giovedì 12 febbraio 2009

Storie di conversioni - 4



La conversione di Giovanni Papini

Seguace del nichilismo, arrivò all'apice della sua avversione al cristianesimo con "Le memorie d'Iddio" (1912), in cui scrisse "Uomini: diventate atei tutti, fatevi atei subito!"e "Dio esiste solo perché gli uomini credono in Lui, e alla morte dell'ultimo credente anch'Egli scomparirà".

Dopo la conversione, avvenuta nel 1921, Giovanni Papini piangeva al pensiero di aver scritto un simile libro e incaricò la figlia Viola di ricercare tutte le copie ancora esistenti e di bruciarle.

È stata la figlia a raccontare che il padre, rattristato e pentito, un giorno le disse:

"Viola, mi fido soltanto di te. Mi son fatto rendere da Vallecchi tutti i volumi delle 'Memorie d'Iddio': bruciali tutti, che non ne resti nemmeno una copia!".

Papini annunciò la sua conversione religiosa pubblicando la "Storia di Cristo", che si rivelò un grande successo editoriale, non solo italiano.

Nella "Storia di Cristo", lo scrittore toscano narra con passione la vita di Gesù e respinge le critiche di coloro che si dicono "spiriti liberi" e che vorrebbero "assassinare una seconda volta Gesù".

Scritto come se fosse ieri, Papini respinge le tesi di coloro che parlano del Vangelo come di una leggenda, criticando chi descrive Gesù come un "negromante" o un "arruffapopoli". Va anche contro coloro che descrivono il Cristo come un "mito creato ai tempi d'Augusto e di Tiberio", o quelli che parlano di Gesù come un "precursore di Rousseau e della divina Democrazia".

In riferimento alla sua vita, nell'introduzione alla "Storia di Cristo" Papini scrive: "l'autore di questo libro ne scrisse un altro, anni fa, per raccontare la malinconica vita d'un uomo che volle, un momento, diventar Dio". "Ora, nella maturità degli anni e della coscienza, ha tentato di scrivere la vita di un Dio che si fece uomo".

Questi versi meditava nel Natale del 1955 Giovanni Papini; chiedendosi come potesse accadere la nascita interiore del Cristo. La risposta fu la seguente:

Questo miracolo nuovo non è impossibile purché sia desiderato e aspettato. Il giorno nel quale non sentirai una punta di amarezza e di gelosia dinanzi alla gioia del nemico o dell’amico, rallegrati perché è segno che quella nascita è prossima…Il giorno in cui sentirai il bisogno di portare un po’ di letizia a chi è triste e l’impulso di alleggerire il dolore o la miseria anche di una sola creatura, sii lieto perché l’arrivo di Dio è imminente. E se un giorno sarai percosso e perseguitato dalla sventura e perderai salute e forza, figli e amici e dovrai sopportare l’ottusità, la malignità e il gelo dei vicini e dei lontani, ma nonostante tutto non ti abbandonerai a lamenti né a bestemmie e accetterai con animo sereno il tuo destino, esulta e trionfa perché il portento che pareva impossibile è avvenuto e il Salvatore è già nato nel tuo cuore


Potete ascoltare la catechesi del cardinal Angelo Comastri sulla conversione di Giovanni Papini


Angelo Comastri - La conversione di Giovanni Papini
Angelo Comastri - ...
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