martedì 28 febbraio 2012

Bufale, polli e ostie allucinogene


Il 21 luglio del 2009 pubblicavo sul blog la notizia relativa a due bufale spacciate come vere su social network e siti di importanti quotidiani nazionali. 

Protagonisti delle fiabesche vicende erano una suora "Batman" fermata per eccesso di velocità e un fantomatico sacerdote beone milanese risultato positivo all'alcool-test

Dietro queste e altre pazzesche vicende battute da importanti agenzie di stampa, c'era il nome di un avvocato allora poco noto, Giacinto Canzona, oggi tristemente famoso per l'assurda vicenda dei presunti sposini della Costa Concordia di cui da settimane si sta occupando "Striscia la Notizia". 

Il filo rosso che collegava le bufale, oltre all'ovvio sensazionalismo, era la buona dose di anticlericalismo con cui venivano sapientemente condite.

Sembrava fosse tutto fermo al 2009, ma le piante cattive, si sa, non muoiono mai, così ecco ripetersi nuovamente il copione a distanza di 3 anni. 


Il meccanismo è semplice: una notizia falsa, riportata su di una sperduta pagina di Facebook, viene data per vera e battuta da un'attendibile agenzia di stampa e...il gioco è fatto!

Tanto poco è bastato per ingannare prestigiose testate come AbruzzoWeb, Il Messaggero, Il Mattino, Libero e IlSole24Ore, che senza farsi troppi scrupoli la scorsa settimana hanno diffusamente parlato della vicenda fittizia ambientata a Campobasso che vedeva per protagonisti alcuni fedeli alle prese con ostie allucinogene. 

Se da un lato stupisce l'incapacità dei giornalisti di verificare le fonti delle notizie pubblicate, dall'altro non sorprende la constatazione che tali negligenze al 90% riguardano (ma tu guarda il caso!) la Chiesa Cattolica. 


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