lunedì 27 luglio 2009

L'oscura mentalità antinatalista


Tratto da "Breve storia dell'aborto nel mondo"
di Francesco Agnoli
fonte: Centro Culturale San Giorgio

Tra i «sacerdoti» di questa oscura mentalità, figura, in Italia, il professor Giovanni Sartori, editorialista de Il Corriere della Sera, che insieme a Gianni Mazzoleni ha realizzato un volume intitolato La terra scoppia.
Sovrappopolazione e sviluppo (Ed. Rizzoli), dove vengono appunto sostenute le teorie maltusiane, con tutto quello che ne deriva: necessità di diffondere aborto e sterilizzazione anche nei Paesi più poveri.

L'argomentare del professore, del tutto analogo a quello di tanti pazzi come lui, prescinde da tutto quello che ci insegna la Storia, e cioè che l'aumento demografico è stato spesso motore di sviluppo, dall'epoca delle colonizzazioni greche, alla Rinascita dell'anno Mille, alla rivoluzione industriale, ecc...; prescinde dall'onestà e dal buon gusto, allorché paragona l'uccisione di un bambino a quella di un girino, di una larva o al gesto di bere un uovo («Se io bevo un uovo di gallina, non uccido una gallina»); prescinde infine dall'evidenza dei dati numerici reperibili su qualsiasi testo di geografia.

Leggendoli capirebbe che la povertà non è assolutamente determinata dall'eccesso di popolazione. Infatti, per fare solo qualche esempio, l'India ha una densità di 307 abitanti per km2, mentre il Belgio e il Giappone ne fanno registrare 336, l'Olanda 388, Hong Kong, che ha un reddito pro capite di ben 23.930 dollari, addirittura 6.502. Così, Paesi ricchi come l'Italia e la Germania hanno un'altissima densità demografica, mentre Paesi poveri come la Repubblica Centrafricana o il Gabon rientrano tra quelli in assoluto con più bassa densità (sei e cinque abitanti per km2); così, ancora, il Madagascar ha un superficie quasi doppia di quella del Giappone, ma gli 11.000.000 di malgasci muoiono di fame, mentre i 127.000.000 di giapponesi, che si affollano su un territorio quasi privo di risorse naturali, hanno il secondo reddito pro capite al mondo 40.

L'aspetto più terribile di queste teorie è che sono penetrate, in verità da parecchi anni, anche in organizzazioni internazionali come l'ONU, l'UNFPA, l'UNICEF e la Banca Mondiale, le quali, di conseguenza, hanno tratto le logiche conclusioni, anche riguardo al modo di spendere i soldi che ricevono: non è il cibo, non sono le medicine, non è lo sviluppo, che, anzi, permettono e allungano la vita, ad abbisognare ai Paesi poveri, quanto semmai i contraccettivi, gli aborti e le sterilizzazioni, anche forzati. In quest'ottica, infatti, medicina ed igiene divengono «mezzi buoni» che raggiungono «fini cattivi», e cioè la «proliferazione cancerosa» di uomini che continuano a «vivere sul pianeta come vermi sulla carogna».

1 commento:

  1. Ottimo sito quello del Centro Culturale San Giorgio. La mentalità e la cultura di morte, è arrivata all'apice... tuttavia consiglio vivissimamente di recitare ogni giorno e diffondere l'immagine con la preghiera di Amsterdam. Potrà sembrarvi strano, ma credetemi, è molto forte!!! Questa preghiera è collegata alle apparizioni (riconosciute come soprannaturali) che Ida Peerdeman ebbe grazia alla Madonna. Ci sono visioni profetiche... alcune già avvenute, altre come una sorta di guerra chimico-batteriologica che rischia di investire USA ed Europa. Tra l'altro Amsterdam è connessa alle lacrimazioni della Madonna ad Akita in Giappone. La Madonna in legno che riproduce quella di Amsterdam, ha lacrimato un centinaio di volte... il terzo messaggio non è affatto rassicurante. Ma forse, chissà che non siamo ancora in tempo?

    http://signoradeipopoli.altervista.org/

    Saluti

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