Non so se lo avete notato, ma da qualche tempo a questa parte sulle pagine di alcuni quotidiani che combattono la deprecabile battaglia laicista sono comparsi i sermoni davvero vomitevoli di due famosi "teologi" eretici: Hans Küng e Vito Mancuso.
Davvero sottile la tattica di questi quotidiani, che dimostrano di aver raggiunto una ragguardevole comunione di spirito con l'anticristico...
Sempre in prima linea quando si tratta di sparare sulla Chiesa, criticando ogni iniziativa ortodossa, propongono per i più sprovveduti in modo davvero laido insostenibili papponi di religione fai-da-te.
E loro, i mercenari apostati, sembrano provare un certo gusto mentre con articoloni farciti di paroloni, riducono il cristianesimo alle proprie idee, ergendosi a giudici e critici del Magistero pontificio. Vendono Dio come novelli Giuda per gruzzoli e fama...
Mancuso propone di istituire un Concilio Vaticano III...?!?!? Un Concilio Mancusiano chiaramente, in cui far valere le sue teorie, la sua "teologia" impersonale, il suo gnosticismo...un cristianesimo che non creda nella resurrezione come propongono i suoi libri! Una teologia sicuramente apprezzata all'inferno, dove può vantare i più importanti estimatori, ma non certamente tra i cristiani, quelli veri, quelli che non si lasciano ingannare da certi falsi profeti. Tra le altre cose, solo ora stiamo inizziando ad apprezzare la bellezza del CVII, che senso avrebbe un nuovo Concilio?
Küng da parte sua attacca Papa Benedetto XVI accusandolo di aver tradito lo spirito del Concilio. Arrivando ad affermare perfino che i cristiani cattolici stanno diventando una setta, dimenticando così le più rudimentali nozioni di teologia in nome del dio denaro!
Küng parla di una presunta successione intesa come coordinamento interepiscopale, gettando fango sul primato petrino e dimostrando l'abissale ignoranza del Vangelo e delle inequivocabili parole rivolte da Gesù a Pietro: "Tu sei Pietro".
Il fatto che i loro articoli siano stati scritti il Mercoledì delle Ceneri ci fa riflettere...ma sembra che i diretti interessati abbiano fatto orecchie da mercante al Messaggio di Cristo!
Lascio aperta la riflessione, trascrivendovi un estratto di ciò che Paolo VI, confidò nel 1977 a Jean Guitton, utilizzando parole a dir poco profetiche:
"C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo e nella Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: ‘Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla terra?’. Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. [...] Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia».
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