Recentemente Papa Benedetto XVI è stato accusato di essere un pastore oscurantista, rinchiuso nelle mura Vaticane, circondato dai soliti prelati Curia e poco interessato ai problemi mondiali. Sembra che un certo tipo di stampa, di letteratura abbia preso di mira la figura del Pontefice per la sua naturale "riservatezza" che lo distingue tanto dal Beato Giovanni Paolo II.
Benedetto XVI è un teologo, e come tale esprime tutta la forza del suo pensiero, della sua fede e dell'amore nei confronti della Chiesa attraverso la penna più che la voce. Ma oggi è di moda attaccare chi è contro la moda. Il Papa ci ricorda che Dio ci dona la vera libertà e che essa non consiste nel "libertinaggio" che si trasforma in "servilismo" nei confronti di un'ideologia o di una corrente culturale alla moda..... Cristo non può modificare il suo messaggio, perchè il suo messaggio è sempre attuale non solo per chi è direttamente al suo servizio come clero o persone consacrate, ma per tutti gli uomini di ogni tempo.
Per questo motivo ho pensato di porre all'attenzione dei lettori, un passaggio della lettera scritta da Benedetto XVI in occasione della XLV Giornata mondiale della pace, che potete trovare integralmente in PDF nel sito del Corriere della sera, in particolare un passaggio interessante rivolto ai giovani, dove traspare tutto il trasporto e l'amore del Vicario di Cristo:
"Di fronte alla difficile sfida di percorrere le vie della giustizia e della pace possiamo essere tentati di chiederci, come il Salmista: « Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto?» (Sal 121,1).A tutti, in particolare ai giovani, voglio dire con forza: « Non sono le ideologie che salvano il mondo, ma soltanto il volgersi al Dio vivente, che è il nostro creatore, il garante della nostra libertà, il garante di ciò che è veramente buono e vero… il volgersi senza riserve a Dio che è la misura di ciò che è giusto e allo stesso tempo è l’amore eterno. E che cosa mai potrebbe salvarcise non l’amore? ».
L’amore si compiace della verità, è la forza che rende capaci di impegnarsi per la verità, per la giustizia, per la pace, perché tutto copre, tutto crede, tutto spera, tuttosopporta (cfr 1 Cor 13,1-13).Cari giovani, voi siete un dono prezioso per la società. Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento di fronte alle difficoltà e non abbandonatevi a false soluzioni, che spesso si presentano come la via più facile per superare i problemi. Non abbiate paura di impegnarvi, di affrontare la fatica e il sacrificio, di scegliere le vie che richiedono fedeltà e costanza, umiltà e dedizione. Vivete con fiducia la vostra giovinezza e quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di amore vero! Vivete intensamente questa stagione della vita così ricca e piena di entusiasmo.
Siate coscienti di essere voi stessi di esempio e di stimolo per gli adulti, e lo sarete quanto più vi sforzate di superare le ingiustizie e la corruzione, quanto più desiderate un futuro migliore e vi impegnate a costruirlo. Siate consapevoli delle vostre potenzialità e non chiudetevi mai in voi stessi, ma sappiate lavorare per un futuro più luminoso per tutti. Non siete mai soli. La Chiesa ha fiducia in voi, vi segue, vi incoraggia e desidera offrirvi quanto ha di più prezioso: la possibilità di alzare gli occhi a Dio, di incontrare Gesù Cristo, Colui che è la giustizia e la pace.
A voi tutti, uomini e donne che avete a cuore la causa della pace! La pace non è un bene già raggiunto, ma una meta a cui tutti e ciascuno dobbiamo aspirare. Guardiamo con maggiore speranza al futuro, incoraggiamoci a vicenda nel nostro cammino, lavoriamo per dare al nostro mondo un volto più umano e fraterno, e sentiamoci uniti nella responsabilità verso le giovani generazioni presenti e future, in particolare nell’educarle ad essere pacifiche e artefici di pace.
È sulla base di tale consapevolezza che vi invio queste riflessioni e vi rivolgo il mio appello: uniamo le nostre forze, spirituali, morali e materiali, per « educare i giovani alla giustizia e alla pace ».
BENEDICTUS PP XVI
Straordinario come sempre!
RispondiEliminaGrazie Santo Padre!