martedì 10 aprile 2012

C’è un misterioso "Big Bang" all’origine del cristianesimo


Lo chiamano Big Bang. E' quell'inspiegabile momento in cui tutto ha avuto inizio: la luce, la vita, gli universi, ogni cosa che conosciamo. Un istante, un momento in cui tutto ha avuto inizio. Senza quel momento niente avrebbe avuto senso perché tutto sarebbe stato niente, nulla, buio, oscurità.

Dal buio, dal nulla, con forza dirompente l'universo, i multiuniversi, hanno visto la luce, sono venuti alla luce. 
Venire alla luce, nascere. La vita è frutto di questo scontro tra buio e luce. Anche noi veniamo alla luce, tutto viene alla luce, tutto ciò che vive, tutto ciò che esiste.

C'è poi un altro evento storico analogo al Big Bang, altrettanto rivoluzionario. Anch'esso ha comportato come effetto un radicale cambiamento dell'Universo. E' la Resurrezione di Gesù. Un istante altrettanto inspiegabile del quale da secoli si cercano, invano, le prove. 

Un sepolcro si chiude. Le speranze del mondo sono rinchiuse in una fredda tomba scavata nella roccia. E' buio. Buio fitto per tutti. E' buio per coloro che per anni lo hanno seguito. E' buio per coloro che lo hanno ascoltato. Buio perfino per coloro che da lui sono stati guariti. Tutto è buio e tutto tace. Sembra essersi spenta la luce del mondo, soffocata da quegli stessi uomini che era venuto a salvare. 

Poi un'esplosione di luce, un lampo improvviso e inatteso. Un corpo che scompare. Mille giustificazioni, ancora troppo umane. "Lo hanno portato via", mormorano alcuni. La fede è ancora accecata dalla paura. Eppure quella promessa così oscura fatta prima di morire: "dopo tre giorni risusciterò", comincia lentamente a definire i suoi contorni. E se fosse vero?  Poi l'incontro, gli incontri, i testimoni. Gioia, corse folli. Allora era tutto vero. Doveva risorgere il terzo giorno. Lo ha fatto. Ha vinto la morte! Perfino l'ultimo nemico dell'uomo ha perso la sua battaglia. 
Niente è più come prima. Ora c'è speranza per tutti, per tutti!

In quel giorno, dall'oscurità, ci è stata data una nuova luce. La morte si è trasformata in vita, ogni tenebra è stata rischiarata. Perfino il tempo si è dilatato spalancando orizzonti di eternità. 
Sì, c’è un misterioso "Big bang" all’origine del cristianesimo.


Dall'Omelia di Benedetto XVI in occasione della Veglia Pasquale 2012

[...]La luce rende possibile la vita. Rende possibile l’incontro. Rende possibile la comunicazione. Rende possibile la conoscenza, l’accesso alla realtà, alla verità. E rendendo possibile la conoscenza, rende possibile la libertà e il progresso. Il male si nasconde. La luce pertanto è anche espressione del bene che è luminosità e crea luminosità. È giorno in cui possiamo operare. Il fatto che Dio abbia creato la luce significa che Dio ha creato il mondo come spazio di conoscenza e di verità, spazio di incontro e di libertà, spazio del bene e dell’amore. La materia prima del mondo è buona, l’essere stesso è buono. E il male non proviene dall’essere che è creato da Dio, ma esiste in virtù della negazione. È il "no".

A Pasqua, al mattino del primo giorno della settimana, Dio ha detto nuovamente: "Sia la luce!". Prima erano venute la notte del Monte degli Ulivi, l’eclissi solare della passione e morte di Gesù, la notte del sepolcro. Ma ora è di nuovo il primo giorno, la creazione ricomincia tutta nuova. "Sia la luce!", dice Dio, "e la luce fu". Gesù risorge dal sepolcro. La vita è più forte della morte. Il bene è più forte del male. L’amore è più forte dell’odio. La verità è più forte della menzogna. Il buio dei giorni passati è dissipato nel momento in cui Gesù risorge dal sepolcro e diventa, egli stesso, pura luce di Dio. Questo, però, non si riferisce soltanto a Lui e non si riferisce solo al buio di quei giorni. Con la risurrezione di Gesù, la luce stessa è creata nuovamente. Egli ci attira tutti dietro di sé nella nuova vita della risurrezione e vince ogni forma di buio. Egli è il nuovo giorno di Dio, che vale per tutti noi [...].

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