martedì 20 gennaio 2009

L'ombra di Satana, una fiction sulle sette sataniche



E' in arrivo una miniserie presentata nel Luglio del 2008 al Roma Fiction Fest, si intitolerà "L'ombra di Satan" e tratterà il tema delle sette sataniche...
Ambientata tra Treviso e Vicenza, andrà in onda su Sky in due puntate.
Speriamo possa far emergere tutta la drammaticità del problema!
Intanto se ne inizia a parlare in quotidiani, blog e siti vari...facendo il più delle volte riferimento alle impressionanti cifre del fenomeno, purtoppo in espansione.


Di seguito il bell'articolo di Giuseppina Manin
comparso sul Corriere della Sera del 7 Gennaio
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Le bacheche del web espongono annunci tra l'allarmante e il grottesco: «Pratico la magia nera e cerco formula magica per uccidere. Chi può aiutarmi?». «Cerco qualcuno che mi prenda come suo schiavo satanico. Scrivere solo se realmente interessati». «Sono altamente interessato a essere sacrificato per una femmina cannibale. Scrivetemi via mail le vostre esigenze». «Io non vedo niente di sbagliato nei serial killer, mi piacciono i serial killer che vagano in cerca di preda nella notte»....

Ci sarebbe da ridere, se tutto non fosse spaventosamente serio. Quei messaggi bislacchi non hanno niente di ironico né di spiritoso. Gli adoratori del Demonio avranno forse poteri soprannaturali, ma senso dello humour no. Quello gli manca proprio. A curiosare tra i mille blog, club, newsgroup dell'universo luciferino ci si rende conto dell'impressionante tracimare di un fenomeno un tempo riservato a sparuti gruppetti di invasati. Satana oggi abita su Internet, ma se deve passare dal virtuale al reale, allora opta per il Bel Paese. È l'Italia infatti a detenere l'inquietante primato a livello europeo della prolificazione delle sette. «Ottomila sette, 600 mila adepti. Che in gran parte si ritrovano con la complicità del web, droghe e un certo tipo di musica. È il satanismo dei giovani, acido, all'italiana», lo definisce Alex Infascelli, 41 anni, musicista e regista da sempre attento a realtà turbate e controverse come testimoniano i suoi film, da Almost Blue, a Il siero della vanità a H2Odio. Da poco ha terminato a Trieste («con Torino la città più attiva dal punto di vista magico») le riprese de L'ombra di Satana, miniserie in due puntate prodotta da Sky Cinema (dopo Quo vadis Baby? e Romanzo criminale) che andrà in onda nel maggio prossimo. Protagonista Fabrizio Bentivoglio, per la prima volta in una fiction, nei panni di Giovanni Baldassi, piccolo industriale benestante, padre di famiglia come tanti, catapultato d'improvviso nel più assurdo degli incubi.

Il suo figlio maggiore, Michele, sparisce inghiottito da un nulla che, via via si rivelerà popolato di ombre spaventose. Nell'inseguirlo, l'uomo finirà lui stesso nei gorghi di una setta, inorridito e affascinato al tempo stesso. «Un mondo fuori da ogni regola, che esalta la violenza e la crudeltà, il razzismo e l'omicidio. Ma anche nelle tenebre più fosche si possono a volte trovare spiragli di luce - sostiene Infascelli -. Il frutto proibito di una libertà senza freni può condurre alla follia ma anche spalancare porte di conoscenza inattesa, sospingere su percorsi interiori sorprendenti. Quelle teorie luciferine dicono cose molto pericolose ma anche molto forti, molto vere. E questo ha grande risonanza tra i giovani che hanno fame di messaggi ardenti. Da una parte o dall'altra. Giovanni Paolo II trascinava folle di adolescenti con le sue parole. Lo stesso può accadere su altri versanti».

Insomma, ragiona Infascelli, bene e male sconfinano sempre e nulla va demonizzato, nemmeno il Demonio. «Più che il fenomeno sette in sé, mi interessava raccontare quello che accade dietro la facciata "normale" di cittadine tranquille stile Twin Peaks. Prendiamo Vicenza: 100 mila abitanti, 30 locali per scambisti e lap dance. Di giorno città laboriosa e perbene, di notte pronta a ogni trasgressione. Accade ovunque, certo. Ma da noi anche di più. Siamo il Paese cattolico per eccellenza, e dove c'è l'acqua santa c'è anche il diavolo. E il papa di recente ha lamentato che ci sono troppo pochi esorcisti... La Chiesa bianca e la Chiesa nera. Il potere d'attrazione d'entrambe è indubbio. Ma sette e congreghe si nascondono ovunque. Anche Facebook ha le sue insidie. Ne so qualcosa. Mi sono iscritto e dopo un mese mi ritrovavo 600 amici, dei quali ne conoscevo sì e no una dozzina. Sconosciuti che avevano le mie foto, si confidavano con me, tentavano di coinvolgermi in ogni modo. Ho avuto la sensazione di esser stuprato. E mi sono tolto rapidamente».

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