mercoledì 29 luglio 2009

Baby TV: ovvero piccoli teledipendenti disadattati crescono!



Sky ha presentato per il nuovo anno 10 nuovi canali, tra questi dovrebbe andare in onda Baby TV, la tv legata a Nickelodeon pensata per i bambini da 0 a 3 anni.
Si avete letto bene!
Mancava praticamente solo questa fascia da coprire...

Ricordiamo che Nickelodeon è il canale per ragazzi curato da MTV ed in un certo senso propedeutico allo stesso. Con 65 millioni di abbonati, ha la maggiore audience TV nel segmento dei bambini di 4-11 anni in America e attraverso Sky si è rapidamente diffuso in tutta Europa.
La maggior parte dei programmi di questa rete pur non essendo ancora scaduta al livello di MTV, viene usata da Sumner Redstone (propietario della VIACOM) per abituare gradualmente i bambini alle perversioni di MTV.

Come possiamo facilmente immaginare Baby TV completerà il già triste programma di iniziazione della gioventù...e il suo progressivo pervertimento.

Quello del pervertimento della gioventù è sempre stato un pallino della Massoneria, ben consapevole che disinibendo la gioventù questa crescerà amorale, areligiosa, ed atea .
E noi? Glielo stiamo permettendo.

Al di là di questi motivi, che dovrebbero sollecitare il popolo italiano ad una sommossa contro questo nuovo canale televisivo, ce ne sono altri molto seri di natura psicologica, spiegati in un recente articolo comparso su Avvenire.



di Tiziana Lupi
articolo tratto da Avvenire

Mi piacerebbe che ci fosse ancora Maria Montessori. Sono certa che lancerebbe fulmini e saette contro chi, con questo canale Baby Tv, pensa di piazzare davanti alla televisione bambini così piccoli». A parlare è Anna Oliverio Ferraris, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo all’Università la Sapienza di Roma nonché autrice di saggi, articoli scientifici e testi sul rapporto tra i più piccoli e la tv. Un rapporto su cui non ha dubbi: «La televisione zittisce i bambini» afferma, lapidaria.

In che senso li zittisce?

In tutti i sensi. Da qualsiasi parte lo si guardi, il rapporto tra i più piccoli e la tv è deleterio. A partire dallo sviluppo emotivo: il bambino di età inferiore ai tre anni deve conoscere prima la realtà e solo dopo rapportarsi con la sua rappresentazione. Altrimenti finisce per affezionarsi a personaggi virtuali, non reali, e per diventare dipendente dall’oggetto televisione di cui non potrà più fare a meno. Un vero obbrobrio.

Parlava anche di altri punti di vista.

Penso al linguaggio: il bambino impara a parlare interagendo con gli adulti, sentendo i loro suoni e le loro parole e provando a ripeterle. Con la tv non c’è interazione, parla solo e sempre lei e non gli lascia spazio. E poi c’è lo sviluppo della motricità: ad un’età in cui il bambino dovrebbe muoversi, imparare attraverso i sensi, toccare gli oggetti, lo si immobilizza davanti al televisore. Capisce perché parlavo di obbrobrio? Il libro del collega francese Serge Tisseron,
Les dangers de la télé pour les bébés
I pericoli della televisione per i piccoli, ndr) è illuminante a riguardo.

Esiste un’età «giusta» per iniziare a guardare la tv?

Una volta si raccomandava di tenere i bambini lontani dalla televisione prima dei sei anni. Diciamo che possiamo anticipare anche a 4-5 ma a patto di considerarla un di più e di non guardarla per più di un quarto d’ora. Come sempre, è questione di quantità. Quello che è deleterio è il rumore di fondo di certi televisori che rimangono sempre accesi e finiscono per disturbare il bambino che, magari, sta provando a giocare e che, invece, finisce per perdere la concentrazione. Per non parlare, poi, di chi fa fare colazione ai figli davanti alla tv. Diversamente dagli adulti, il bambino non si sveglia di botto, ha i suoi tempi per passare dalla notte al giorno: svegliarlo con la televisione crea solo confusione.

Ma il mercato tv sembra non volersi fermare.

Dobbiamo fare come la Francia, dove esperti e intellettuali si sono mobilitati per contrastare l’arrivo di questo canale. E, dopo uno studio in merito, l’Autorità per le Comunicazioni ha deciso di imporre ai programmi per i più piccoli di trasmettere sullo schermo il seguente messaggio: «Guardare la televisione può frenare lo sviluppo dei bambini minori di tre anni, causare ritardi psicomotori, incoraggiare la passività, causare sovreccitazione e turbe del sonno». È un primo inizio.

1 commento:

  1. uniamoci contro i nostri guardiani mercenari:

    http://popoloconsapevole.ning.com

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