Bellissimo post tratto da Berlicche http://berlicche.wordpress.com/ sull'evidenza del male.
La domanda è semplice. Cosa rappresenta l’immagine qui sopra?
Non dubito che molti di voi siano in grado di rispondere correttamente, a parte forse quelli un po’ miopi. Forza, allora, ditelo ad alta voce, adesso.
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Allora, siete riusciti a capirlo? Se non ci siete riusciti, ve lo dico io: questa qui sopra è una immagine bianca.
Ah, sì, certo, con un piccolo puntino nero.
Come, voi avete detto “puntino nero”? Il bianco copre 119987 punti, il nero 13. Insomma, il colore scuro è appena più di un millesimo della superficie complessiva, eppure è ciò che avete notato subito.
Immagino le vostre proteste: come ti permetti di ignorare quel nero, salta subito all’occhio, dove andremo a finire…hai una congenita incapacità di comprendere il senso delle obiezioni altrui, quel puntino è l’unica cosa che spicca.
No, non l’ignoro di certo. Non voglio correre il rischio che quel nero si espanda a coprire tutta l’immagine.
Quel nero che è crisi, quel nero che è dolore, quel nero che è morte, quel nero che è peccato. Ma preferisco guardare il bianco che c’è piuttosto che concentrarmi su quel poco che sporca, su quel poco ci blocca, quel poco che ci fa inciampare soprattutto se abbiamo lo sguardo fisso su di lui invece che su cosa è realmente importante.
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