sabato 7 febbraio 2009

Le eresie di Vito Mancuso, il teologo dissidente



Si definisce teologo, ma i suoi testi intrisi di eresie pretendono di abbattere i dogmi cattolici.
Vito Mancuso è un giovane laico docente di Teologia moderna e contemporanea presso la facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele di Milano

Nei suoi libri ha espresso concetti che, non solo sono distanti dal cattolicesimo (nel suo libro L'anima e il suo destino vengono negati almeno 12 dogmi fondamentali della fede cattolica) ma che, negando addirittura la necessità della salvezza operata da Cristo, viene di fatto a configurarsi come un filosofo e pensatore non cristiano.

Vediamo più da vicino alcuni errori:

1) La risurrezione di Cristo risulterebbe così del tutto superflua: essa, per Mancuso, "non ha alcuna conseguenza soteriologica, né soggettivamente, nel senso che salverebbe chi vi aderisce nella fede visto che la salvezza dipende unicamente dalla vita buona e giusta; né oggettivamente, nel senso che a partire da essa qualcosa nel rapporto tra Dio e il genere umano verrebbe a mutare" (312). Come si possono conciliare queste affermazioni assurde con quanto dice Paolo:
"Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede" (Prima Corinzi, 15, 14).


2) Lo svuotamento del dramma della libertà e la negazione della possibilità stessa della condanna eterna: l'Inferno sarebbe per Mancuso un "concetto (...) teologicamente indegno, logicamente inconsistente, moralmente deprecabile" (312). Un'assurdità se si considera che senza l'Inferno l'amore stesso di Dio risulterebbe inconsistente, perché non si darebbe alcuna possibilità di una libera risposta della creatura.

3) Contesta la creazione dell’anima umana da parte di Dio senza nessun concorso da parte dei genitori (“Dio non infonde l’anima, se con ciò intendiamo un atto creativo particolare che avviene ogni volta che viene concepito un essere umano. Ciò che Dio crea, e crea da sempre, è l’energia e le leggi che ne regolano il dinamismo, finalizzato all’apparire di una vita cosciente e libera”. Assurdo...

4) Negazione della dottrina sul peccato originale, afferma: “questo autentico mostro speculativo e spirituale, il cancro che Agostino ha lasciato in eredità all’occidente”.

5) Mette in discussione perfino (tenetevi forte) il ruolo redentivo di Gesù Cristo nell’economia della salvezza. “Non posso fare a meno di chiedermi come sia possibile che tutta l’immensa vicenda umana dipenda da un singolo evento”. Che razza di teologo è se non crede nemmeno in Cristo Dio?


Potete approfondire queste ed altre eresie di Mancuso all'indirizzo seguente http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/188221

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