giovedì 5 febbraio 2009

L'inganno della Meditazione Trascendentale: idolatria e occultismo.



Vi sarà capitato di sentir parlare di Meditazione Trascendentale.
Bene, cercheremo di far luce sulla pericolosità di questa tecnica.

La Meditazione Trascendentale è una tecnica di meditazione scaturita dalla tradizione indù. A diffonderla in Occidente fu Maharishi Mahesh Yogi (nella foto), il guru dei Beatles. Tale tecnica appartiene ad una delle principali scuole interpretative dei Veda: il Vedanta, via della non-dualità, che predica il monismo assoluto. In altri termini: la morte di tutto ciò che caratterizza l’individualità della persona. Per ottenere questo triste risultato occorre effettuare un cammino a ritroso nella coscienza personale, reso possibile dalla ripetizione incessante di un mantra.


Il mantra che è un breve fonema scelto per la sua presunta “qualità vibratoria”, deve essere ripetuto fino a che l’attività mentale non si interrompe, in un processo che può definirsi autoipnotico.


Sebbene l’opinione pubblica associ alla parola mantra un semplice suono privo di senso, esso indica di fatto un nome ben preciso, il nome di una presunta divinità. Tale nome (il mantra perlappunto) viene trasmesso al fedele nel corso di un rito iniziatico che costituisce, badate bene, una vera e propria liturgia di adorazione indirizzata al pantheon dei “grandi maestri divinizzati” della tradizione Vedanta.


Questo atto di adorazione si concretizza nell’offerta di oggetti simbolici portati dal candiato: un fazzoletto bianco, del legno di sandalo, della canfora, del riso, alcuni fiori, della frutta.

Attraverso questo gesto rituale si sancisce la propria donazione alla “divinità” o meglio entità da evocare. A termine del rito come si trattasse di una consacrazioni religiosa, l’iniziato viene fatto prostrare; in quella posizione, davanti alla "divinità", questi riceve il mantra.


Ne va da sè che per un cristiano partecipare ad una simile cerimonia sarebbe pura apostasia, ma questo aspetto è taciuto da tutti coloro che insegnano MT.


Purtoppo dal momento che l’ignoranza non ha limiti, molti cattolici o presunti tali la praticano senza porsi troppo domande, ingannati da guru senza scrupoli.


Bene vi dico, diffidate, diffidate, diffidate, da questa vera e propria pratica occultistica che porta il più delle volte a danni spirituali tali da richiedere un lungo processo di guarigione e liberazione attraverso estenuanti esorcismi e preghiere di liberazione.


Aggiungo a sostegno di quanto ho riferito una testimonianza trovata in rete, davvero eloquente...è una delle tante:

"Ho fatto molti anni di meditazione trascendentale. Avevo dei problemi personali e un amico mi ha proposto all'inizio di partecipare ad un corso di rilassamento. Io ero abbastanza lontana dalla Chiesa ed ho iniziato a fare questa tecnica. Mi sono sentita meglio nel senso che ho sviluppato questa capacità di rilassamento; affrontavo i problemi in maniera diversa. Ci sono voluti molti anni per capire che questa era una strada errata. Mi venivano dati dei suoni da pronunciare all'interno di iniziazioni segrete. Nel tempo ho compreso che questi suoni era in realtà lettere che costituivano l'invocazione a Rama: “sviramnamaha” che voleva dire “nel nome di Rama”. Rama è il dio degli indiani. Allora mi sono chiesta: “Perchè devo dire nel nome di Rama? Io dico nel nome di Gesù Cristo perchè con Rama non ho niente a che fare; e da lì è iniziato un processo di guarigione”. Io penso che bisogna invitare i sacerdoti, i laici ad essere più istruiti su queste tecniche affinchè invitino le persone a non frequentare questi corsi; io non ho mai sentito dire in nessuna predica: “Non fate la meditazione trascendentale”. Ritengo che si debba conoscere il rischio a cui si va incontro con la pratica di queste discipline. Mi avevano insegnato ad invocare “nel nome di Rama” per 20 minuti, dopo i quali seguiva l'invocazione dei poteri. Nel tempo purtroppo questi poteri (medianici) sono arrivati, con tutti i problemi ad essi collegati.


P.S. Mentre scrivevo l'articolo ho appreso che proprio il 5 Febbraio (del 2008) moriva all’età di 91 anni nella sua abitazione di Vlodrop in Olanda Maharishi Mahesh Yogi, il celebre guru dei Beatles che portò in Occidente la Meditazione trascendentale. Una semplice coincidenza? Ho smesso di crederci da tempo…


2 commenti:

  1. http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Meditazione_trascendentale_e_malattie_cardiovascolari/1348497

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  2. Insomma, la signora era più rilassata e affrontava meglio i suoi problemi. Questo è davvero un grande danno spirituale, non credete? Io ho praticato la MT (non la pratico più da tempo) ma posso garantire e assicurare di non essermi prostrata davanti ad alcunché durante la trasmissione del mantra, e posso altresì assicurare che ero, proprio come la signora, molto più rilassata quando praticavo correttamente. Inoltre, dopo la recita del mantra, non si invoca alcunché, né si domandano poteri occulti. Si resta due o tre minuti rilassati e poi si torna alle normali e quotidiane attività. L'unico motivo per cui mi sento di sconsigliarla è che occorre seguire un corso piuttosto costoso per ricevere il mantra. Il resto, perdonatemi, sono solo enormi baggianate.

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