domenica 8 marzo 2009

Dedicato a chi dice: " Non mi confesso perchè non ho commesso alcun peccato"


Quante volte abbiamo sentito questa frase: "Confessarmi? Perchè? In fondo non ho commesso nessun peccato"! Scommetto tante... Proprio ieri leggendo uno dei libricini di un sacerdote salesiano, Giuseppe Tomaselli ( morto santamente), sulla Confessione Sacramentale intitolato perlappunto "La Confessione", mi sono imbattuto in un raccontino davvero simpatico ed efficace. Ve lo propongo, chissà che non vi torni utile...

di don Giuseppe Tomaselli

MOTIVI PER CUI TANTI NON SI CONFESSANO NON HO PECCATI!

Non mi confesso, dice taluno, perchè non ho niente da dire al Sacerdote; io non ho peccati, perchè non ammazzo, non rubo e non faccio male ad alcuno!
Chi parla così, dimostra di essere molto ignorante della legge di Dio e nello stesso tempo manifesta di non essere rientrato mai seriamente in se stesso, per darsi conto dei propri atti. Non ho peccati! - E chi può dire questo? D’ordinario dice così chi ha la coscienza macchiata di tante e tante colpe. - Tu non hai peccati?... E le Messe trascurate nelle feste?... E le bestemmie?... E gli imbrogli nel vendere e comprare?... E le collere? ... E le mormorazioni?... e i cattivi desideri? ... E i discorsi scandalosi?... E le mancanze nel compimento dei doveri del tuo stato?... Se dici di non aver peccato, sei un bugiardo.

IL SCRESTANO... SANTO

Il racconto non è vero, ma è verosimile e, se non altro, è bene inventato.

Tonio, confessati almeno una volta l’anno! - Così diceva un buon Parroco al suo sacrestano. - Non dico che debba confessarti da me; cerca pure un altro Sacerdote di tuo gusto! - Io confessarmi?... Caro Parroco, io non ho peccati! Non fa bisogno d’incomodare il Prete! - Qualche peccatuccio si fa sempre: un’impazienza, una bugia, un po’ di negligenza nel compiere i tuoi doveri!... - Lei può confessarsi anche ogni giorno; io questo bisogno non lo sento! - Questo dialogo si ripeteva tantissime volte, specialmente all’avvicinarsi di qualche solennità religiosa. Il Parroco, che conosceva a fondo il suo Tonio, non poteva contentarsi di una risposta bugiarda: Non ho peccati!
E volendo dare una buona lezione, trovò l’occasione propizia in prossimità della festa del Patrono, S. Vito.

Tonio, dice un pomeriggio il Parroco, bisogna portare a basso la statua del Santo, per spolverarla e ornare la nicchia! - Presto fatto: una lunga scala al muro, uno sforzo non troppo faticoso e S. Vito è a terra. Tonio risale e continua il lavoro nella nicchia. Il momento è opportuno. Il Parroco toglie la scala e lascia in alto il sacrestano. - E perchè ha tolto la scala? - Lo saprai presto, Tonio!- Intanto spalanca la porta della Chiesa e suona a festa le campane. La gente presto accorre, spinta dalla curiosità. Tonio vorrebbe scendere, ma non può; chiede la scala e gli viene negata. Il Parroco intanto è tempestato di domande dai parrocchiani per la novità della cosa; ma non spiega niente. Quando vede la Chiesa abbastanza popolata, comincia un discorso.

Cari fedeli, ho suonato le campane per festeggiare un nuovo Santo; è stato in mezzo a voi e non l’avete conosciuto. Il Santo è Tonio, il nostro sacrestano! - Tonio?... - mormora la folla. - Sì, Tonio; guardate dentro la nicchia; è al posto del Santo Patrono! Egli dice di non aver mai peccato, prova ne sia che mai si confessa! - Succede un bisbiglio generale. Chi ride, chi volge i pugni verso il sacrestano, chi manda ingiurie. - Santo costui? - dice uno; quante volte si è ubbriacato! Mi ha frodato il denaro per ben tre volte! - dice un secondo.

Bestemmia come un turco, quando è in collera, e dice parolacce che fanno vergogna! - soggiunge un terzo.
E avanti di questo passo.

Ad un certo punto il Parroco impone il silenzio e conclude: Ora, Tonio, puoi scendere! Speriamo ti sia utile la lezione; e da oggi in avanti non dire: Non ho peccati! ma piuttosto: Non ho voglia di confessare i miei peccati!... Voglio stare in disgrazia di Dio. - Quanti tra quelli che si dicono Cristiani sono simili a Tonio! Ingannano se stessi, credendosi senza peccati, e si sforzano di ingannare gli altri; ma certamente non possono ingannare Iddio, il quale vede ogni minima macchia dell’anima.

2 commenti:

  1. Proprio stamattina mi sono confessato!!!
    Sia lodato Gesù Cristo, che c'ha lasciato questo Sacramento fonte di santità e di GIOIA VERA!!!!

    Confessarsi è ritornare a Dio con tutto il cuore, ci ama, e la sua misericordia è sconfinata!! Non dobbiamo temere d'aver peccato più di quanto egli può perdonarci, ma dobbiamo anche capire che il peccato ci fa male, ci fa perdere l'amicizia con Dio l'unica fonte di Gioia!!!
    Grazie Exsurgat per questo Post

    Giò Lauria

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  2. Ti ringrazio di questo educativo post. Dovrebberlo leggere in tanti, perchè il non confessarsi è vizio diffuso. Ringraziando Dio ho un sacerdote che mi accoglie nelle mie periodiche confessioni e sempre mi riporta in grazia di Dio.

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