No, non vi parlerò del leggendario sottomarino del Capitano Nemo, ma di un mollusco cefalopode tetrabranchiato nei confronti del quale ho sempre avuto una certo debole...
Non può certo dirsi affascinante, per via della sua estetica piuttosto bizzarra, ma questo bizzarro abitante dei fondali oceanici nasconde un segreto che chiama addirittura in causa Dio.
La struttura calcarea di questo mollusco presenta una fantastica struttura a spirale logaritmica che segue il principio matematico di Fibonacci e si fonda sul concetto di numero aureo.
Osservate la perfezione della struttura nell'immagine sottostante.Se si disegna un rettangolo con i lati che stanno in rapporto aureo fra di loro, lo si può dividere in un quadrato e un altro rettangolo, simile a quello grande nel senso che anche i suoi lati stanno fra loro nel rapporto aureo. A questo punto il rettangolo minore può essere diviso in un quadrato e un rettangolo che ha pure i lati in rapporto aureo, e così via. La curva che passa per vertici consecutivi di questa successione di rettangoli è una spirale che troviamo spesso nelle conchiglie e nella disposizione dei semi del girasole sopra descritta e delle foglie su un ramo.
Se l'esempio del Nautilus mostra tutta l'evidenza di una non casualità nella creazione, c'è da dire che la successione matematica di Fibonacci è praticamente onnipresente in natura.
Tanto per fare alcuni esempi:
quasi tutti i fiori hanno tre o cinque o otto o tredici o ventuno o trentaquattro o cinquantacinque o ottantanove petali: i gigli ne hanno tre, i ranuncoli cinque, il delphinium spessone ha otto, la calendula tredici, l'astro ventuno, e le margherite di solito ne hanno trentaquattro o cinquantacinque o ottantanove.
Troviamo i numeri di Fibonacci nei fiori di girasole. Le piccole infiorescenze al centro di girasole, che poi si trasformano in semi, sono disposte lungo due insiemi di spirali che girano rispettivamente in senso orario e antiorario. Spesso le spirali orientate in senso orario sono trentaquattro e quelle orientate in senso antiorario cinquantacinque; ma a volta sono rispettivamente cinquantacinque e ottantanove, o addirittura ottantanove e centoquarantaquattro, e si tratta sempre di numeri di Fibonacci consecutivi (il cui rapporto si approssima alla sezione aurea).
Così in molte specie vegetali, prime fra tutte le Astaracee (girasoli, margherite, ecc.), il numero dei petali di ogni fiore è di solito un numero di Fibonacci, come 5, 13, 55 o perfino 377, come nel caso della diaccola.
Le brattee delle pigne si dispongono in due serie di spirali dal ramo verso l'esterno - una in senso orario e l'altra in senso antiorario. Uno studio di oltre 4000 pigne di dieci specie di pino rivelò che oltre il 98 per cento di esse conteneva un numero di Fibonacci nelle spirali che si diramavano in ogni direzione. Inoltre, i due numeri erano adiacenti, o adiacenti saltandone uno, nella sequenza di Fibonacci - per esempio 8 spirali in un senso e 13 nell'altro, o 8 spirali in un senso e 21 nell'altro.
Le scaglie degli ananas presentano un'aderenza ancora più costante ai fenomeni di Fibonacci: non una sola eccezione fu trovata in un test compiuto su 2000 ananas.
La crescita della foglie segue una spirale vegetativa: le linee rette che congiungono il centro del fusto e l'attacco della foglia formano un angolo ottuso, chiamato angolo aureo, il cui valore è dato da, calcolatrice alla mano, 360°·(1-?)=137,5° (ponendo ? = 0,618034).
I numeri di Fibonacci si trovano pertanto anche nella fillotassi, l'ordinamento delle foglie su un gambo. Su molti tipi di alberi le foglie sono allineate secondo uno schema che comprende due numeri di Fibonacci. Partendo da una foglia qualunque, dopo uno, due, tre o cinque giri dalla spirale si trova sempre una foglia allineata con la prima. a seconda delle specie, questa sarà la seconda, la terza, la quinta, l'ottava o la tredicesima foglia.
E ancora nella ramificazione di molte piante
E ancora potete osservare queste spirali logaritmiche nei cavolfiori, in alcune galassie, nei tipico modo di nuotare di alcuni branchi di pesci, negli uragani, nella formazione di viticci, nella doppia elica del DNA,
Anche il nostro corpo è regolato dallo stesso principio, rivelando delle proporzioni auree.
Qual è il punto il cui il corpo umano in altezza si suddivide nel rapporto aureo? È l'ombelico!
La mano e la testa si suddividono secondo rapporti aurei.
Alla faccia del caso!!!
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