sabato 17 gennaio 2009

Santa Gemma e Padre Pio: uniti nella Passione di Cristo


In questi giorni sto approfondendo la figura carismatica di Santa Gemma Galgani e avendo a mia disposizione una gran quantità di testi sto approfittando per ricercare fatti poco noti...

Nonostante sia molto conosciuta, moltissimi particolari della sua vita non sono ancora stati divulgati.

Ve ne racconto uno che ha immediatamente richiamato alla mia mente una visione che un altro noto stimmatizzato dei nostri tempi, padre Pio da Pietrelcina, descrisse nella lettera al suo padre spirituale.

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Depone la signora Cecilia Giannini:
«Una volta mi disse che Gesù voleva che pregasse tanto per i sacerdoti e una mattina le aveva detto: "Vedi, figlia mia, se non fosse per rispetto a questi Angeli che mi stanno d'attorno, quanti ne fulminerei all'altare". E voleva dire nel tempo che dicono Messa. E pregava molto per i sacerdoti tanto che è arrivata a sudar sangue, un mese sano, di agosto. Mi diceva qualche volta: "Lo vedesse come lo trascinano con le funi i sacerdoti, ora di qua ora di là!". Ed era un continuo pregare per essi, i sacerdoti. I sacerdoti li rispettava ma non ne parlava, come di nessun altro».
Pregava per la conversione di quelli che avevano bisogno di mettersi in grazia di Dio.

Analogo dolore, ma con stile più veemente – si riscontra in una lettera di P. Pio da Pietrelcina al suo Direttore spirituale (in data 7.4.1913):
«Venerdì mattina ero ancora a letto quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari fra i quali diversi dignitari ecclesiastici. Di questi, chi stava celebrando, chi si stava parando e chi si stava svestendo le sacre vesti. La vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta ne ebbi. Però il suo sguardo si riportava verso quei sacerdoti e, come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo e allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore, due lagrime gli solcarono le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto e di di­sprezzo sul volto gridando: "Macellai!"» Lett. 123 a P. Agostino di S. Marco in Lamis, ed. S. Giovanni Rotondo, 1973, pag. 350 s.



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