martedì 31 marzo 2015

Subito uscì. Ed era notte.


E' notte
quando all'evidenza di un amore che continua a credere in te chiudi gli occhi per non vedere quella speranza che credi finita e invece vive e ti aspetta. E ti fa rabbia, perché vorresti vedere spente tutte le luci del mondo e del cielo, cieche con te e come te. 

Ma in quella notte la luce dell'Amore continua a splendere e a cercare il Suo amato. Lo cerca in tutti gli anfratti in cui la paura di amare e di ricevere il perdono lo ha fatto scivolare, lo cerca come un innamorato ebbro d'amore. Corre, grida, si dimena e si ferisce, cade e si rialza, grida il tuo nome e tu lo senti, lo senti e la sua voce ti ferisce, il suo amore ti ferisce e non rispondi. Taci con la bocca riarsa dalla paura di un amore che credi immeritato. 

Perché non rispondi? Vuole abbracciarti, ma non ti vede. E mentre piangi e attendi la follia di una notte senza giorno, lui grida quanto ti ama. Se solo potesse ascoltare la tua voce tremante! Se solo vedesse la tua mano agitarsi nell'aria o una piccola luce accendersi, subito correrebbe da te. E invece silenzio, tutto tace in quella terribile notte. Silenzio peggiore del buio. 
Non c'è notte più buia di quella che tace per paura dell'Amore.

mercoledì 5 novembre 2014

Il caso Brittany, l'ennesimo spot a favore dell'eutanasia


Il caso Brittany è stato uno spot mondiale a favore di una legge sull'eutanasia, un classico spottone da pensiero unico: suicidio assistito a tutte le latitudini, pagato e garantito dallo Stato. Se non la pensi così, sei contro la povera Brittany.

Le statistiche di Belgio e Olanda, i due paese europei che hanno leggi per l'eutanasia di Stato anche pediatrica dicono che su un territorio che complessivamente ha meno della metà della popolazione dell'Italia sono state soppresse per eutanasia ventimila persone. Ventimila.
Guardatevi questo documentario di un'ora che racconta l'eutanasia in Belgio. L'eutanasia dove esiste.

Se l'eutanasia, attraverso i casi Brittany, entrerà prima nelle coscienze e poi nei sistemi giuridici del mondo occidentale saremo tutti come l'infermiera del documentario, che parla a viso scoperto e dice: quando sarò malata e vecchia, non mi farò mai ricoverare, perché so come andrebbe a finire.


martedì 4 novembre 2014

Eco-riciclo ovvero l'agire di Dio


Ci sono persone come Luca Scarinzi che raccolgono oggetti buttati via, scartati, rifiutati, rotti...li guardano, li scrutano, ne studiano le forme e ne tirano fuori il meglio trasformandoli in opere d'arte. 

Mi ricordano l'agire di Dio. 

Egli guarda me e te, vede i limiti, le ferite, talvolta ci trova rannicchiati in angoli oscuri con gli occhi gonfi di pianto, gettati o ripiegati, rifiutati, incompresi, non amati...e allora attirato dai singhiozzi si avvicina come il più tenero dei padri, e con quello sguardo che non si ferma all'apparenza, ci scruta leggendo il desiderio d'amore, di felicità, di verità che portiamo dentro. Poi ci sorride, si china, e spiazzandoci ci sussurra all'orecchio "tu sei stupendo ai miei occhi, sei la mia opera d'arte...lascia che io faccia di te quello per cui sei nato, un capolavoro". E ci tende la mano per rialzarci.

lunedì 3 novembre 2014

Inaspettate primavere


Nella stagione in cui le giornate si accorciano, le foglie ingiallendo cadono e le nebbie mattutine indugiano a dissolversi, la commemorazione del 2 novembre, a dispetto di quanto potrebbe sembrare, inverte momentaneamente i ritmi del tempo. 

I cimiteri si riempiono di vita e di colore. I fiori con le loro tinte e i loro profumi fanno riesplodere per un giorno la primavera che rimanda ai pascoli verdeggianti del Paradiso. Mentre le mille fiammelle ovunque scintillanti richiamano l'eterna Luce di Dio. 
In questo giorno ogni lacrima diventa perla per abbellire il Regno eterno dell'Amore e tutto grida che siamo nati per non morire. Perché la morte non è la fine, è solo l'istante prima dell'inizio. Buio e silenzio, trepidante attesa, brivido freddo prima del debutto. 
Le luci del camerino si spengono, voci e gesti, ultime raccomandazioni, i pugni si stringono. Gli occhi si chiudono, si apre la tenda, si accendono i riflettori. Inizia lo spettacolo. WOW.


lunedì 6 ottobre 2014

Sentinelle in piedi: il coraggio di dire la verità.


"Andate nelle vostre chiese a leggere!", gridavano, insultando, sbraitando, sputando, bestemmiando, cercando a tutti i costi di rompere i cordoni delle forze dell'ordine. Per picchiare quei manifestanti silenziosi, per infrangere il loro silenzio assordante.
Gridavano contro di loro, rinfacciandogli di aver occupato un suolo pubblico per manifestare: "Andate nelle vostre chiese a leggere!". Come se la religione fosse un fatto privato, come se fosse uno scandalo poter liberamente e pacificamente manifestare il proprio pensiero nelle piazze. Noi, ai quali il Signore ha affidato il mandato di predicare perfino sui tetti la verità della Sua Parola, dovremmo starcene chiusi a farci gli affari nostri? Impossibile! Non possiamo tacere o se tacciamo lo facciamo per parlare!
Quanto a coloro che della tolleranza si fanno maestri, signori e promotori, autentici lupi travestiti da agnelli, ieri hanno dimostrato per l'ennesima volta che non c'è amore senza verità. Gridavano amore, ma coi fatti dimostravano odio. L'amore al di fuori della verità diventa egoismo...e l'egoismo genera mostri.
Concludo questo pensiero con una frase di Pasolini, sì, del "loro" Pasolini:
(…) vi troverete vecchi senza l’amore per i libri e la vita:
perfetti abitanti di quel mondo rinnovato
attraverso le sue reazioni e repressioni, sì, sì, è vero,
ma sopratutto attraverso voi, che vi siete ribellati
proprio come esso voleva…
oh sfortunata generazione
piangerai, ma di lacrime senza vita
perché forse non saprai neanche riandare
a ciò che non avendo avuto non hai neanche perduto

(P.P.Pasolini)
P.S. Ovviamente questo post scatenerà le ire degli LGBT friendly.


martedì 29 aprile 2014

Inconsapevole bellezza


La cetonia col suo carapace fatto di smeraldo e di sole è ignara della sua bellezza mentre vola di fiore in fiore rifugiandosi in palazzi di petali profumati. Eppure di bellezza si nutre, di bellezza vive. 
E mentre la cetonia vivendo inconsapevole della sua bellezza con la sola sua esistenza rende grazie al Suo Creatore, noi intessuti di splendore pur potendo comprendere il prodigio che è in noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica "Tu sei tutto bello, tu sei tutta bella".
Quanta bellezza inconsapevole incontro ogni giorno nei volti delle persone che mi sono vicino. Prodigi spesso ignari della loro regale bellezza proprio come la cetonia.
E allora non posso rimanere indifferente, perché la mia parola e le mie azioni sono realmente come lo scalpello di uno scultore! Possono realmente far emergere la regale bellezza nascosta, celata, inconsapevole.
"Sei tutto bello, sei tutta bella" queste parole ti ripete il Tuo Creatore.
Se le comprendi, con la tua Bellezza stai già salvando il mondo.


giovedì 31 ottobre 2013

Ora la morte non mi fa più paura


Scritta su un ritaglio di carta trovato nella giubba di Aleksandr Začepa, un soldato russo morto sotto una granata durante l’ultimo conflitto mondiale:
«Ascolta, Dio! Nella mia vita non ho mai parlato con te: fin da piccolo mi hanno detto che tu non esisti e io, stupido, ci ho creduto. Non ho mai contemplato le tue opere. Ma questa notte, dal cratere di una granata, ho guardato il cielo stellato sopra di me. Affascinato dal loro scintillare, a un tratto ho capito l’inganno. Non so, o Dio, se mi darai la tua mano, ma io ti parlerò e tu mi capirai. In mezzo a questo spaventoso inferno mi è apparsa la luce e io ho scorto te! Sono felice perché io ti ho conosciuto. A mezzanotte dobbiamo attaccare, ma non ho paura perché tu mi guardi. E’ il segnale! Me ne devo andare. Può darsi che questa notte venga a bussare da te. Anche se finora non sono stato tuo amico, quando verrò, mi permetterai di entrare? Ora la morte non mi fa più paura».

lunedì 9 settembre 2013

Genitore 1, genitore 2 o viceversa?


Genitore 1 a Genitore 2,
"Allora mettiamo le cose in chiaro...io sono l'1 e tu il 2",
"No no, forse non hai capito...io sono l'1!"
"Ma quando mai? Ho detto che io sono l'1 e non si discute"
"Naaaa sono io"
"No io..."
Divorzio rapido. Avanti il genitore 3...
Ma quello andato via sarà il genitore 1 o il 2? Il dilemma rimane.
E allora ci si dimenticherà dell'omofobia perché subentrerà la numerofobia.

martedì 27 agosto 2013

Basterà vuotare i teatri...


Basterà vuotare i teatri, Montag, di tutto ma non dei pagliacci, e fornire ogni stanza di pareti di vetro, con bei disegni policromi che salgono e scendono su queste pareti, come coriandoli, o sangue, o sherry, o borgogna.
Più sport per ognuno, spirito di gruppo, divertimento, svago, distrazioni, e tu così non pensi, no? Organizzare, riorganizzare, superorganizzare super-super-sport! Più vignette umoristiche, più fumetti nei libri! Più illustrazioni, ovunque! La gente assimila sempre meno. Tutti sono sempre più impazienti, più agitati e irrequieti. Le autostrade e le altre strade d’ogni genere sono affollate di gente che va un po’ da per tutto, ovunque, ed è come se non andasse in nessun posto. I profughi della benzina, gli erranti del motore a scoppio. Le città si trasformano in auto-alberghi ambulanti, la gente sempre più dedita al nomadismo va di località in località, seguendo il corso delle maree lunari, passando la notte nella camera dove sei stato tu oggi e io la notte passata. (Ray Bradbury - Fahrenheit 451)

venerdì 21 giugno 2013

Guida per pescatori di perle nelle discariche del nostro tempo


Noto uno strano fenomeno del nostro tempo
La massa di notizie in circolazione, la mole di informazioni che ci bombardano quotidianamente creano  in noi uno strano conflitto: siamo divisi tra il desiderio, talvolta compulsivo, di sapere, di conoscere, insito nella natura umana fin dai primi tempi, e quello di staccare la spina, ricercare il silenzio, isolarsi da tutto e da tutti, aspetto altrettanto essenziale se si desidera una vita equilibrata. Rinchiusi in questa morsa, il più delle volte, intraprendiamo la via mediana, quella di una ricerca disordinata di informazioni generiche, spesso solamente curiose. 

Quante volte vi capita di leggere solo il titolo in grassetto degli articoli, oppure vi soffermate frettolosamente sull'inizio dei capoversi per captare qualche parola interessante? 
Probabilmente lo avete fatto anche con questo articolo, e adesso, colti sul fatto, vi proporrete di  rileggerlo dall'inizio. La ragione del  vostro/nostro vagare di grassetto in grassetto, di video in video, di foto in foto, spizzicando informazioni, è indissolubilmente legata al desiderio dell'uomo di ricercare COSE BELLE (talvolta semplicemente cose che piacciono) e NON PERDERE TEMPO nel soffermarsi su cose poco interessanti. Ma cosa capita puntualmente? Che "nel mezzo del cammin" ci si ritrovi invischiati nella "valle oscura" della disinformazione, e che catturati dal prurito della stessa, si finisca per passare interminabili minuti senza saziare la sete genuina che spinge a tale ricerca. Capite il paradosso? Perdiamo un sacco di tempo per non perdere tempo! 

Il fine è nobile, ma siamo sicuri che dietro questo meccanismo non si nasconda un sottile inganno? 
Non sarà che, per soffermarci su tutto, si finisca per dimenticare la ragione del nostro cercare? 
O che per cercar perle nelle discariche, ci si dimentichi di queste ultime per iniziare a collezionare ferri vecchi, buste rotte e ciarpame? 

Nell'epoca dell'indecisione e delle alternative low cost anche leggere un articolo per intero è un' impresa da eroi. Educarsi a farlo è un buon inizio per ri-scoprire il senso del conoscere, del valutare, dell’approfondire.

Il buon san Paolo diceva: "vagliate ogni cosa, tenete il bello", ma passa il vaglio, ovvero il setaccio, per essere eventualmente epurato solo ciò che INTEGRALMENTE attraversa il reticolo. Quanto alle scorie grossolane, bhè, quelle  si fermano prima…o almeno dovrebbero. A buon intenditor...

sabato 1 giugno 2013

Non solo 3P


P come Palermo, la sua città
P come parlare, era quello che faceva senza mai stancarsi, denunciando corruzione e illegalità
P come potenti e padrini, quelli che irritava col suo modo di vivere coerentemente il Vangelo
P come Padre
P come Pino
P come Puglisi