mercoledì 25 aprile 2012

In rete c'è un mondo che cerca Dio


All'incirca due mesi fa ho caricato sul mio account di Youtube un filmato intitolato "Se esiste Dio, perché tanto male nel mondo?".  In poco tempo ha iniziato, in modo virale, a fare il giro della rete italiana. 
C'era da aspettarselo considerandone la la simpatia e l'immediatezza! 

Ciò che più mi ha meravigliato di questa incredibile girandola di condivisioni non è stato il numero di visualizzazioni ottenute, per carità, alto considerando da quanto poco tempo è in circolazione (ad oggi più di 34.000), quanto piuttosto il dibattito sorto intorno al filmato. Quasi 300 commenti di ogni tipo: di approvazione, di disapprovazione, di critica feroce. Dibattiti, diatribe, tentativi di spiegazione, e tanto, tanto altro.

Di video nel mio canale ce ne sono un centinaio, di questi però solo due hanno suscitato simili reazioni. Si tratta di filmati apertamente provocatori che inducono lo spettatore a riflettere su problematiche inerenti la cosiddetta teodicea (esistenza e conoscenza di Dio, attributi divini, creazione, provvidenza, problema del male etc..). 

Anche nel secondo caso (che poi sarebbe il primo in ordine cronologico), quello relativo al video che ha per protagonista un giovanissimo Albert Einstein versione scolaretto, intitolato "Se Dio esiste, da dove viene il male?", si è verificato lo stesso fenomeno. Ben 500 commenti di ogni tipo a riprova che l'uomo non è affatto indifferente a Dio, alla sua esistenza e a ci che ne consegue.
  
Tanto poco mi è bastato, due filmati di pochi minuti, per convincermi ancora di più che nel mondo, come nel web che poi è uno specchio del mondo stesso, c'è una umanità nient'affatto indifferente al discorso su Dio, che ama farsi domande importanti, che non vive con passività la propria vita, che sa interrogarsi su problemi grandi perché ha sete, una sete immensa di Infinito, di Bellezza, di Verità.

A buon evangelizzator poche parole!

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