martedì 10 gennaio 2012

I Maya, il 2012 e il Pic de Bugarach




A quanto pare all’Apocalisse generale vaticinata dai Maya (o meglio dal teorico della New Age, José Argüelles) per il 2012, sopravviverà soltanto un paesino francese chiamato Bugarach. A dirlo è il solito gruppo di occultisti catastrofisti newager accompagnati dagli immancabili speculatori d'occasione.

Perché il mondo debba finire dappertutto tranne lì sopra non è dato capire. Sta di fatto che digitando le parole Bugarach 2012 su Google appaiono 1.960.000 risposte in continuo aumento. Sembra addirittura che in migliaia si stiano già organizzando per colonizzare il tranquillo paesino di montagna in vista dell'avvicinarsi della fatidica data. 

Le ragioni di tanto successo sono molteplici: sul Pech (il monte che sovrasta Burgarch) per alcuni ci sarebbe un anomalo magnetismo; per altri una base aliena; per altri ancora l’Arca dell’Alleanza o il sepolcro di Cristo. E ancora: il tesoro dei templari, la sepoltura di Maria Maddalena, la terza dimensione, una città catara, un parcheggio di Ufo e chi più ne ha più ne metta. Insomma, un vero e proprio pozzo di san Patrizio dell'esoterismo. 

Dicono che per raggiungere Burgarch occorra fare un vero e proprio viaggio della speranza: un aereo, un treno, un pullman e un taxi... Ci dispiace per chi facendo tanta fatica si troverà il 21 dicembre del 2012 ad attendere una fine che puntualmente non arriverà.

Ai visitatori delusi consigliamo di prepararsi a festeggiare il Santo Natale nella piccola chiesetta del paese, in cui non troveranno né santi graal, né extraterrestri ad attenderli, ma un piccolo bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoria.

Nel silenzio di quella notte, a Burgarach come in tutte le chiese del mondo, si contemplerà ancora il mistero dell'Incarnazione, si festeggerà la nascita del Salvatore, quello vero. E chissà che per qualcuno, quel giorno, non rappresenti davvero la fine di una vita e l'inizio di un'altra!


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