martedì 22 maggio 2012

Mostri di simmetria e incantevoli imperfezioni



Non so se vi è mai capitato, andando in qualche antica Basilica, di soffermarvi a guardare i disegni formati dalle venature dei pregiati marmi policromi. Era una cosa che facevo spesso da bambino, ma poi si cresce e certe cose si finisce per dimenticarle...almeno fino a quando non si incontra sul proprio cammino Qualcuno che ti dice di "ritornare come bambini nella semplicità del cuore e della vita".

La scorsa Domenica mi trovavo nella Cappella di san Paolo della Croce presso la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo quando lo sguardo, ad un tratto, si è andato a posare sul vicino muro formato da due lastre marmoree speculari perfettamente simmetriche. Le venature avevano le fattezze di uno sgradevole viso dalle sembianze demoniache (vedi foto). Ne è scaturita una riflessione...

Ho pensato alla scelta che fece a suo tempo Mel Gibson quando rielaborò al computer il volto di Rosita Celentano (che nel film The Passion interpretava il demonio) per darle un tocco di innaturale simmetria. Una simmetria che doveva spaventare.
Ne ho dedotto che la simmetria, l'eccessiva perfezione, è effettivamente motivo di inquietudine. Non ci siamo abituati! Ci fa paura perché esprime qualcosa di profondamente inumano, qualcosa di troppo al di sopra delle nostre forze e capacità.

Così mi sono fatto l'idea che la bellezza su questa terra si manifesta piuttosto nell'imperfezione, nella spettacolarità di particolari mai uguali. L'uomo, infatti, sebbene apparentemente simmetrico, di fatto non lo è mai perfettamente.
Siamo creature "imperfettamente" belle in costante ricerca della Perfezione. E questo è un bene, perché solo chi è imperfetto e limitato può aspirare al Perfetto Eterno.
E' questo profondo anelito che, in fondo, alimenta i nostri giorni, che quotidianamente accresce la nostra gioia, la nostra speranza...il desiderio di migliorarci e crescere, di diventare Santi.

"Nessuna perla è uguale all'altra, nessuna perla è mai perfettamente simmetrica. E nelle cose di questo mondo è meglio tenersi lontani dalla perfezione: la luna quando è piena comincia a calare, la frutta quando è matura cade, il cuore quando è felice già teme di perdere quella gioia, l'amore quando raggiunge l'estasi è già passato. Solo le mancanze assicurano la bellezza, solo l'imperfezione aspira all'eternità. La perla se ne sta lì con quella sua irraggiungibile imperfezione, nata dal dolore. E dall'amore che lo abbraccia". 
(Alessandro D'Avenia - Cose che nessuno sa)

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