lunedì 7 giugno 2010

E' solo rock, ma uccide...



Ogni anno, oltre mezzo milione di adolescenti tenta il suicidio! Quasi 2.000 al giorno!
Dal 1950 ad oggi, la percentuale di suicidi è aumentata del 300%. Negli Stati Uniti, tale percentuale è la più elevata di tutti i Paesi industrializzati. Secondo la National Education Association («Associazione Nazionale dell'Istruzione»), «i suicidi tra i giovani sono collegati alla depressione alimentata da una musica fatalistica e dai testi di tante canzoni».
Nel 1988, il Dr. Mark Rosenburg, indirizzandosi all'American Society of Suicidology («Società Americana di Suicidologia»), ha affermato:
«Un tempo, si pensava che il modo per prevenire suicidi fosse di trattare la depressione [...]. Non è il caso di questi ragazzi. Anziché essere clinicamente depressi, i giovani vittime del suicidio sono impulsive, che mettono in pratica le loro fantasie».
Ecco venire a galla l'imputato: un certo tipo di rock! Il Dr. Paul King, direttore medico del programma per adolescenti al Charter Lakeside Hospital, a Memphis, nel Tennessee, sostiene che più dell'80% dei suoi pazienti è malato a causa dell'ascolto ossessivo di musica rock.
E aggiunge: «I testi di certi brani sono divenuti una filosofia di vita, una religione».

Non ci credete? Allora leggete il seguente articolo tratto dal sito di Paolo Barone "Centro Culturale San Giorgio".



Nessun commento:

Posta un commento