lunedì 28 novembre 2011

Golgota picnic e la blasfemia fatta passare per arte



di Marco Tosatti
da LaStampa.it


Dopo il caso dello spettacolo teatrale al Theatre de la Ville, a Parigi, dove si presentava un vecchio, che il figlio ripulisce dagli escrementi davanti a un grande ritratto di Gesù Cristo, spennellato anch’esso di escrementi (Lo stesso ritratto era in seguito bersagliato da bambini con bombe, e l’ultimo messaggio era: “Tu non sei il mio pastore”); e dopo che a protestare, sia in maniera fattiva, salendo sul palcoscenico con uno striscione, e poi pregando in ginocchio sul marciapiede erano stati giovani cattolici definiti fondamentalisti e integralisti, appoggiati dai lefebvriani; pare che i vescovi francesi e il cardinale di Parigi si siano svegliati. Forse dopo che qualcuno da Roma ha fatto notare che non era opportuno che la difesa della figura di Cristo fosse lasciata solo ad alcuni gruppi.

L’arcivescovo di Parigi, il card. André Vingt-Trois ha chiamato a una veglia di preghiera in riparazione per la “prima” dell’opera teatrale, giudicata blasfema, intitolata “Golgota picnic” che mette in scena un dileggio grottesco della crocefissione, con scene sessuali esplicite e insulti diretti a Cristo. L’opera blasfema, firmata dal regista argentino-spagnolo Rodrigo Garcia, ha provocato polemiche all’esordio in Spagna, dove è stata finanziata con fondi pubblici del Centro drammatico nazionale di Spagna. A Parigi l’esordio è previsto per l’8 diicembre, giorno in cui si celebra l’Immacolata concezione di Maria.

Durante la rappresentazione a Madrid molti spettatori abbandonarono il teatro in piena recita a causa dell’esibizione di nudo totale, della crocefissione di una donna “stigmatizzata” e della masturbazione di un’attrice. Prima dell’esordio annunciato al teatro Rond Point di Parigi, sui Campi Elisi, il card. Ving-Trois, che è anche presidente della Conferenza episcopale francese, ha convocato per le 20 “coloro che lo desiderano a una vegli di preghiera a Notre Dame, nel corso della quale saranno proposte una meditazione sulla Passione di Cristo e la venerazione della santa corona di spine”. Inoltre i vescovi francesi, grazie a un cominciato firmato dal portavoce mons. Bernard Podvin, hanno segnalato che anche se si deve rispettare la libertà di opinione come “qualche cosa di sacro”, si deve anche “rispettare quello che è sacro”.

Il testo afferma che nessuna istituzione europea deve finanziare “una produzione che denigri una religione”, e aggiunge che “molti non cristiani condividono la nostra collera. Se anche voi siete di questa opinione, non dovete restare indifferenti. Chiamate i funzionari eletti. Dite loro che questo è inaccettabile e indegno di una democrazia. Nel novembre 2009, l’Unione europea ha ribadito il suo fermo impegno per la protezione della libertà religiosa. I cristiani sono attivi nella vita civile, e solidali in molte cause. Che li si rispetti, anch’essi!”. Un gruppo di cattolici sui blog francesi hanno chiamato i fedeli di Parigi a lasciare l’8 dicembre una rosa bianca davanti al teatro Rond Point un’ora prima della “prima” così che i responsabili dell’opera capiscano “il dolore dei cristiani e facciano una chiamata al rispetto reciproco”.

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