lunedì 2 febbraio 2009

Affari tuoi...mica tanto! Affari nostri... Per la serie, se dal pacco spuntano le corna!



Per affrontare questo argomento prendo spunto dall’e-mail che un’affezionata lettrice mi ha inviato ieri sera.

Riguarda il famoso programma “Affari Tuoi”, già al centro di discussioni per via di presunte truffe smascherate qualche anno fa dalla trasmissione Striscia la Notizia. Non sono tuttavia i problemi con il Codacons ad interessarci, mi premeva in particolar modo leggere ciò che si cela dietro al “fenomeno dei pacchi”. La questione come vedremo è più grave di quanto possa sembrare.


Il programma deve molto della sua popolarità alla fascia oraria in cui viene trasmesso, quella in cui la famiglia italiana media si riunisce per consumare la cena.

Che il popolo italiano sia un popolo di teledipendenti lo si sapeva già, del fatto poi che la tv sia diventata l’imperatrice indiscussa delle famiglie è cosa assodata, che il dialogo serale sia stato ucciso dalla scatoletta infernale anche… ma che dietro ad un programma come Affari tuoi si potesse celare il sulfureo zampino del maligno, certamente suonerà nuovo a molti di voi.


Ad avanzare tale ipotesi è stato il noto sacerdote e teologo don Renzo Lavatori, professore dell’Urbaniana, demonologo e autore del testo “Antologia Diabolica”.


Ho voluto vederci chiaro e attraverso alcuni indizi forniti dallo stesso programma sono giunto ad una soluzione: ha ragione don Renzo!

Intere famiglie seguono in modo a dir poco rituale la trasmissione; attaccate allo schermo sbavano davanti a dei numeri a cui corrispondono dei pacchi contenenti soldi, soldini, soldoni.

E’ uno spettacolo penoso, che fa leva su "falsi sentimenti", appositamente studiati a tavolino per impietosire il pubblico.

Ad ogni puntata il/la concorrente, come il “rito” prescrive, fornisce la personale lezione di numerologia esoterica dando a semplici cifre una propria valenza. Numeri “porta fortuna” che richiamano ricordi, riportando i concorrenti a rievocare tra lacrime e singulti fatti quasi sempre tristi...


Altro immancabile elemento è quello scaramantico!


Ogni concorrente, prescindendo dall’età, ha il suo amuleto: un oggetto, una medaglia, un pupazzetto, delle lettere, un foto, un feticcio…

Tutto questo "falso" o presunto sentimentalismo fa leva sul pubblico che applaude come commosso!

Gli applausi poi, sono direttamente proporzionali alla tristezza della storia personale del concorrente…


Un programma per la famiglia, si direbbe, in fondo ogni partecipante porta con sè tutto il seguito dei familiari: marito/moglie, figli nonni generi e cognate, fidanzati/fidanzate…ma…ed ecco l’inganno, il bel quadretto ha un unico scopo: aumentare il numero di scongiuri ed incrementare il tasso scaramantico, già elevatissimo!


Tutti dimostrano uno spiccato attaccamento al denaro…ce ne fosse uno che partecipasse per vincere una somma da destinare in beneficenza. Macchè! Guadagnare…lo dice anche la pubblicità, è un gioco da ragazzi soprattutto se “ti piace vincere facile bonsci bonsci bon bon bon”.


Una scommessa, un gratta e vinci, un pacco e via…la tua vita cambia, che ci vuole.

Sembra di sentirla la vocina suadente del perfido tentatore: “ Ma chi lo dice che il lavoro bisogna guadagnarselo, che è frutto di fatica e di sudore!


Come chi lo dice? La Scrittura!

Salmo 128: Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d’ogni bene.

Proverbi 18,9: Chi è indolente nel lavoro è fratello del dissipatore.

Qoèlet 3,13: Ho concluso che non c’è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio.

Siracide 7,15: Non disprezzare il lavoro faticoso

Siracide 11, 17-21: Il dono del Signore è assicurato ai piie il suo favore li rende felici per sempre.C’è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;ed ecco la parte della sua ricompensa:mentre dice: «Ho trovato riposo; ora mi godrò i miei beni»,non sa quanto tempo ancora trascorrerà;lascerà tutto ad altri e morirà.Stá fermo al tuo impegno e fanne la tua vita,invecchia compiendo il tuo lavoro.Non ammirare le opere del peccatore,confida nel Signore e persevera nella fatica,perché è facile per il Signore arricchire un povero all’improvviso.

1 Ts 4, 10-11: Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più e a farvi un punto di onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, al fine di condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno.

Etc...

Chissà che un giorno scavicchiando un pacco non escano un bel paio di corna?

Il suo inno al cornuto, in fondo, il programma già ce l’ha…

Mammona viene esaltata, ogni volta un concorrente vince un’ingente somma di denaro, al suono festante dell’Halleluja di Haendel sacrilegamente suonata. Alleluiia, alleluiia onnipotens Deo intona il coro, ma quale dio? Il dio denaro, quello che ha traviato i loro cuori!


Nessun commento:

Posta un commento