1Re 19,12 qôl demamah daqqah è ciò che sente Elia sull'Oreb quando fermo alla presenza del Signore attende una Sua manifestazione.
Non il mormorio di una brezza leggera, come impropriamente viene tradotto il versetto, ma una VOCE, qôl, una voce reale e potente come sa esserlo solo la voce di Dio.
Questa voce, è demamah, ovvero al contempo silenziosa e silenziatrice.
Riduce al silenzio, calma "ammutolisce"(Cf Salmo 107,29) gli elementi impetuosi manifestatisi in precedenza. Il terremoto, il vento, il fuoco, considerati presso i popoli pagani manifestazioni divine, vengono ammutoliti dalla Voce silenziosa di Dio. Questo particolare paradossale denota una profonda verità.
Nel silenzio, la voce di Dio è udibile perché proferita da un Vivente, mentre le divinità inesistenti tacciono sconfitte.
Nessun commento:
Posta un commento