lunedì 23 febbraio 2009

Uno sguardo che cambia la vita...


Gesù fissatolo, lo amò!

Immaginate per un istante quei suoi occhi nei vostri...
Quel suo sguardo pieno d'amore e di compassione, che non ti giudica, che non guarda al tuo status sociale, che non misura il tuo livello di celebrità o la tua efficienza ma solo quanto ami, uno sguardo che va dritto al cuore e ti fa piangere perchè ti rivela il volto di quell'Amore che tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta...che vede in te lo straordinario miracolo che non speri.

Bello vero?

Ripenso all'episiodio del giovane ricco che rifiuta l'amore perchè aveva molti beni.

L'incontro con Cristo che avrebbe dovuto sconvolgere la sua vita, rapirlo in un turbinio di gioia mai provata, genera in lui tristezza. Ma com'è possibile?
Lo sguardo di Cristo lo mette alle strette, ed egli decide tristemente di proseguire sulla via dell'egoismo, della chiusura alla grazia. Ha un cuore troppo pieno di mondo per poter accogliere liberamente Cristo...è schiavo dei suoi averi!

Un mucchio di beni materiali, una falsa felicità terrena, in cambio dell'eternità e della gioia piena!

Le sicurezze del giovane erano fondate su effimeri beni materiali, e come tali tangibili.
Perfino il Maestro era per lui un bene fra gli altri da collezionare.
"Cosa devo fare per avere la vita eterna?".
La domanda non ha nulla a che fare con la persona di Cristo e Gesù lo sapeva bene. Il giovane voleva acquisire nuovi beni, ottenere una formula della felicità per saziare il vuoto interiore, un freddo rituale da eseguire.

Non si può essere felici se non si è liberi e fintanto che si rimane schiavi impediamo al nostro cuore di infiammarsi per Dio, gettando secchiate di acqua gelida su un cuore che in fondo desidera ardere, consumarsi d'amore!

Il dramma vissuto dal giovane ricco è sempre attuale.

Penso in particolare a quell'ipocrisia per cui si piange per la crisi economica e non si rinuncia all'effimero. Alla schiavitù da acquisto considerata da alcuni sapientoni del nostro tempo come un rimedio ai mali dell'uomo... Assurdo vero? Eppure è proprio così, certi moderni medici e psichiatri per curare da stati depressivi invitano i pazienti alla shopping-terapia.

Leggo in un Forum di moda:

"Entro in un negozio, mi aggiro in religiosa concentrazione fino all'individuazione del capo di abbigliamento che potrebbe modificare l'assetto del mio stato emotivo. Quando finalmente ci riconosciamo, io e il mio nuovo oggetto del desiderio, ci amiamo promettendoci eterno amore. Solo che evidentemente nulla è duraturo, perchè appena varco la porta del negozio, ho già voglia di rivivere la vibrante sensazione dell'innamoramento passionale."

Quanta tristezza in queste parole!
A persone ferite, insoddisfatte, in cerca di un senso o di quell'amore che non hanno conosciuto, in persone in cerca di una liberazione e una guarigione che doni la gioia di vivere perduta, cosa gli si offre? Un oggetto... Ma ci rendiamo conto???
Così facendo ingannano doppiamente il malcapitato paziente legandolo ad una dipendenza dai beni materiali dalla quale difficilmente usciranno!!! La shopping-terapia diventa poi shopping-compulsivo andando a gravare sulla psiche e sulle tasche. Questi sono i rimedi umani!

I beni materiali non leniscono le ferite, semmai le procurano...
I beni materiali non aprono all'amore, semmai allontanano dall'Amore...

Pensiamo a quanti fratelli e sorelle bisognosi di Dio e delle Sue cure si rifugiano in questi paradisi artificiali, paradisi di stoffa, alla ricerca di una felicità che dia senso alla propria vita!

Abbiamo il sacrosanto dovere di gridare che solo Cristo può guarire le ferite più profonde del cuore umano.

In fondo, basta un pizzico di coraggio per corrispondere allo sguardo di Gesù.
Il coraggio necessario per riconoscersi pieni di miseria e bisognosi di tutto...

Quando come poveri medicanti ai margini delle strade del mondo tenderemo le nostre mani per elemosinare l'amore vero, allora e solo allora, alzando gli occhi incontreremo il Volto di Cristo. Nell'istante di uno sguardo sarà gioia piena perchè come poveri saremo in grado di accogliere la vera ricchezza.
Con Cristo nel cuore, riscoprendoci figli del Re, la via polverosa del nostro presente si trasformerà in reggia spendente!
Ogni angoscia, ogni turbamento, ogni depressione fuggirà, perchè non c'è tristezza in colui che sa di avere Tutto.

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