La creatura razionale si rapporta alla Grazia come l'occhio alla luce. Ora, l'occhio, trovandosi al buio diventa meno disponibile a veder la luce; dunque l'anima, permanendo a lungo nel peccato, diventa meno capace a ricevere la Grazia.
(San Tommaso d'Aquino, De Malo, quaest. 2, art. 11, 60a)
(San Tommaso d'Aquino, De Malo, quaest. 2, art. 11, 60a)
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