sabato 28 febbraio 2009

Ascoltare...



Immersi nel caotico ritmo dei giorni, tra volti e voci, ci ritroviamo smarriti e in cerca di pace.

Abituati ad ascoltare radio, tv, cellulari, ipod..siamo schiavi di parole e suoni che solo in apparenza sembrano rilassarci ma che di fatto creano in noi un vuoto sempre più grande ed incolmabile; un vuoto che lentamente partendo dal baratro del nostro cuore, si estende fino ad inglobarci completamente. Come una bolla che espandendosi ci intrappola e ci impedisce di ascoltare le uniche Parole veramente significative!

Così, isolati da ciò che può rendere la nostra vita piena, rimaniamo assordati dall'eco delle parole vuote che ci bombardano.

Rinchiusi in queste bolle ci isoliamo.
In un autistico impulso di ribellione, gridiamo e nessuno ci ascolta, soffriamo e nessuno sembra poterci aiutare.
Incapaci di reagire rimaniamo il più delle volte inermi a rispecchiare il nostro volto deformato sulle pareti interne della bolla di vetro in cui ci siamo chiusi. A contemplare ciò che non siamo a rimirare null'altro che noi stessi, come narcisi incantati.

Bolle vaganti, autistici intellettuali, guardoni senza cervello...

Fino a quando permetteremo che il mondo ci trasformi in una mostra natalizia di variopinte palle di vetro da appendere all'albero di turno?

E’ giunto il momento di rompere senza indugi questo involucro per iniziare ad essere veramente quelli per i quali un giorno siamo stati creati.

Dentro una bolla di vetro niente appare chiaro…la visione di ciò che è al di fuori appare distorta, tutto sembra troppo grande ed irraggiungibile; perfino la luce filtrata assume un colore diverso, innaturale.

Rompere questa bolla ipocrita e falsa è possibile solo mettendosi in ascolto dell'unica Parola significativa. La Parola di Dio.
Quella Parola che non viaggia alla velocità delle onde sonore, utilizzando l'unica lunghezza d'onda che nessuno schermo può filtrare... l'Amore!
Solo l'Amore può farci vedere il mondo per quello che è.
Solo l'Amore può farci riscoprire la bellezza del nostro essere creature amate alla follia da un Dio che non ha esitato a comunicarci la sua stessa vita, per permetterci di sperimentare già in terra quel Paradiso che come instancabili pellegrini attendiamo!

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