mercoledì 25 febbraio 2009

Quanto sono amabili le tue opere!


Dice il Siracide: “Quanto sono amabili le tue opere! E appena una scintilla se ne può osservare” (Sir 42,22).

Sono così belle e amabili che alcuni le hanno scambiate per Dio. Si legge ancora nel Siracide:

davvero stolti per natura tutti quelli che vivono nell’ignoranza di Dio e dai beni visibili non riconoscono Colui che è, pur considerandone le opere, ma il fuoco, o il vento o l’aria sottile o la volta stellata o l’acqua impetuosa o i luminari del cielo considerano come dei, reggitori del mondo. Se stupiti per la loro bellezza li prendono per dei, pensino quanto è superiore il loro Signore, perché li ha creati lo stesso autore della bellezza. Se colpiti dalla loro potenza e attività, pensino quanto più potente è colui che li ha formati. Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature, per analogia, si conosce l’autore” (Sap 13,1-5).

S. Agostino, riflettendo sulla bellezza delle realtà create, esclama: “E cielo e terra e tutte le creature in essi d’ogni parte mi dicono di amarti e non cessano di dirlo a tutti affinché “siano senza scusa” (Rm 1,20)” (Confessioni, X,6,8).

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