la porta aperta all'inganno del nemico di Dio.

martedì 13 dicembre 2011

Cristina Vai, l'Apocalisse e la solita ipocrisia



Trovo assurdo che una onesta insegnante di religione venga sospesa dal suo incarico per aver citato alcuni versi dell'Apocalisse. Non mi risulta, infatti, che parlare di angeli e diavoli sia poi così scandaloso! Sono o non sono una verità di fede insegnata nel Catechismo della Chiesa Cattolica? 


I bambini si spaventano? Ma se "mamma tv" inietta nelle loro menti fiumi di mostruosità quotidiana! Fatemi il piacere...


Il demonio del Guido Reni gentilmente calpestato dal glorioso san Michele Arcangelo, sembra Ken di Barbie paragonato ai ben più terrificanti mostri che campeggiano in tv a tutte le ore!  

Mi domando cosa sarebbe successo se la sensibile alunna avesse sfogliato un volume illustrato della Divina Commedia, o peggio ancora se avesse fatto una gita in chiesa o al museo d'arte sacra! In quella circostanza, però, nessuno avrebbe gridato allo scandalo...perché l'importante, in fondo, è sempre e comunque sparare su Cristo e sulla Religione Cattolica.

Se un'insegnante di religione, per aver fatto il suo dovere, viene allontanata dalla classe per il capriccio di una bimba, allora perché non chiudere musei e chiese, oppure bruciare libri e censurare siti, oppure oscurare canali televisivi?  Risposta non c'è, o forse chi lo sa...

P.S. Di seguito potete ammirare alcune delle creaturine che i bambini quotidianamente vedono in tv.
Non so voi, ma io preferisco le opere di Guido Reni.

- Baltor (WINX)
- Ancestral Witches (WINX) 
- Mandragora (WINX) 
- HelixDragonoid (BAKUGAN) 
- Vlatidor (BAKUGAN) 
- Yubel (YU -GI - OH) 


sabato 30 maggio 2009

Padre Amorth intervistato da De Carli parla di esorcismi e di ignoranza del clero



Tratto da "Il Tempo"

di Giuseppe de Carli

26/05/2009


Nel 1972 Paolo VI affermò che «attraverso qualche fessura il fumo di satana è entrato nella Chiesa». Il 15 novembre dello stesso anno dedicò al demonio un intero discorso. L'intervento del Papa fece scalpore.

Quel fumo è stato allontanato o ha invaso altre stanze? «Ha invaso altre stanze»

A che cosa si riferisce?
«Alla ignoranza assoluta dei preti e dei vescovi su queste tematiche per cui capita che, quando una persona si rivolge al suo vescovo per chiedere aiuto, viene sbattuto fuori dalla porta. Ci sono diversi esorcisti in crisi di identità che mandano tutti dagli psichiatri».

I casi di possessioni però aumentano e il clero sembra sempre meno attrezzato?
«È così. Quando una persona viene da me ed esprime i suoi disturbi chiedo subito se va a messa, se prega. Di solito le risposte sono negative. Niente messa, niente sacramenti, posizioni matrimoniali sballate».

E lei come reagisce?
«Di solito dico: "Figliolo caro, la prima condizione per guarire è quella di vivere in grazia di Dio. Un esorcismo non serve a niente se si vive in stato di peccato».

Parla con foga padre Gabriele Amorth, principe degli esorcisti, mentre affronta uno dei fenomeni più inquietanti della nostra epoca. Malefici, possessioni diaboliche, fatture, sedute spiritiche, occultismo, rock satanico, scritture automatiche, invocazioni ai morti, magia nera o bianca. Insomma, lo "spiritismo fai da te". Padre Amorth non è affatto triste come si suppone. Al contrario. È persona gaia e dolce, serena e persino spiritosa. Scherza con chi scrive e con Mariarita Viaggi, l'ex-annunciatrice della Rai, oggi in forza a RaiUno, cantautrice e "scugnizza di Dio" come lo stesso Amorth la definisce. È grazie alla Viaggi, nata sensitiva che riesce a sintonizzarsi anche senza parole col famoso esorcista, che abbiamo ottenuto questa intervista. Padre Amorth, nato a Modena il 1 maggio 1925, ci riceve in una grande sede della società San Paolo a Roma. Un ufficio che assomiglia a una infermeria. Sulle pareti foto di san Padre Pio, del beato Alberione, una statuina della Madonna di Fatima e una effigie della Madonna di Medjugorje. «Io sono cotto di Medjugorje. Su questa apparizione ho scritto molto ed è il posto del mondo dove ci si confessa di più e avviene il maggior numero di conversioni». Mi dà un numero di "Tutto Maria" e un foglietto con i "Comandamenti di Dio". «Basta seguirli per salvarsi. Qui c'è la medicina per ogni male dell'anima».
Senta, padre Amorth, lei è sempre stato critico nei confronti del nuovo Rituale degli esorcismi. Lo è ancora?
«Lo sono ancora perché nessun cambiamento è stato fatto. Tranne una modifica: nel nuovo Rituale si proibiva di fare gli esorcismi nei casi di malefici che sono il novanta per cento. Il che significava impedire agli esorcisti di fare il loro mestiere».

La modifica l'avete ottenuta per un intervento dell'allora cardinale Joseph Ratzinger.
«Ratzinger per tre volte mi ha consultato. Da parte mia uso il vecchio Rituale e mi sento in perfetta regola».

Quanti sono gli esorcisti in Italia?
«Calcolo che siano circa trecento. Poi altri, ma temo abbiano scarsa preparazione».

Sappiamo che Giovanni Paolo II è intervenuto qualche volta per liberare dei fedeli dal demonio. Con Benedetto XVI la battaglia del principe delle tenebre si è fatta ancora più dura?
«Sì, Benedetto XVI è un Papa sensibilissimo su questa problematica, cosa rara e da ammirare perché i tedeschi, come i francesi, i portoghesi e gli spagnoli, ad esempio, non hanno esorcisti. Non ci credono i vescovi e i preti. E in quelle Chiese questa figura è scomparsa».

La più grande vittoria del demonio non è forse quella di far credere che non esiste?
«È una frase attribuita a Baudelaire. Fa credere di non esistere per agire con piena libertà, per tormentare e, a volte, distruggere una vita. Il calo vertiginoso della pratica religiosa ne è un sintomo. Si frequenta la Chiesa fino all'adolescenza poi si sparisce. Si azzera Dio nella propria vita».

Eppure la vita terrena e pubblica di Gesù è stata una ininterrotta battaglia contro il male. Scacciare il demonio è stata une delle sue occupazioni principali.
«Nel Vangelo tante volte Gesù caccia i demoni e dà il potere di vincerli. Prima agli Apostoli, poi ai settantadue discepoli e poi a tutti. Anche lei, con una preghiera privata, può scacciare i demoni. La preghiera pubblica è quella di un esorcista che agisce in nome della Chiesa. È un sacerdote nominato da un vescovo, non è detto però che sia più efficace. Ci sono tanti santi che, pur non essendo preti, erano esorcisti. San Benedetto da Norcia, santa Caterina da Siena, qui a Roma san Vincenzo Pallotti, san Padre Pio. Io sono amico del Rinnovamento Carismatico Cattolico e lo sono perché il cuore di questo movimento è Gesù Cristo e lo Spirito Santo, gli unici che hanno il potere di liberarci dal male».
Il filone della magia nera, la presenza di satana hanno invaso gli schermi cinematografici e i concerti di massa. C'è un appeal oscuro, anche se fa cassetta. Fra l'altro, dietro tanti delitti abbiamo scoperto che c'è il dito del demonio.
«Pensi alla suora uccisa a Chiavenna o a Erika e Omar, i due ragazzi di Novi Ligure. Le indagini hanno scoperto che questi ragazzi avevano libri satanici. E satana si trova benissimo con queste persone, perché fanno quello che lui vuole».

Impressiona che siano soprattutto giovani.
«Non si meravigli. Una volta mentre esorcizzavo una persona, invocavo l'intercessione di Giovanni Paolo II. Il demonio era furioso. Perché ce l'hai tanto con questo Papa? gli ho chiesto…».

E la risposta quale è stata?
«Perché mi ha strappato tanti giovani, perché ha rotto i miei piani.. Io credo si riferisse al crollo del comunismo».
Può essere. Anche se oggi la società globale dei consumi quanto a "morte di Dio" non è da meno del socialismo reale.
«Ha ragione. Il demonio usa ogni mezzo per strappare la gente da Dio. Leggi sul divorzio e leggi sull'aborto che - non dimentichiamo - è un omicidio legalizzato. Gioventù demotivata e senza ideali che, andando in discoteca, si lascia irretire dalle droghe leggere o pesanti. Giovani che incontrano una setta satanica e ci si infilano dentro».

Cosa promette satana?
«Basta leggere le tentazioni di Cristo. Promette tutti i beni terreni. Nella mia vita ho bruciato tante "consacrazioni" a satana scritte col sangue: "Tu sei il mio dio, io appartengo a te"».

Gloria, potenza, denaro, successo, sesso facile. Forse la tentazione più subdola è la visibilità a ogni costo.
«Se ti prostri ad adorarmi, tutti i regni della terra saranno tuoi, dice il demonio a Gesù portato su un alto monte. "Sta scritto: adorerai solo il Signore Dio tuo", risponde Gesù. Vede, persino Gesù è stato messo alla prova. E quale prova! Dio ci ha dato il libero arbitrio e lo rispetta fino al punto di permetterci di fare il male».
Quale è l'identikit di un posseduto?
«Di essere completamente lontano da Dio. Sant'Alfonso Maria de' Liguori affermava che chi prega si salva, chi non prega si danna. Poi il "posseduto" fa dei piaceri e delle ricchezze un idolo, un vitello d'oro da adorare. Noi non abbiamo scampo. Fra cent'anni saremo o all'inferno o in paradiso. Ecco perché io faccio come Gesù. "Cosa devo fare per avere la vita eterna?" Gesù è diretto: "Osserva i dieci comandamenti"».

Il demonio, Belzebù non le ha mai fatto del male?
«A me no. La Madonna mi protegge col suo manto. Ho l'arcangelo Gabriele, come il mio nome, che mi protegge. Ho il mio angelo custode che mi fa da cane da guardia e non lascia passare niente».

Padre Amorth, è sempre riuscito a sconfiggere il demonio?
«Si fa una fatica immensa. Si può alleviare la sofferenza di una persona, ridurre al minimo una possessione diabolica, permettere alla vittima di tornare a una vita normale. Scacciare via il demonio non sempre riesce».

C'è una preghiera che ci può mettere al riparo?
«Tutte le preghiere sono buone. Io raccomando la messa, i sacramenti, la confessione settimanale per coloro che sono colpiti, quella mensile per tutti gli altri. Raccomando la preghiera mariana del rosario, la lettura quotidiana della Sacra Scrittura. Tutte le cose stanno in piedi se vengono alimentate. Lo stesso per l'amore. Se due si sposano e se alimentano il loro amore il matrimonio regge. Così è per la fede. E non si può credere a fasi alterne o costruirsi una propria religione. "Credo, ma non sono praticante" che vuol dire? Io non ho mai incontrato un diavolo ateo, tutti i diavoli credono e non sono praticanti, perché hanno disubbidito a Dio».
Vuol dire che credere in Dio non serve a niente se….
«Se non si è coerenti e praticanti. "Non chi dice: Signore, Signore, entra nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio"».

domenica 29 marzo 2009

Riflessioni sull'opera di satana in noi e nel mondo


Dagli Esercizi spirituali di s. Ignazio di Loyola

[314] 1 La prima regola. Nelle persone che vanno di peccato mortale in peccato mortale suole comunemente il nemico proporre piaceri apparenti, facendo immaginare diletti e piaceri sensualia,
2 per meglio mantenerle e farle crescere nei loro vizi e peccati;
3 in tali persone lo spirito buono usa modo contrario, pungendole e rimordendo la loro coscienza il richiamo della ragione .
a 35.

[315] 1 La seconda. Nelle persone che vanno intensamente purificandosi dai loro peccati e crescendo nel servizio di Dio nostro Signore di bene in meglioa, avviene il contrario che nella prima regola;
2 perché allora è proprio del cattivo spirito mordere, rattristare e porre impedimenti, inquietando con false ragionib, perché non si vada avanti;
3 è proprio del buono spiritoc dare coraggio e forze, consolazioni, lacrime, ispirazioni e quiete, facilitando e togliendo tutti gli impedimenti, perché nel bene operare si proceda avantid.
a 23,7. 97. 109,2. 152. 155,1-2. 331,2. 335,1; b 9. 329,2. 332. 347; c 329; d 6. 17,2. 61,3. 335.

[316] 1 La terza, sulla consolazione spirituale. Chiamo consolazione quando nell'anima si produce qualche mozione interiore, con la quale l'anima viene a infiammarsi nell'amore del suo Creatore e Signorea;
2 e, di conseguenza quando nessuna cosa creata sulla faccia della terra può amare in sé ma solo nel Creatore di tutteb.
3 Così pure quando versa lacrime che muovono all'amore del suo Signore, ora per il dolore dei suoi peccati, ora della passione di Cristo nostro Signore, ora di altre cose direttamente ordinate al suo servizio e lodec.
4 Finalmente, chiamo consolazione ogni aumento di speranza, fede e caritàd e ogni letiziae interna che chiama e attrae alle cose celestif e alla salvezza della propria anima, quietandola e pacificandola nel suo Creatore e Signoreg.
a 15,3-4. 20,9. 330,1; b 233. 322; c 48,2-3. 55. 87. 193. 203; d 320; e 221; f 329,1; g 322. 335.

[317] 1 La quarta, sulla desolazione spirituale. Chiamo desolazione tutto il contrario della terza regola,
2 ad esempio oscurità dell'anima, turbamento in essaa, mozione verso le cose basse e terrene, inquietudine da agitazioni e tentazioni diverseb,
3 che portano a sfiducia, senza speranza, senza amore, e la persona si trova tutta pigra, tiepida, triste e come separata dal suo Creatore e Signore.
4 Come infatti la consolazione è contraria alla desolazione, alla stessa maniera i pensieri che sorgono dalla consolazione sono contrari ai pensieri che sorgono dalla desolazionec.
a 140. 329,1; b 320. 333,2-4; c 17,2. 333.

[318] 1 La quinta. In tempo di desolazione non si deve mai fare mutamentoa ma restare fermo e costante nei propositi e nella determinazione in cui si stava nel giorno precedente a tale desolazione, o nella determinazione in cui si stava nell'antecedente consolazioneb.
2 Come infatti nella consolazione ci guida e consiglia di più il buono spirito, così nella desolazione il cattivo, con i cui consigli non possiamo prendere la giusta stradac.
a 319; b 325; c 17,2. 213. 336,6.

[319] 1 La sesta. Dato che nella desolazione non dobbiamo cambiare i primi propositia, giova molto cambiare intensamenteb se stessi contro la stessa desolazione;
2 per esempio insistendo di più nella preghiera, meditazione, esaminandosi moltoc e dando maggior spazio alla penitenza in modo opportunod.
a 318,1; b 13,2. 16,2. 157. 168. 199. 217,3. 325,5. 359. 351; c 334; d 87. 89.

[320] 1 La settima. Chi sta in desolazione consideri come il Signore per provarlo lo abbia lasciato alle sue capacitàa naturali, perché resista alle varie agitazioni e tentazioni del nemicob;
2 lo può infatti, con l'aiuto divino che sempre gli resta, anche se chiaramente non lo senta,
3 perché il Signore gli ha sottratto il suo molto fervore, grande amorec e grazia intensad, lasciandogli tuttavia grazia sufficientee per la salvezza eterna.
a 322. 324; b 317; c 315,3; d 322; e 334,2.

[321] 1 L'ottava. Chi sta in desolazione si sforzi di stare nella pazienza che è contraria alle vessazioni che gli vengono,
2 e pensi che sarà presto consolatoa, se mette in pratica le misure contro tale desolazione, come indicato nella sesta regolab.
a 7. 324; b 319.

[322] 1 La nona. Tre sono le cause principali per cui ci troviamo desolati:

1 la prima è perché siamo tiepidi, pigri o negligenti nei nostri esercizi spirituali, e così per le nostre colpe la consolazione spirituale si allontana da noia;

2 la seconda, per farci provare quanto valiamo e quanto avanziamo nel suo servizio e lode, senza tanto sostegno di consolazioni e grandi grazieb.

3 la terza, per darci vera nozione e conoscenza, affinché sentiamo intimamente che non dipende da noi procurare o conservare grande devozione, amore intenso, lacrime, né alcun'altra consolazione spiritualec, ma che tutto è dono e grazia di Dio nostro Signore;
4 e affinché non poniamo nido in casa altrui, elevando il nostro intelletto in qualche superbia o vanagloria, attribuendo a noi stessi la devozione o le altre parti della consolazione spirituale.
a 6. 320; b 320. 324; c 316.

[323] La decima. Chi sta nella consolazione pensi come si troverà nella desolazione che dopo verrà e attinga nuove forze per allora.

[324] 1 L'undicesima. Chi sta consolato procuri di umiliarsi e abbassarsi quanto puòa, pensando quanto poco vale in tempo di desolazione senza tale grazia o consolazioneb.
2 Al contrario, chi sta nella desolazione pensi che con la grazia sufficientec può fare molto per resistere a tutti i suoi nemici, attingendo forze nel suo Creatore e Signored.
a 165,1; b 320. 322; c 320; d 7. 321.

[325] 1 La dodicesima. Il nemico agisce come una donna (malvagia): è debole di fronte alla forza e forte se la si lascia fare.
2 Come infatti è proprio della donna, quando litiga con qualche uomo, perdersi d'animo e darsi alla fuga quando l'uomo le mostra viso duro;
3 e al contrario, se l'uomo comincia a fuggire e perdersi d'animo, l'ira, vendetta e ferocia della donna sono molto grandi e tanto smisurate,
4 alla stessa maniera è proprio del nemico fiaccarsi e perdersi d'animo e si dileguano le sue tentazioni
5 quando la persona che si esercita nelle cose spirituali affronta impavida le tentazioni del nemico, facendo diametralmente l'oppostoa ;
6 e, al contrario, se la persona che si esercita comincia ad avere paura e perdersi d'animob nel sopportare le tentazioni,
7 non c'è bestia tanto feroce sopra la faccia della terra come lo è il nemico della natura umanac nel perseguire la sua dannata intenzione con tanto grande maliziad.
a 13,2. 16. 97. 157. 168. 199. 217,3. 319. 325,5. 350. 351; b 318; c 135,5. 326,4-6. 327. 333,2-4; d 331,3. 332. 334,3.

[326] 1 La tredicesima. Parimenti si comporta come falso innamorato che desideri restare nascosto e non scoperto.
2 Come infatti quando un uomo falso e male intenzionato corteggia la figlia di un buon padre o la moglie di un buon marito, vuole che le sue parole e suasioni restino segrete,
3 e al contrario gli dispiace molto se la figlia al padre o la moglie al marito scopre le sue vane parole e l'intenzione depravata, perché facilmente si rende conto che non potrà riuscire con l'impresa cominciata,
4 alla stessa maniera, quando il nemico della natura umanaa presenta le sue astuzie e suasioni all'anima retta, vuole e desidera che siano ricevute e tenute in segreto,
5 quando la persona le rivela al suo buon confessoreb, o ad altra persona spirituale che conosca i suoi inganni e malizie, molto gli dispiace,
6 perché si rende conto che non potrà riuscire nella malizia cominciata, essendo stati scoperti i suoi evidentic inganni .
a 135,5. 136. 327. 333,2-4; b 17,2; c 332. 334,4.

[327] 1 La quattordicesima. Similmente si comporta come un capoa che vuole vincere e razziare quello che desidera.
2 Come infatti un capitano e comandante del campob, dopo aver piantato il suo accampamento, osservando le forze o posizione di un castello, lo attacca dalla parte più debole,
3 alla stessa maniera il nemico della natura umanac, circuendo, osserva da ogni parte le nostre virtù teologali, cardinali e morali,
4 e dove ci trova più deboli e più bisognosi per la nostra salvezza eterna, da lì ci attacca e procura di prendercid.


[MEDITAZIONE SULLE DUE BANDIERE]

2 La solita preghiera preparatoria b.
a 135,5. 325,7. 327; b46.

[137] Il primo preludio è la storia. Sarà qui come Cristo chiama e vuole tuttia sotto la sua bandiera e Lucifero al contrario sotto la sua.
a 95,3.

[138] 1 Il secondo: composizione vedendo il luogo. Sarà qui vedere di tutta quella regione di Gerusalemme come un grande campoa, dove il sommo capitano generale dei buoni è Cristo nostro Signore;
2 e nella regione di Babilonia com'è l'altro campo, dove il capo dei nemici è Lucifero.
a 140. 144. 327.

[139] 1. Il terzo: chiedere quello che voglio. Sarà qui chiedere conoscenza degli inganni del cattivo capo e aiuto per guardarmene;
2 e conoscenza della vita vera cheil sommo e vero capitanoa indica e grazia per imitarlob.
a 313-336; b 104.

[140] Il primo punto è immaginare il capo di tutti i nemicia come se sedesse in una grande cattedra di fuoco e di fumo, in quel grande campob di Babilonia, con aspetto orribile e spaventosoc.
a 327; b 138. 144. 327; c 329,1. 333,2-4. 349,2-3.

[141] 1 Il secondo, considerare come fa appello a innumerevoli demoni, e come li sparge gli uni in questa città, gli altri in un'altra città
2 e così per tutto il mondo, non tralasciando province, luoghi, stati, né persona alcuna in particolare.

[142] 1 Il terzo, considerare il discorso che fa loro, e come li ammonisce perché gettino reti e catene.
2 Innanzitutto devono tentare con la cupidigia delle ricchezze, come avviene nella maggior parte dei casi , perché più facilmente giungano a vano onore del mondo, e poi a grande superbia;
3 di modo che il primo gradino sia quello delle ricchezze, il secondo quello dell'onore e il terzo quello della superbia, e da questi tre gradini induce a tutti gli altri vizi.

[143] Così al contrario si deve immaginare del sommo e vero capitano, che è Cristo nostro Signore.

[144] Il primo punto è considerare come Cristo nostro Signore si pone in un grande campoa di quella regione di Gerusalemme, in luogo umile, bello e grazioso .
a 138. 140. 327.

[145] Il secondo, considerare come il Signore di tutto il mondo sceglie tante persone, apostoli, discepoli, ecc., e li invia per tutto il mondo a spargere la sua sacra dottrina tra persone di ogni stato e condizionea.
a85,4. 102.

[146] 1 Il terzo, considerare il discorso che Cristo nostro Signore fa a tutti i suoi servi e amici, che invia per tale missione ,
2 raccomanda loro di volere aiutare tuttia portandoli: primo, a somma povertà spirituale
3 e, se sua divina maestà fosse servita e li volesse eleggereb, non meno alla povertà attuale;
4 secondo, al desiderio di ignominie e disprezzic, perché da queste due cose deriva l'umiltà;
5 di modo che tre siano i gradini: il primo, povertà contro la ricchezza; il secondo, ignominia o disprezzo contro l'onore mondano; il terzo, umiltà contro la superbia;
6 e da questi tre gradini inducano a tutte le altre virtù.
a 98; b135,3. 147. 157. 168. c 98. 116. 167.

[147] 1 Un colloquio con nostra Signora perché mi ottenga da suo Figlio e Signore la grazia di essere ricevuto sotto la sua bandiera :
2 primo, in somma povertà spirituale e non meno nella povertà attuale, se sua divina maestà fosse servita e mi volesse scegliere e ricevere;
3 secondo, nel sopportare ignominie e ingiurie, per più imitarlo in essi , purché possa sopportarli senza peccato di persona alcuna né dispiacere di sua divina maestàb; e con questo un'Ave Maria.
4 Secondo colloquio. Chiedere le stesse cose al Figlio, perché me l'ottenga dal Padre; e con questo dire Anima Christi.
5 Terzo colloquio. Chiedere altrettanto al Padre, perché me lo conceda; e dire un Pater noster.


D. Tullio

Il vero autore degli attacchi al Papa


di don Tullio Rotondo

Riflettiamo brevemente sul caso delle parole del Papa sul preservativo attaccate da mezzo mondo. Mi pare che i vari attacchi al Pontefice siano incompleti ….cioè mancano della firma dell’autore vero: Satana!! Vi faccio qualche esempio paradigmatico che certamente vi illuminerà:

“Sono “preoccupatissima" per l'attacco del papa all'uso del preservativo in funzione anti-aids”. Firmato Satana

“Il Papa faccia mea culpa” . Firmato: Satana.

“i preservativi hanno un ruolo "decisivo" nella lotta all'aids , ….ogni altro strumento sarebbe irresponsabile". Firmato : Satana.
“Le parole del Papa potrebbero pregiudicare anni di prevenzione e sensibilizzazione mettendo a rischio molte vite umane"Firmato : Satana

“"Il Papa deve ritirare le sue affermazioni in modo chiaro" perche' sono "inaccettabili".Firmato : Satana

“il preservativo "è uno degli elementi essenziali nella lotta contro l'Aids e la Commissione Ue ne sostiene la diffusione e l'uso corretto",Firmato : Satana

"Una moderna cooperazione allo sviluppo deve dare ai poveri l'accesso ai mezzi di pianificazione familiare e tra questi rientra in particolare anche l'impiego dei preservativi; tutto il resto sarebbe irresponsabile",Firmato : Satana
……

Ora che ci penso potremmo realizzare intere biblioteche firmate da satana, basterebbe prendere: le affermazioni di politici e intellettuali anticristiani dei nostri tempi, gli articoli e i libri anticristiani dei nostri tempi (pensate ai testi di Odifreddi) e scrivere alla fine di essi: firmato: Satana. Di più, potremmo realizzare intere videoteche e discoteche firmate da satana se prendessimo video, film, canzoni e alla fine di essi potessimo scrivere: regia di Lucifero (capo dei demoni) autore della colonna sonora: Satana, autore dei testi: Beelzebub (altro demonio).

Vi rendete conto della Verità che sta emergendo da quello che vi sto dicendo?

Per chi volesse ulteriori precisazioni su queste affermazioni sono a disposizione i libri di don Giuliano Lilli intitolati “Quando Satana firma la storia” ……

Il Signore vi illumini

D. Tullio

martedì 3 marzo 2009

Negare l'esistenza del demonio è un'eresia


Negare l'esistenza del demonio è un'eresia, lo spiega in maniera molto chiara il vescovo emerito di Isernia mons. Andrea Gemma con un intervento nel quotidiano on-line Petrus.

CITTA’ DEL VATICANO - Come molti sanno, il sottoscritto continua ad esercitare quel particolare ministero che per molti sembra essere qualcosa di segreto e misterioso, ossia il ministero di esorcista, strettamente legato all’ordinazione episcopale. Mi si permetta, in parentesi, di annunziare ai molti che me lo richiedono, la prossima uscita della nuova edizione del mio libro: “Io, Vescovo esorcista” (Ed. Villa di Seriane - BG).

L’interesse che il mio libro ha suscitato, e non appare affatto in diminuzione, dice una cosa sola, ed è quella che vorrei qui evidenziare: che non sono pochi i fratelli che chiedono, in alcuni casi disperatamente, l’aiuto materno della Chiesa per ottenere sollievo e liberazione. Che questi fratelli siano davvero tanti lo constato, si può dire, ogni giorno, allorché apro le porte della mia dimora, e soprattutto il mio cuore sacerdotale, alle confidenze, in molti casi dolorosissime, di fratelli e sorelle disturbati dal Maligno. Questo essere mostruoso, come fa sapere a noi esorcisti in maniera sarcastica e trionfante, dice di essere, oggi, assai più libero di svolgere la sua azione nefasta proprio perché coloro (i Vescovi diocesani) che dovrebbero contrastarlo, in nome del potere ricevuto da Cristo, restano inerti o, peggio, mostrano chiaramente di non credere all’azione diabolica e al suo impulsore.

Quest’ultima constatazione ho colto e continuo a cogliere sulle labbra di molti fratelli sofferenti, i quali si vedono ingiustificatamente negata quell’azione di soccorso che insistentemente richiedono alla Chiesa e ai suoi legittimi Pastori. Poiché non sono pochi coloro che mi contattano di lontano, sempre io chiedo loro di rivolgersi innanzitutto ai Pastori della propria Chiesa locale.

Sono troppi i casi, ahimè, in cui a questa mia ingiunzione mi si risponde: “Non ci sono esorcisti autorizzati”, oppure - ed è un’affermazione purtroppo frequente -: “Non credono al demonio e alla sua azione”.

Quest’ultima asserzione è, ovviamente, la più grave. E se rappresentasse una realtà provata e nei soggetti indicati fosse una convinzione ammessa, anche se non proclamata, ci troveremmo di fronte ad una schiera di… eretici.

Sì, eretici, perché bisognerà finalmente chiamare le cose con il loro nome. Sono andato a rileggermi la celebre catechesi di Paolo VI del 15 novembre 1972.

Eccola: “(Il peccato) è … occasione ed effetto d’un intervento in noi e nel nostro mondo d’un agente oscuro e nemico, il Demonio. Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente; ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni”.

Papa Montini adopera una circonlocuzione equivalente “…esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesistico…”.

Dice dunque con chiarezza che chi non crede all’esistenza del demonio, è fuori dalla confessione di fede cattolica, ed è quindi “eretico”.

A proposito, poi, dell’eresia, il Codice di Diritto Canonico, al canone 751, afferma:

Viene detta eresia, l’ostinata negazione, dopo aver ricevuto il battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa” ; si aggiunge inoltre nel canone 1364 che l’eretico incorre nella scomunica latae sententiae.

Naturalmente, noi parliamo in generale e non possiamo entrare nella coscienza soggettiva dei singoli. Ma bisognerà pur dire a questi fratelli che è ora di … convertirsi.

Anche perché la loro grave posizione - ripeto, oggettivamente parlando e fatte salve le intenzioni e la responsabilità dei singoli - offre al Maligno e ai suoi emissari un supplemento di forza, incredibilmente ampio e rovinoso, e costituisce per i fratelli che ne sono vittime un aggravio di pena, per non parlare della umiliazione a cui essi sono quasi sempre sottoposti, allorché si rivolgono a questi “eretici” inadempienti e, non di rado, sprezzanti e irridenti.

Che cosa possiamo fare?, mi sento ripetere da più parti. Io rispondo immediatamente: “Non perdere la fiducia e pregare, pregare, pregare”. È lo scopo di questo mio intervento, sgorgato da un cuore esacerbato di fronte al grido angosciato di tanti fratelli che sono nella più oscura sofferenza. Chiedo a chi mi legge di formare una crociata di suppliche per implorare da Dio non solo l’attenuazione della sofferenza dei fratelli tanto gravemente tribolati ma anche la riduzione all’impotenza dello strapotere del “principe delle tenebre”, ma soprattutto la conversione di questi “nuovi eretici”, che tradiscono la loro missione e offendono, quindi, la carità fraterna. Questi fratelli - anche ciò va ripetuto con chiarezza - dovrebbero riappropriarsi della conoscenza esatta del Vangelo, dovrebbero ripercorrere senza prevenzione l’agiografia cristiana, dovrebbero non chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Vorrei al riguardo ripetere loro con forza: “Vieni e vedi!”. So bene, tuttavia, che per chi non vuole credere, nessun “segno” è sufficiente, mentre per chi crede con umiltà, nessun segno è necessario.


venerdì 27 febbraio 2009

Il Mistero della Croce: sofferenza e beatitudine!


di don Tullio Rotondo

Ricordiamoci sempre che il demonio ci mette davanti solo un’aspetto del Mistero della Croce e dunque della vittimalità di Cristo e in Cristo, cioè ci fa vedere solo le sofferenze di essa e ci fa pensare che sia dunque assurdo e impossibile volere partecipare a quel Mistero ; in realtà, però Gesù Crocifisso non era solo dolorante ma anche beato e chi vive unito alla sua Passione è sommamente beato già qui, in certo modo, ascoltate ciò che dice in proposito s. Caterina:

..l’immacolato Agnello, il Figlio mio unigenito, .. stando sulla croce era beato e sofferente: sofferente nel portare la croce del corpo con grande dolore, e la croce del desiderio di riscattare la colpa dell’umanità; beato, perché la natura divina unita alla natura umana non poteva soffrire alcuna pena, e rendeva la sua anima costantemente beata mostrandosi a lei senza veli. Perciò era, insieme, beato e sofferente, perché la carne soffriva e la sua divinità non poteva soffrire; e neppure l’anima, per quella parte che sta sopra l’ intelletto.

Testi magisteriali su questo punto:

Pio XII enciclica “Haurietis aquas

“A buon diritto, dunque, il cuore del Verbo incarnato è considerato come il principale indice e simbolo di quel triplice amore, col quale il divino Redentore ha amato e continuamente ama l’eterno Padre e l’umanità. Esso, cioè, è anzitutto il simbolo di quell’amore divino, che egli ha comune con il Padre e con lo Spirito Santo, ma che soltanto in lui, perché Verbo fatto carne, si manifesta a noi attraverso il fragile e caduco corpo umano, "poiché in esso abita corporalmente tutta la pienezza della divinità" (Col 2,9). Inoltre, il cuore di Cristo è il simbolo di quell’ardentissima carità che, infusa nella sua anima, costituisce la preziosa dote della sua volontà umana e i cui atti sono illuminati e diretti da una duplice perfettissima scienza, la beata e l’infusa (cf. Summa theol., III, q. 9, aa. 1-3: ed. Leon., t. XI, 1903, p. 142).”


Pio XII enciclica “Mystici corporis

“Inoltre Cristo deve ritenersi Capo della Chiesa, perché, eccellendo nella pienezza e nella perfezione dei doni soprannaturali, il Suo Corpo mistico attinge dalla Sua pienezza. Infatti (osservano molti Padri), come il capo del nostro corpo mortale gode di tutti i sensi, mentre le altre parti del nostro composto usufruiscono soltanto del tatto, così le virtù, i doni, i carismi, che sono nella società cristiana, risplendono tutti in modo perfettissimo nel suo Capo Cristo. "In Lui piacque (al Padre) che abitasse ogni pienezza" (Col. I, 19). Lo adornano quei doni soprannaturali che accompagnano l’unione ipostatica, giacché lo Spirito Santo abita in Lui con tale pienezza di grazia da non potersene concepire maggiore. A lui è stato conferito "ogni potere sopra ogni carne" (cfr. Joan. XVII, 2); copiosissimi sono in Lui "tutti i tesori della sapienza e della scienza" (Col. II, 3). E anche la visione beatifica vige in Lui talmente, che sia per ambito sia per chiarezza supera del tutto la conoscenza beatifica di tutti i Santi del cielo. E infine Egli è talmente ripieno di grazia e di verità, che della sua inesausta pienezza noi tutti riceviamo (cfr. Joan. I, 14-16).

.. Il Figlio Unigenito di Dio, già prima dell’inizio del mondo, con la sua eterna infinita conoscenza e con un amore perpetuo, ci ha stretti a se. E perché potesse manifestare tale amore in modo ammirabile e del tutto visibile, congiunse a sé la nostra natura nell’unione ipostatica donde avviene che "in Cristo la nostra carne ami noi", come, con candida semplicità, osserva Massimo di Torino (Serm. XXIX; Migne, P. L., LVII, 594).

In verità, questa amantissima conoscenza, con la quale il divin Redentore ci ha seguiti sin dal primo istante della sua Incarnazione, supera ogni capacità della mente umana, giacché, per quella visione beatifica di cui godeva sin dal momento in cui fu ricevuto nel seno della Madre divina, Egli ha costantemente e perfettamente presenti tutte le membra del Corpo mistico e le abbraccia col Suo salvifico amore. O ammirabile degnazione della divina pietà verso di noi; o inestimabile ordine dell’immensa carità! Nel presepio, sulla Croce, nella gloria eterna del Padre, Cristo ha presenti e congiunti a Sé tutti i membri della Chiesa in modo molto più chiaro e più amorevole di quello con cui una madre guarda il suo figlio e se lo stringe al seno, e con cui un uomo conosce ed ama se stesso.”

Conseguenze importanti : dice Dio attraverso s. Caterina da Siena:

T’ho detto che i miei servi …. Corrono costoro senza conoscere negligenza lungo la via della dottrina di Cristo crocifisso, e non rallentano il cammino per ingiuria o persecuzione che sia loro fatta, né per alcun piacere con cui il mondo li voglia allettare. …Costoro imitano l’immacolato Agnello, l’unigenito Figlio mio, il quale stando sulla croce era beato e sofferente…. Similmente questi miei figli, giunti al terzo grado e al quarto stato di perfezione, sono sofferenti perché portano la croce, corporale e spirituale: soffrono, cioè, attualmente pene nei loro corpi, per quanto io lo permetto; e patiscono la croce del desiderio, ossia il tormentoso dolore per le offese a me recate (con i peccati n.d.c.) e per il danno che ne deriva al prossimo. Ma dico che costoro sono beati perché il diletto della carità, che li rende beati, non può mai esser loro strappato, così che essi ricevono il dono della gioia e della beatitudine".

venerdì 13 febbraio 2009

Semplicemente Diaboliko!



Domani molti innamorati festeggeranno San Valentino...

Molti siti approfittano dell'evento per farsi pubblicità e molti locali realizzano pubblicità romantiche piene zeppe di cuoricini, cupidi e frasi sdolcinate.
Molti abbiamo detto, ma non tutti! Può capitare, infatti, di imbattersi in una locandina come quella agghiacciante, anzi diabolika (e la K non è affatto casuale) che vi presento...




Un angelo decaduto dalle ali visibilmente strappate con le mani sul volto in un atmosfera di fuoco e fiamme. Campeggia un "romanticissimo" cuore di fuoco..Altro che festa dell'amore!

Per chi non lo sapesse è nato da qualche anno un nuovo modo di fare discoteca e si organizzano serate super-pubblicizzate attraverso l'opera degli alacri PR con il supporto della tecnologia...nella fattispecie MySpace, facebook, blog e siti vari!

Stiamo parlando del Diabolika (ometto volutamente il sottotitolo che rende ancor più chiara la matrice infernale).

Il nuovo modo di fare discoteca che piace tanto al diavolo e ai suoi seguaci.

Ciò che spaventa non è solo il nome ma lo spiccato senso dell'horror che contraddistingue le serate: immagini orribili, suoni terrificanti, visioni oniriche inquietanti, ballerini e ballerine naturalmente svestiti...ma dalle sembianze mostruose...un vero inferno!

Daltronde basta dare una fugace occhiata al sito ufficiale o ai vari video di youtube sulle serate per rendersi conto del messaggio che viene lanciato...un vero e proprio inno alla mostruosità, ai demoni e all'inferno a cui naturalmente la serata, locandine comprese (e potete trovarne tante in rete) si ispirano!

Dato ancor più preoccupante è che le serate sono strapiene di giovani.

Mi domando, possibile essere tanto ciechi?

Mentre penso alla risposta, mi ricordo di ciò che il demonio in persona rispose all'esorcista p.Pellegrino Ernetti nel corso di un esorcismo:

Le discoteche: Che bello.., sono i miei palazzi d'oro dove attiro le migliori speranze della società che io faccio mie distruggendo le loro anime e i loro corpi.. .quante migliaia e migliaia ne porto con me con l'alcool, con la droga e col sesso... oh, che continua mietitura. Le ho affidate a tanti politici, miei fedeli servi, a consacrati...".
(Padre Pellegrino Ernetti - La Catechesi di Satana - Edizioni Segno )

Nei volti spenti dei ragazzi che accorrono alle mostruose serate del diabolika, vedo realizzate le parole riportate qui sopra e non possono fare a meno di provare una grande tristezza.

Non dimentichiamoci di affidare al Signore queste anime nella nostra preghiera quotidiana!



mercoledì 28 gennaio 2009

Bambini e Redenzione: quale rapporto? - Seconda parte




La seconda parte dell' illuminante rilfessione inviata il 10/10/2003 alla maling list cenacolo 2003. Buona lettura!



Sul destino dei bambini abortiti, domanda che ci si pone dopo aver fatto queste considerazioni, come ovvia conseguenza di queste riflessioni, cito il seguente testo del Catechismo della Chiesa Cattolica che enuncia, al paragrafo 1261: "Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, "il quale vuole che tutti siano salvati" (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite" (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza battesimo.

Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo battesimo". Se possiamo logicamente sperare che la misericordia del Signore porti in Cielo queste anime innocenti, dobbiamo altrettanto logicamente credere nel fatto che satana non sia ossessionato tanto da questo particolare, a noi sicuramente gradito, ma proprio da ciò che sta alla base di questa misericordia del Signore: la Vita. Dio è Vita, e da questa Vita per eccellenza scaturiscono nell'universo creato tutte le vite. Tra tutte le vite, di qualsiasi regno esse siano, quella che più interessa satana è la vita dell'uomo.

Creato ad immagine e somiglianza di Dio stesso. Per cui si adopera incessantemente per eliminare il problema alla radice. Non potendo agire direttamente sulla misericordia di Dio, che nella speranza cristiana, come esplicita la dottrina cattolica, vede attirare a sé queste anime, agisce direttamente sulla libertà umana.

Quella terribile libertà che permette ad un essere umano libero e cosciente di eliminare, prima che venga alla luce, un altro essere umano. Da qui l'aborto...ma qual'è il passo immediatamente successivo? Non può e non gli è permesso di far abortire tutto il genere umano. Però può fare qualcosa di ancora più terribile e perfido: far nascere esseri umani senza Amore. Dato che il Dio dell'Amore ha concepito la nascita come atto di Amore ecco che la mente bestiale e diabolica ha escogitato il sistema per "scimmiottare" il concepimento voluto da Dio: le nascite pilotate. Quanti bambini nascono oggi in questo modo? Quante tecniche sono state collaudate per permettere ad un essere umano di vedere la luce, senza che vi sia stato Amore per quella nascita. Ma solo una parvenza di amore, una pallida imitazione dell'Amore Divino che crea? Una sozzura dell'atto del concepimento ridotto ad una manipolazione invasiva e spesso vergognosamente imbarazzante?
Con tecniche bestiali che riducono la donna ad essere un contenitore vuoto da riempire? Una camera di incubazione di cellule prelevate da chissà chi e da chissà dove? In "banche del seme" a disposizione di chi voglia, pagando, dare la vita ad un essere umano? Umanamente comprendo il desiderio di una donna che, non potendo avere figli, fa appello alle tecnologie odierne per poter concepire; ma cristianamente sono conscio del fatto che se Dio volesse dare dei figli ad una sterile, come sappiamo aver fatto più volte nel corso della storia, nessuno glieLo potrebbe impedire. Quindi voler ottenere a tutti i costi un figlio, quando se ne potrebbero avere infiniti, spiritualmente parlando, non lo si può concepire.

Ma satana fa leva sulle passioni sopite dell'animo umano, sui desideri del cuore, e conduce per mano l'uomo a stuprare la natura per dare alla luce dei bambini. Se per ogni bambino abortito un ghigno satanico si alza dal profondo dell'inferno, ugualmente accade per ogni bambino creato artificialmente con tecniche che conducono ad orrori nel campo sociale. Sappiamo di coppie gay che hanno avuto dei figli tramite inseminazione artificiale e che oggi sono i "genitori" di quei bambini. Cosa sarà di quei bambini? Ecco che torniamo ai bambini, perché è di loro che mi preme innanzitutto parlare. Quali equilibri potrà avere, dal punto di vista psicologico, un bambino che, non appena la sua intelligenza glielo permetterà, verrà a sapere di essere nato in una provetta di vetro? Oppure di essere stato creato tramite la fecondazione artificiale in un utero in affitto da un donatore anonimo? Quale desiderio di amore pervaderà il cuore di questi futuri adulti?

Certamente Dio li seguirà con particolare cura, come fa per tutti i Suoi figli, ma le difficoltà saranno molto più ardue per raggiungere le anime. Per raggiungerle con il Suo Amore immenso. E questo satana lo sa, perché conosce bene la natura umana sin dal suo concepimento e dal suo arrivo nel Paradiso Terrestre. Natura umana sublime e divina e nello stesso tempo terribilmente labile, di cui satana approfitta a piene mani. Il maligno si muove, a suo agio e perfettamente celato, tra i camici bianchi e le ridondanti e pompose conferenze mediche che parlano di vita e nascondono la morte.

Dall'altra parte del mondo, dove i camici bianchi scarseggiano, non scarseggia la fame e la miseria, l'ignoranza e la povertà. Terreno fertile, anche questo, per satana. Milioni di bambini che nascono e muoiono poco dopo di fame, di stenti, di malattia, di guerra. Se da una parte del pianeta, la parte ricca, agisce proprio facendo leva sulla ricchezza, dall'altra parte prende facilmente in prestito la povertà. Se non si possono far abortire tutti i bambini del mondo, si possono far soffrire, e possibilmente morire, quelli che nascono.

Da tutta la terra provengono continuamente i gemiti di tanti bambini che non hanno la più vaga idea di cosa sia l'infanzia: bambini rapiti per addestrarli alla guerra; bambini costretti a lavorare come schiavi in condizioni disumane, spesso per le multinazionali occidentali; bambini condotti alla prostituzione, bambini utilizzati per il commercio di droga; bambini drogati; bambini violentati; bambini vittima di abusi di ogni genere; bambini venduti; bambini nati nelle realtà più squallide che assorbono la violenza e divengono a loro volta portatori di violenza...bambini vittime dei pedofili. Bambini vuoti e perduti. Sui bambini si avventa il furore satanico perché sono i più vicini a Dio, sono i più innocenti, sono i più indifesi. Quando Dio venne sulla terra ci venne sotto forma di bambino. Avrebbe potuto scegliere mille altri modi ma scelse questo: essere un bambino. Essere il Bambino Gesù. Ma questo bambino, oggi, è la vittima preferita del maligno proprio per questo motivo. E se non può far del male a tutti i bambini, perché gli Angeli Custodi vegliano su di loro, cerca di far del male alle loro famiglie.

Questo è il passo successivo: distruggere la famiglia.
Distruggere la protezione che Dio ha dato ad ogni bambino: la famiglia. Oggi la famiglia, lo sappiamo, attraversa una crisi profondissima. Le coppie divorziano con incredibile facilità lasciando dietro di sé gli "avanzi" della loro unione: i propri bambini. Bambini che vengono ostentati e utilizzati come armi da portare davanti ai giudici, come pezzi di matrimonio andato in frantumi che servono ai propri interessi personali. Bambini messi in mezzo all'odio dei genitori, quell'odio che satana ha fatto scaturire all'interno del Sacramento del Matrimonio. Dove non giunge ai bambini con altri mezzi eccolo giungere con questo: la distruzione della loro famiglia.

La distruzione della loro tranquillità e sicurezza. Ma a questo traguardo il maligno non è giunto facendo leva solo sul discorso spirituale, questo dobbiamo comprenderlo bene. Se pensiamo che egli possa solo "sussurrarci" all'orecchio il male, e che la sua azione inizi e finisca nel campo spirituale, siamo molto lontani dalla realtà delle cose. Il principe di questo mondo, come lo ha definito Gesù stesso, porta a compimento i suoi piani nefasti agendo ed interagendo su ogni piano umano. I prìncipi la sanno lunga...sono machiavellici. egli lavora sul piano sociale, sul piano politico, sul piano economico, sul piano tecnico, sul piano scientifico, sul piano filosofico, sul piano religioso, sul piano naturale, sul piano morale, sul piano etico. L'attacco che egli conduce alla vita umana non è un gioco personale, ma di squadra. Avendo a disposizione l'intero inferno e quella parte di umanità che accetta le sue lusinghe, egli può permettersi di concentrare la sua attività riguardo un obiettivo attaccandolo da più lati. Ci si trova per questo motivo ad avere, per esempio, sul problema degli aborti, una mentalità che è stata preparata e plasmata ad arte nel corso degli ultimi decenni.

Mentalità atea e pragmatica che, in caso si avessero ancora dei barlumi di coscienza sopiti, si troverebbero a scontrarsi o per meglio dire ad amalgamarsi, con tutta una serie di fattori che ne determinano il pensiero finale. Cioè si troverebbero a dover fare i conti con delle leggi che ne permettono la pratica, con delle tesi che ne avvallano l'azione, con delle filosofie che ne giustificano il fine, con delle politiche che ne incrementano l'utilizzo. Tutto serve a concorrere al fine ultimo. Tutto progettato ed architettato per eliminare ogni ombra di dubbio dalle coscienze in bilico sull'abisso. satana non lavora solo negli oscuri antri infernali da cui invia eserciti di demoni a scorazzare per la terra in cerca di anime. No! non solo. egli lavora anche e soprattutto nelle alte sfere della politica, dell'economia e della finanza. Lavora dove tutto sembri essere perfettamente estraneo a discorsi inerenti la fede e le realtà soprannaturali.

Il maligno si muove perfettamente a suo agio nelle camere del potere, da cui può in maniera molto più efficace e veloce governare il mondo su cui gli è stato dato il potere di agire.

A questo proposito vorrei fare solo un breve accenno alla massoneria. Non mi dilungherò molto su questo argomento perché esula molto dal discorso iniziale, però credo sia altrettanto importante. Tutti sappiamo che nelle alte sfere il potere vero, quello che opera in maniera occulta e che decide le scelte politiche ed economiche del mondo, è in mano alla massoneria, cioè ad un gruppo ristretto di personaggi che detengono capitali economici impressionanti.

La massoneria è nata in Inghilterra nel diciottesimo secolo, ispirata al razionalismo e quindi atea ed espressamente anticristica. tutto ciò che rappresenta Cristo è violentemente combattuto dalla massoneria mondiale, perché le finalità sono completamente divergenti: da una parte si vuole ottenere il potere economico, dall'altra il potere spirituale. La massoneria, questo gruppo che si tiene nell'ombra e che decide molte delle scelte effettuate, tante volte in maniera inconsapevole, dai rappresentanti delle varie autorità mondiali, è spesso in stretto contatto con le pratiche occulte. Una fra tutte l'onomanzia.

Questa pratica magica permette di rendere le persone inclini a delle scelte, inconsapevoli, utilizzando, in determinati contesti, delle parole camuffate da altre. Parole che possono essere stampate sui giornali, messe sui manifesti pubblicitari, lette dai notiziari, impresse sulle magliette...etc. Questo per portare intere masse a dire una certa cosa, a pensare in un certo modo, ad agire in un determinato contesto in una maniera del tutto particolare e pilotata. Se io riesco in questo, a far fare alle masse quello che io voglio, ecco che ho in mano il potere. Questo è la massoneria.

La quale ha anche lo scopo di annientare Cristo per "incompatibilità di vedute", quindi far agire le masse in maniera tale da offendere Cristo è una grande vittoria del potere occulto massonico. Alle cui spalle opera sempre satana. Ma torniamo ai bambini. Tutte le forze e le sinergie della società mondiale sembra che abbiano agito a compartimenti stagni ma con lo stesso identico scopo: distruggere i bambini e fare di loro dei futuri adulti che non hanno il senso della famiglia e se lo avranno sarà, nella maggior parte dei casi, un senso di angoscia. A me vengono continuamente in mente degli esempi...ma parlerei per ore di quello che sento e so che non avrei detto mai abbastanza. Vedo la società in cui viviamo e mi sembra che tutto concorra a fare in modo che non sia preservata la famiglia, la culla dei bambini.

Il lavoro che diventa sempre più stressante, la donna che è costretta a lavorare per aiutare il bilancio familiare (non parliamo di emancipazione, per carità! la vera emancipazione femminile sarebbe stata quella di occuparsi con amore dei propri figli e non quella di far carriera a tutti i costi e ritrovarsi a quarant'anni suonati senza un figlio....perché quello era l'obiettivo principale di satana; e lo ha raggiunto!), le politiche sociali che non aiutano le famiglie ad avere figli, le strutture che non aiutano le famiglie a mantenere dei figli.

Ci si lamenta del numero sempre minore di figli e, paradossalmente ma, direi, in maniera perfettamente calcolata, non si fa assolutamente niente per aiutare, con politiche e leggi mirate, a poter avere più figli.

Bambini e Redenzione: quale rapporto? - Prima parte




Un illuminante rilfessione inviata il 10/10/2003 alla maling list
cenacolo 2003 fa luce sullo stretto rapporto che intercorre tra infanzia, redenzione e mistero d'iniquità. Ve ne propongo un estratto...

L'argomento in questione è questo:i bambini. La domanda che mi sono posto, invece, è stata:"Che relazione intercorre tra i bambini del mondo e la Storia della Salvezza?".

Analizzando la storia che conosciamo con gli occhi della fede, occhi che permettono di vedere oltre le apparenze e le falsità di una visione della storia prettamente atea, mi sono soffermato a meditare su tutto ciò che implica "l'essere bambini oggi" in rapporto alle Verità di Fede che Cristo ha Rivelato e la Chiesa ha tramandato. Sappiamo perfettamente bene che satana, il grande mentitore, l'omicida fin dal principio, se potesse farlo, se non ci fosse la Potenza di Dio a trattenerlo, ci ucciderebbe immediatamente tutti.

Sappiamo anche altrettanto perfettamente che nel momento in cui il Figlio di Dio, il Messia, è giunto su questa terra, la prima cosa che satana ha tentato di fare è stato proprio di eliminare questa terribile minaccia per tutto l'inferno: Gesù Cristo. Quel Cristo che avrebbe patito, come predetto dai Profeti, per la Redenzione del mondo. Nulla era scritto, tutto sarebbe potuto accadere. Il futuro è nelle mani di Dio, ma il futuro deve anche fare i conti con la libertà che Dio stesso ha posto a fondamento di tutta la creazione. E questo satana lo sapeva ed è per questo motivo che ha tentato addirittura il Figlio di Dio.

Mi sembra chiaro che se il futuro fosse stabilito, satana avrebbe saputo in anticipo che Gesù non avrebbe accettato le lusinghe sataniche, e quindi non sarebbe andato a perdere tempo nel deserto per tentarlo. Invece lo fece proprio perché ogni uomo, e Gesù era anche uomo, è libero di scegliere se accettare il Bene oppure il male, se rivolgersi verso la Luce oppure verso le tenebre. Sta di fatto che Gesù, come sappiamo bene, resistette a satana e si avviò consapevole verso la Croce.
Gesù sconfisse satana con la Sua morte, alla quale seguì la Sua Risurrezione Gloriosa. satana non avrebbe potuto fare più niente per uccidere Gesù, e rivolse le sue attenzioni verso la "Donna vestita di Sole", come descritto nell'Apocalisse di San Giovanni, e verso la Sua discendenza. Cioè i cristiani. I cristiani, essendo seguaci di quel Cristo morto in Croce, sono i principali obiettivi del maligno e di tutto l'esercito satanico.

Ad ogni latitudine e longitudine, se vi è un cristiano che si professa tale e che segue l'esempio di Cristo, allora quel cristiano è oggetto di tutto ciò che satana può escogitare per farlo cadere. E molte volte ci riesce.
Guardiamo solo alle grandi persecuzioni che la Chiesa ha subìto nell'ultimo secolo, come se satana fosse stato più libero di agire rispetto al passato, e subisce ancora oggi. I missionari cristiani sono spesso vittime innocenti della crudeltà demoniaca che acceca l'uomo e lo rende una belva incapace di intendere e di volere.

Ma non gli può bastare, perché è sempre una strada lunga e faticosa. Nonostante tutto è sempre difficile scatenare l'odio, per causa di quel Dio che agisce con Divina Provvidenza e che in molti casi non permette a satana di agire. E se glielo permette non potrà mai, come già detto, distruggere tutto il genere umano. Allora quale strada migliore ci sarebbe, per eliminare più cristiani possibili dalla faccia della terra, se non quella di non farli proprio nascere?

Già...perché un bambino nato è comunque un potenziale nemico di satana, il quale pur mettendocela tutta dovrà pur sempre fare i conti con quel libero arbitrio di cui ogni essere umano è padrone. Facile, molto più facile, evitare che nascano futuri seguaci del Cristo risorto, futuri catechisti, futuri sacerdoti, futuri padri e future madri di famiglie, futuri santi. satana ha pensato bene di eliminare il "male", il suo male, alla radice. Se agisce in maniera tale nel mondo, di cui è principe, da evitare il maggior numero di nascite allora diminuisce drasticamente la possibilità, per lui, di dover intervenire e ricominciare a lottare per la sua causa, quando è troppo tardi: cioè quando un bambino è nato.

Un bambino che nasce è un possibile santo, a prescindere della religione in cui verrà allevato, perché Dio, quando vuole, suscita i santi anche tra gli inuit dell'Alaska o tra i bantù dell'Africa Nera. Un bambino che non nasce, invece, è sicuramente un santo mancato. Un pensiero in meno per satana.

Oggi uno dei più grandi flagelli dell'umanità sono proprio gli aborti. Milioni di bambini innocenti vengono uccisi nel seno materno, nella culla della vita, senza poter far sentire la propria voce ed il proprio dolore.

Questo flagello ha proporzioni ancora inimmaginabili, siamo ancora lontani dal comprendere la vera portata di questo male che avvolge tutta l'umanità. Le cliniche della morte sono tra noi e noi neanche lo sappiamo, i dottori della morte ci sfiorano mentre camminiamo per strada e non ce ne accorgiamo. Magari una di queste cliniche si trova a pochi passi da casa nostra e non ce ne siamo mai accorti, perché non ce ne potremmo mai accorgere.

Sono istituti che dietro l'apparenza di servizi sociali e di utilità, di servizi sanitari, celano gli orrori degli orrori. Non parliamo delle cliniche clandestine, manteniamoci sulle realtà che vivono alla "luce del sole". satana ha lavorato in ogni settore della società moderna, sia occidentale che orientale, sia del mondo ricco che del mondo povero, per inculcare da una parte quell'atteggiamento di distrazione nei confronti di questo problema e dall'altra quell'atteggiamento di necessità nei confronti dello stesso problema.

Ha lavorato in maniera tale da creare una sorta di tacito consenso a questa pratica, facendola divenire una necessità in molti casi ed una inevitabilità in tanti altri. Dal suo punto di vista ha raggiunto perfettamente l'obiettivo. Meno nascite, meno problemi nel seguire un'anima tutta la vita per deviarla dalla Luce di Dio.

(continua...)

Italia allo specchio - l'ora di Satana - seconda parte



Ecco il secondo video intervista di Padre Livio Fanzaga sul suo libro "L'ora di satana" (Piemme) trasmessa nel corso della trasmissione pomeridiana "Italia allo Specchio" andata in onda il 27/1/2009 su RaiDue. In studio Diego Manetti (editor della casa editrice Piemme) e Don Davide Banzato (responsabile della Comunità Nuovi Orizzonti).

Grazie a vittoriobo per averlo inserito in Youtube.




Italia allo specchio - l'ora di Satana - prima parte


Ecco il primo video intervista di
Padre Livio Fanzaga sul suo libro "L'ora di satana" (Piemme) trasmessa nel corso della trasmissione pomeridiana "Italia allo Specchio" andata in onda il 27/1/2009 su RaiDue. In studio Diego Manetti (editor della casa editrice Piemme) e Don Davide Banzato (responsabile della Comunità Nuovi Orizzonti).

Grazie ad
Equinoxe80 per averlo inserito in Youtube.




sabato 24 gennaio 2009

L'ora di Satana



E' nelle librerie cattoliche il nuovo libro di padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, intitolato "L'ora di Satana".

Il testo mira a far luce sul particolare momento della storia che stiamo vivendo, con una umanità quotidianamente sull'orlo dell'autodistruzione.

Non possiamo fingerci nè ciechi dinnanzi alle turpi storie di cronaca nera che ogni giorno siamo soliti ascoltare, nè sordi quando giungono alle nostre orecchie echi di conflitti sempre nuovi.
E' in atto e non si può negarlo, un attacco satanico al mondo e alla cristianità senza precedenti!
Il demonio sta lentamente distruggendo, attraverso l'uomo pervertito dai suoi inganni, le basi che sorreggono la vita umana.

Ha attaccato la famiglia ottenendo la conquista del divorzio con cui oltre a creare nuovi orfani ha lacerato la gioventù, ha ottenuto l'aborto legalizzato che ogni anno decide milioni di innocenti potenziali santi, ha ottenuto il pervertimento della gioventù mediante il monopolio dei mezzi di comunicazione attraverso cui allontana l'uomo da Dio. Sta attaccando in questi tempi i religiosi, perchè perdendo la fede risultino incapaci di guidare i fedeli... Ha ottenuto in alcuni Paesi di poter sperimetare qualsiasi genere di nefandezze sugli uomini, sulle donne, sui geni, sulle cellule embrionali, sui feti, facendo di essi cavie, semplice materiale da laboratorio.
Diffondendo la pornografia su larga scala ha creato generazioni edonistiche, perverse, a sua immagine, che non sanno vedere Dio perchè privi del necessario cuore puro.
Ha diffuso droga, alcool e vizi per incatenare il cuore dell'uomo e farlo diventare uno zombie privo di speranza.
Ha introdotto mode stravaganti ed indecenti, ha intordotto il secolarismo negli istituti religiosi...

Negli ultimi tempi mediante culti neopagani, neostregoneschi sta assoldano nuove leve tra i bambini e gli adolescenti ingannati da cartoni, film e libri appositamente studiati da menti perverse.
Proponendo l'omosessualità come qualcosa di connaturato all'uomo sta convincendo l'umanità ad una pervertimento di massa, all'esaltazione dell'istinto, per disgregare e soggiogare completamente le generazioni future, renderle sterili e asservite al suo subdolo potere.

Attraverso sragionati razionalisti sta inoculando il veleno dello scetticismo che unito a quello dell'indifferenza mietono vittime in tutto il mondo, seminando ateismo e agnosticismo.
Introducendo un accanito animalismo sta spostando l'attenzione sugli animali, cosicchè trattando queste creature alla stessa stregua degli uomini ci si dimentichi dei fratelli e delle sorelle distruggendo il comdandamento dell'amore... "ama il prossimo tuo come te stesso" perchè come si sente dire... "L'animale è il migliore amico dell'uomo...L'uomo no, l'uomo tradisce".
Attraverso l'ambientalismo sta convincendo che l'uomo è il vero cancro del mondo, da eliminare...perchè produce troppo, perchè si moltiplica troppo! Ed ecco che allora insinua la malizia del controllo delle nascite, favorendo la cultura antinatalista!

E tanto altro ancora...
La preghiera, la penitenza, siano le nostre armi in questi tempi di lotta, perché il Signore Risorto manifesti al mondo la sua grandezza, la sua divina regalità! Cristo regni!
Leggiamo con attenzione ciò che suor Lucia riferiva al padre Fuentes nel 1957 riguardo ai tempi che stiamo vivendo:
Padre, il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Beata Vergine. E il diavolo sa cos’è che più di tutto offende Dio e che gli procurerà in breve tempo il maggior numero di anime. Così il diavolo fa di tutto per avere la meglio sulle anime consacrate a Dio, perché sa che in questo modo le anime dei fedeli,lasciate senza guida, cadranno più facilmente nelle sue mani. Ciò che offende soprattutto il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei sacerdoti. Il diavolo sa che per ogni religioso o sacerdote che rinnega la sua eccelsa vocazione, molte anime sono trascinate all’inferno. […] Non stiamo ad aspettare un appello alla penitenza dal Santo Padre, né dal nostro vescovo o dalle congregazioni religiose. No! Nostro Signore si è già servito molto spesso di questi mezzi e il mondo non se ne è curato affatto. E’ per questo che ora è necessario che ciascuno di noi inizi a riformare se stesso spiritualmente. Ognuno di noi ha il dovere di salvare non solo se stesso, ma anche tutte le anime che Dio pone sul suo cammino. La Santissima Vergine non mi ha detto esplicitamente che siamo giunti alla fine dei tempi ma ci sono tre ragioni che mi spingono a crederlo. La prima ragione è che Ella ha detto che il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E una battaglia decisiva è uno scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l’altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c’è altra possibilità. La seconda ragione è che Ella ha detto ai miei cugini e a me, che Dio aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri. La terza ragione è che, nei piani della Divina Provvidenza, quando Dio è costretto a punire il mondo, prima di farlo cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili. Ora, quando vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi Messaggi, allora, come diciamo nel nostro imperfetto linguaggio, Egli ci offre “con certo timore” l’ultima possibilità di salvezza, l’intervento della Sua Santissima Madre. Lo fa “con certo timore” perché, se anche quest’ultima risorsa non avrà successo, non potremo più sperare in nessun tipo di perdono dal Cielo, perché ci siamo macchiati di quello che il Vangelo chiama un peccato contro lo Spirito Santo. Non dimentichiamo che Gesù Cristo è un Figlio molto buono e non ci permetterà di offendere e disprezzare la Sua Santissima Madre (Socci A., Il quarto segreto di Fatima, Piemme, pagg. 106-107; 108-109).