I due pericoli che insidiano la nuova evangelizzazione
Ha detto
p.Raniero Cantalamessa nella
seconda Predica di Avvento:
[...]Lo sforzo per una nuova evangelizzazione è esposto a due pericoli.
Uno è l'inerzia, la pigrizia, il non fare nulla e lasciare che facciano tutto gli altri.
L'altro è il lanciarsi in un attivismo umano febbrile e vuoto, con il risultato di perdere a poco a poco il contatto con la sorgente della parola e della sua efficacia.
Si dice: ma come starsene tranquilli a pregare, quando tante esigenze reclamano la nostra presenza, come non correre quando la casa brucia? E' vero, ma immaginiamo cosa succederebbe a una squadra di pompieri che accorresse a spegnere un incendio e poi, una volta sul posto, si accorgesse di non avere con sé, nei serbatoi, una sola goccia d'acqua. Così siamo noi, quando corriamo a predicare senza pregare.
La preghiera è essenziale per l’evangelizzazione perché “la predicazione cristiana non è primariamente comunicazione di dottrina, ma di esistenza”. Fa più evangelizzazione chi prega senza parlare che chi parla senza pregare. [...]
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