domenica 18 dicembre 2011

Tolstoj, Aelita, il cosmismo e la Lega dei senza Dio



Nikolai Bucharin, pupillo di Lenin e membro della Accademia sovietica delle Scienze, insegnava: la religione ed il comunismo sono incompatibili perché l’idea di Dio "si è formata ad un certo stadio della storia umana” e “questa idea puerile e non confermata dall’esperienza...comincia a venire meno” proprio grazie alle “scienze naturali che sono in netta antitesi con tutte le favole religiose”. 

Nel 1924 la “Lega dei senza Dio militanti”, l'equivalente bolscevico dell'UAAR, finanzia "Aelita la regina di Marte", un film tratto dal romanzo di Alekxej Tolstoj. Si trattava della prima pellicola di fantascienza dell’Unione Sovietica. Avrà un successo straordinario e rappresenterà il biglietto da visita di un curioso movimento che si affermerà proprio in quegli anni, il Cosmismo russo.

Fondato dal bolscevico Georgy Fedorov, il Cosmismo, vero e proprio collante intellettuale e culturale di molti dirigenti sovietici, influenzerà filosofi, scrittori, teologi ed ideologi del bolscevismo come Aleksandr Bogdanov (1873 - 1928) e Anatoly Lunachassky (1875 - 1933), per dodici anni ministro sovietico della cultura. 

Il movimento "religioso" diventerà minoritario, senza mai estinguersi, solamente sotto Stalin e Lavrenti Pavlovic Beria, per poi riaffacciarsi con l'impresa di Gagarin, noto cosmista, negli anni '60.

Alla base del movimento vi era il rifiuto della morte e l'aspirazione all'immortalità, vista come obiettivo del progresso scientifico in perfetta sintonia con il materialismo comunista. Tale metafisica del corpo, in opposizione a quella dell’anima, influenzò la prassi di imbalsamazione dei grandi capi del comunismo, di Lenin con il suo Mausoleo nei pressi dalla Piazza Rossa a Mosca, e di Stalin con il mausoleo poi rimosso da Krusciov.

Ritornando al film Aelita, come si è detto fu finanziato dalla "Lega dei senza Dio militanti" per diffondere l'insulsa mentalità scientista e magico-occultista propagandata dal cosmismo. 
Una prova di grande coerenza, a quanto pare, condivisa anche in tempi recenti da molti gruppi "ateisti", di cui fanno notoriamente parte satanisti, neopagani ed esponenti di altri movimeti pseudo-religiosi.

E chissene importa se va a farsi friggere, oggi come allora, la fedeltà ai propri ideali, ciò che conta è il fine, ovvero l'annichilimento della "superstizione" cristiana. 



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